Pochi giorni e una nuova torrida estate di calciomercato è pronta a ricominciare. A tenere ben d’occhio le trattative ci sarà anche il Torino, soprattutto nel guardarsi da potenziali acquirenti verso i propri gioiellini. Stando a Tuttosport, tante squadre europee di blasone come Liverpool, Manchester United e PSG avrebbero puntato il mirino sull’olandese Perr Schuurs, prospetto interessante su cui, però, Urbano Cairo vuole continuare a contare.
Calciomercato Torino, Schuurs nel mirino della Premier League
Arrivato dall’Ajax, alla sua prima stagione al Torino, Schuurs ha dimostrato di poter dire la sua in un campionato come quello di Serie A, mostrando anche enormi margini di miglioramento. Le sue prestazioni hanno attirato le attenzioni anche da team di Premier League come Liverpool e Manchester United, le quali sarebbero intenzionate ad offrire cifre intorno ai 30 milioni di euro.

Offerte ipoteticamente molto interessanti per la società granata, che il presidente Cairo non sembrerebbe disposto ad accettare. Il numero 1 del Torino vuole trattenere Schuurs nella città della Mole e, salvo, richieste irrinunciabili, l’olandese non vestirà una maglia differente nella prossima stagione. Vero, anche, che il calciomercato sarà lungo e la Premier League potrà disporre di tante armi per convincere anche le società più scettiche.
Torino-Schuurs, il futuro è granata
In Italia, Perr Schuurs ha avuto la possibilità di giocare con continuità e dimostrare il proprio valore. Un acquisto ben azzeccato dalla dirigenza del Torino che ora potrebbe rappresentare la spina dorsale della formazione granata del futuro. Il difensore olandese ha un contratto valido fino al 2026 con l’opzione di rinnovo per un’ulteriore stagione, a testimonianza di quanto Urbano Cairo conti sulla sua repentina crescita.

Per di più, il Torino in caso di futura rivendita di Schuurs, dovrà versare il 15% dell’incasso nelle tasche dell’Ajax. Cifra non indifferente, che Cairo non vorrebbe pagare, per lo meno adesso. Chissà se questi 30 milioni circa, potenzialmente messi sul piatto dalle big d’Europa, un giorno non possano diventare molti di più.