Caro Babbo Natale, lunga vita a Gasperini e l’Europa League: la letterina di un tifoso dell’Atalanta

Mattia Gruppioni A cura di Mattia Gruppioni
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Caro Babbo Natale,
Come stai? Tutto bene lassù in Lapponia, tra la neve, i tuoi elfi e le tue fidate renne pronte a trainarti sulla tua slitta di tetto in tetto? Mi auguro tutto per il meglio, perché quaggiù a Bergamo l’aria ultimamente è limpida, anche se per l’ennesimo Natale rischio di non vedere la soffice neve poggiata a terra. Però, la magia non dovrebbe mancare: nell’ultimo anno non posso negarti che penso proprio di essermi comportato bene. Intanto, la mia Atalanta, nella tanto faticosa quanto soddisfacente scuola della Serie A ha riguadagnato l’accesso all’Europa che conta dopo un anno difficile e pieno di insufficienze, mentre ora si sta godendo in solitaria un discreto settimo posto, vogliosa però di approdare ancora tra le grandi del calcio internazionale.

E poi tra queste ha appena superato un esame dal non così scontato esito, arrivando prima nel gruppo di Europa League con i compagni Sporting Lisbona, Sturm Graz e Rakow e potendosi concedere il lusso di guardare beata dalla televisione i playoff per il proseguimento del cammino. Ma veniamo a noi: proprio perché, tutto sommato, ho la convinzione di essere stato buono e diligente, vorrei chiederti un poker di doni. Per prima cosa, caro il mio Babbo Natale, tanta salute: come sai, due stagioni fa, qui in Italia a causa della pandemia legata al Covid-19 la mia città ha visto passare per le proprie strade centinaia di camionette con le salme dei miei concittadini. Ma noi bergamaschi siamo tenaci ed arcigni, duri lavoratori che nel momento del bisogno sono pronti a rimboccarsi le maniche e ripartire: proprio come abbiamo fatto e stiamo facendo tuttora.

Passando al campo, ecco il mio primo desiderio: il condottiero Gian Piero Gasperini ci ha portato tra le città più belle ed incantevoli della Champions League, quella competizione a cui tutti aspirano di giocare almeno una volta nella propria carriera: l’Atalanta ci è riuscita proprio nella stagione a cavallo del Covid-19, e credo che nessuno lo dimenticherà. Abbiamo affrontato – e sconfitto – corazzate come Manchester City e Valencia, dominato a Donetsk e rischiato di eliminare una delle favorite come il PSG. Ecco, fai sì che Gasperini possa rimanere ancora a lungo sulla panchina dell’Atalanta. Il progetto della proprietà Percassi non può continuare senza di lui, tanto severo e duro negli allenamenti quanto lungimirante e pronto nel mettere in campo la miglior formazione possibile.

Ti ricordi i vari Caldara, Petagna, Kessie, Papu Gomez e Ilicic di turno? Ecco, ne ho citati solo alcuni, ma questi sono diventati protagonisti a livello internazionale soprattutto grazie a lui: desidero quindi, caro Babbo Natale, che il mio allenatore possa rimanere Gasperini fino a quando egli stesso non deciderà di cambiare lidi, magari perché convinto di aver coronato qualsiasi tipo di obiettivo calcistico qui, nella mia Bergamo. O addirittura, perché pronto al ritiro dopo una stagione che lo ha visto dominare tanti palcoscenici di spessore, tra l’Italia e l’Europa.

Forse ti sto chiedendo tanto, ma voglio proprio esagerare, perché buono come quest’anno credo di non esserlo mai stato. La mia Atalanta ha bisogno del tuo aiuto, dei tuoi potenti sforzi e dei tuoi preziosi doni per poter continuare il proprio percorso: ecco, dunque, il secondo mio grande sogno da qui alla fine dell’anno. Dopo aver passato il girone di Europa League, perché non sognare di poterla addirittura vincere? Lo so, lo so, in questo momento ti starai probabilmente grattando il capo, pensando: “Ed il Liverpool, il West Ham, il Brighton di De Zerbi, il Villarreal ed il Bayer Leverkusen, dove li mettiamo?” Hai ragione, ma perché non crederci? D’altronde, da un po’ di tempo non godevo delle giocate di un fantasista come Lookman, del cinismo sottoporta di un ariete come Scamacca, della balistica di un trequartista alla Koopmeiners.

Credo quindi che la mia Atalanta abbia tutte le carte in regola per giocarsi l’Europa League con le grandi del calcio internazionale, col suo allenatore Gasperini in sella e con un progetto solido, promettente e di prospettiva luminosa alle spalle. Ma ci sarà bisogno del tuo ausilio anche, generoso Babbo Natale!

Lasciando passare in secondo piano i rinnovi contrattuali di colonne portanti come Luis Muriel e Marten de Roon, nonché il riscatto del rinascente Charles De Keteleare, mi avvicino al quarto grande desiderio di questo Natale e di questa letterina a te dedicata: perché, a distanza di ormai tanto tempo, la mia Atalanta non potrebbe giocarsi fino in fondo le proprie carte per arrivare dentro le prime quattro posizioni in Serie A? Lo sai vero che questo vorrebbe dire partecipare alla prossima Champions League? La classifica è corta, addirittura il Bologna – di cui però ho una grande paura in vista di sabato – in questo momento ci sarebbe, il Milan ha tanti alti e bassi. Davvero non posso sognare di tornare a sentire quella musichetta tanto ricercata e melodica prima delle partite infrasettimanali? Pensaci Babbo Natale, perché mancano pochi giorni alla tua venuta. Ed io non sto più nella pelle!

Un saluto,
Un tifoso dell’Atalanta

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