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Un gennaio nerissimo per il Milan che dal rientro dalla sosta per il Mondiale non sembra più lui, in crisi non solo di risultati ma anche di gioco, identità e carattere. La squadra di mister Pioli nella sconfitta contro l’Inter in Supercoppa Italiana ha mostrato tutta la sua fragilità mentale sciogliendosi alla prima difficoltà. A Riyad i rossoneri hanno sbagliato per l’ennesima volta, dopo Lecce e la partita con la Salernitana, l’approccio alla sfida regalando agli avversari la prima parte del match.
Un altro problema per il Diavolo è la difesa con un Tomori irriconoscibile dalla scorsa stagione e un Kjær praticamente inesistente. Le colpe al momento sono state date all’assenza di Maignan ma vedendo le reti subite difficilmente si può dire che Tatarusanu sia il colpevole. Dopo un girone intero la verità è che le scelte estive che sono state fatte sono, almeno per il momento, fallimentari.
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La partenza di Kessié, sostituito con il rientro dall’esperienza in prestito al Torino di Pobega, si è alla fine rivelata più deleteria del previsto. L’ivoriano era bravissimo a fare uno scudo protettivo per la difesa, riuscendo allo stesso tempo ad essere incisivo anche nell’area avversaria. L’ivoriano, volato alla fine in direzione Barcellona, non è probabilmente stato rimpiazzato a dovere dalla dirigenza.
La situazione non cambia se si sposta l’attenzione sul fronte offensivo. Già nella scorsa stagione erano emerse alcune grandi lacune nella rosa del Milan, come ad esempio l’assenza di un degno ricambio per Giroud, di un esterno destro d’attacco e di un trequartista, tant’è che Pioli nell’ultima parte di stagione usava in quella posizione uno tra Krunic e Kessié. Togliendo De Ketelaere e Origi, negli altri ruoli vacanti non è arrivato nessuno. A tal proposito, Maldini e Massara dovranno necessariamente correre ai ripari. SCOPRI IL PRIMO NOME>>>