Il Chelsea aveva battuto l’Atletico Madrid al Wanda Metropolitano nel 2017, divenendo il primo club ad espugnarlo e l’ultimo a superare i Colchoneros in casa. La storia si ripete stasera, con Tuchel che supera Simeone tra le mura amiche, seppur solo in senso figurato. Infatti, l’ottavo di andata di Champions League si è disputato sul neutro di Bucarest, in seguito alle restrizioni spagnole verso l’Inghilterra relative al Covid.
Chelsea-Atletico Madrid si è conclusa con il risultato di 1-0 ed il VAR si è reso assoluto protagonista. Il suo corretto utilizzo ha fatto sì che venisse etichettato come regolare il gol siglato da Olivier Giroud, inizialmente non convalidato. E sarebbe stato davvero un peccato, vista la sua pregevole fattura: una rovesciata spettacolare in seguito ad un tocco sfortunato di Hermoso. Un gesto che, oltre a candidarsi tra i gol più belli della Champions League, iscrive il Chelsea come favorita per il passaggio del turno.

Chelsea, un gol pesante: Atletico poco incisivo
Il peso dei gol in trasferta in Europa è noto e il Chelsea si è reso protagonista della sua perfetta applicazione. Segnare senza subire gol è spesso anticamera del passaggio al turno successivo ed a farne le spese è stato un Atletico Madrid dato inizialmente come favorito. Il match si è sviluppato lentamente, tanto da sembrare una lunga ed interminabile fase interlocutoria tra le due squadre. Occasioni sporadiche e gioco duro la fanno da padrone da subito, tanto che Mount si fa ammonire al 1′ e salterà il ritorno allo Stamford Bridge. Come lui, anche Jorginho, che proietta Tuchel verso la scelta di un centrocampo rimaneggiato.

Il Chelsea ribatte colpo su colpo contro la formazione di Simeone, abituata a gare ad alta intensità, nelle quali si esalta. Non è stato così, finora, in questa Champions League dove i Blues – contando la fase a gironi – si sono ritrovati in svantaggio per soli 4 minuti in totale. Un segnale forte di una squadra che sta pian piano ritrovando la propria identità e che dovrà ripetersi anche in casa. Ma per ora, c’è tempo per godersi ancora una volta un capolavoro di Olivier Giroud,