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Una storia più unica che rara, ma dal lieto fine quella che ha riguardato la Juventus e l’Avvocato Maria Turco, legale del club bianconero, finita nell’inchiesta del famoso “esame farsa” di Luis Suarez. L’uruguaiano ha sostenuto la presunta prova irregolare presso l’Università per Stranieri di di Perugia, avvenimento che espose la Vecchia Signora, Cherubini e Paratici al pubblico ludibrio.
Prosciolto l’avvocato della Juventus
Dopo la comunicazione di neanche sei mesi da parte della Federcalcio rispetto alla archiviazione dell’indagine relativa all’esame che l’attaccante Luis Suarez svolse all’Università per Stranieri di Perugia – per ottenere la cittadinanza italiana – arriva la richiesta da parte della Procura di Perugia e specificatamente dal procuratore Raffaele Cantone e dal sostituto Paolo Abrittidi di prosciogliere anche l’Avvocato Maria Turco, difesa dall’Avvocato Franco Coppi ma che secondo l’accusa sarebbe stata “concorrente morale e istigatrice” in relazione al reato di falsità ideologica contestato proprio in relazione all’esame, che Suarez avrebbe sostenuto nel settembre del 2020 a Perugia– Il test a cui fu sottoposto l’attaccante era propedeutico ad un operazione di mercato che poteva portarlo a vestire i colori bianconeri.
La posizione della Juventus
La Juventus, da subito, per bocca del suo Presidente Agnelli non solo specificava l’assenza di interesse per l’acquisizione del cartellino del giocatore ma aveva chiarito la totale estraneità al fatto contestato da parte del club bianconero. Ma anche la circostanza per la quale le prove di esame oggetto dell’attività investigativa e degli approfondimenti realizzati da parte degli inquirenti non erano in alcun modo né diretto né indiretto riconducibili ad una regia ed organizzazione da parte della Juventus.
L’ipotesi accusatoria della Procura di Perugia
Diversa invece la posizione che la Procura di Perugia ha assunto nei riguardi dell’ex rettrice Giuliana Grego Bolli, l’allora direttore generale Simone Olivieri e la professoressa Stefania Spin. Per i nomi citati, è pendente la richiesta di rinvio a giudizio e che quindi potranno dimostrare la loro innocenza durante la fase processuale.