Casa è una parola spesso utilizzata, e non soltanto per indicare l’edificio architettonico in cui un gruppo di individui o anche una singola persona vive ma anche per riferirsi ad un luogo di particolare importanza dove ci si sente accolti e soprattutto al sicuro. Per una squadra di calcio la propria casa è solo e soltanto una: lo stadio in cui si giocano le partite. Questo impianto è quello in cui tutte le speranze, i desideri, i sogni e le energie di una città si riversano, sia sul campo che tra gli spalti. Una dimostrazione di quanto scritto finora è ciò che sta avvenendo a partire dal 28 settembre 2022, giorno, anzi sera, della prima partita interna del nuovo Catania SSD, ripartito dalle sue incrollabili certezze: i tifosi e lo stadio Angelo Massimino. Da queste basi l’araba fenice rossazzurra è rinata spiegando le ali e volando altissima in testa alla classifica, senza mai sbagliare un colpo negli incontri fin qui disputati al Cibali. L’ultimo di questi in ordine cronologico è il confronto-derby contro l’Acireale, sfida sentitissima che si è disputata domenica 27 novembre proprio nell’impianto sportivo etneo.

Catania-Acireale, primo tempo: ospiti aggressivi, ma De Luca spiana la strada ai padroni di casa
In un Massimino un po’ appesantito dalla pioggia ma comunque festante, visti i 14.281 spettori purtroppo tutti di fede rossazzurra a causa del divieto di ingresso imposto ai tifosi dell’Acireale e non solo, va in scena la sfida valida per la 13ª giornata del campionato di Serie D fra gli Elefanti e i granata. I primi scendono in campo con il tradizionale 4-3-3 di partenza, col tecnico Giovanni Ferraro che sceglie il titolarissimo Bethers in porta, il motorino Rapisarda e il sempre più convincente Boccia sulle fasce, l’affiatata coppia formata da Lorenzini e Castellini al centro della retroguardia, il terzetto padrone del centrocampo composto da Rizzo, il rientrante Lodi e Vitale e il tridente offensivo con i confermati Sarno e Sarao e con De Luca che vince il ballottaggio con Russotto. Sull’altro versante del campo, l’allenatore degli ospiti Massimo Costantino opta per un 4-3-1-2 propositivo affidandosi a: Giappone tra i pali, Cannino, Brugaletta, Guarino e Medico sulla linea difensiva, Joao Pedro, Bucolo e Virgillito come trio in mediana, Limonelli sulla trequarti, Savanarola e Arquin a comporre il tandem avanzato.
L’avvio del match è abbastanza tattico, con le due compagini che si studiano cercando di capire l’una le mosse dell’altra. La prima conclusione verso lo specchio della porta è di marca granata: al 10′ Limonelli parte dalla fascia, si accentra e conclude sul primo palo, testando i riflessi di Bethers. Qualche minuto più tardi risponde il Catania con il cross di Lorenzini che pesca la testa di Rizzo, ma la sfera si perde sul fondo, e con un tiro da buona posizione di Vitale, che però finisce abbondantemente alto.
La prima frazione continua senza particolari occasioni da rete, con i padroni di casa che spingono cercando soluzioni offensive prevalentemente da destra e gli ospiti che si mostrano aggressivi e contengono bene. Proprio da destra, poco fuori l’area di rigore, nasce l’episodio chiave del match: al 46′ Rapisarda lascia partire un cross insidioso sul quale si avventa De Luca che, complice la deviazione sfortunata di Cannino, propizia il gol del vantaggio dei rossazzurri, spianando la strada ai padroni di casa con una rete arrivata praticamente a primo tempo finito, un po’ come successo col Canicattì nella precedente partita casalinga degli etnei.
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Catania-Acireale, secondo tempo: raddoppio sfiorato e Russotto ispirato, il derby è rossazzurro
I secondi 45 minuti si aprono grossomodo sullo stesso canovaccio dei primi: sfida intensa ed equilibrata tra i 22 protagonisti in campo. Al 56′ parecchi brividi corrono lungo la schiena dei difensori dell’Acireale: con un ottimo movimento Sarno si libera della marcatura di un avversario e mette in mezzo un pallone molto invitante sul quale però Sarao non riesce ad arrivare in tempo, facendo sfumare così una ghiotta opportunità per il raddoppio. L’esterno offensivo destro viene poi sostituito da Russotto poco dopo, e quest’ultimo confeziona subito un cioccolatino che l’impreciso e pasticcione De Luca non riesce a scartare facendosi ipnotizzare da Giappone da distanza molto ravvicinata e “parando” il tentativo di Rizzo sulla ribattuta.
Mentre scorrono i minuti, mister Ferraro decide di effettuare altri cambi: dentro Jefferson e Palermo, fuori De Luca e Lodi. Nonostante la qualità dei due neo entrati a fare la differenza in campo è colui che si era alzato poco prima dalla panchina, ovvero un Andrea Russotto ispirato e pericolosissimo quando entra a partita in corso che salta l’uomo e crea superiorità numerica, anche se le sue iniziative e i suggerimenti per i compagni non sono abbastanza efficaci. Al 75′ vengono completati gli avvicendamenti in casa Catania, con Forchignone e Ferrara per Sarao e Boccia. Nel finale Jefferson prova il tiro a giro da fuori ma la mira è da rivedere, mentre all’88’ i rossazzurri chiedono a gran voce un calcio di rigore per un pestone su Castellini in area, ma l’arbitro non ci sente e fa proseguire.
Proprio il direttore di gara, al termine dei 7 minuti di recupero, fischia tre volte e decreta il successo interno, l’ennesimo, degli etnei in questa stagione, che in più si aggiudicano un altro derby provinciale, dopo l’affermazione sul Paternò di qualche settimana fa. Quando si dice “casa dolce casa“, questo proverbio calza a pennello per le vicende del Catania SSD in questo 2022/23, in quanto da quando il club etneo gioca tra i dilettanti lo stadio Angelo Massimino è diventato un vero e proprio fortino e una vera e propria legge, una tassa da pagare per chiunque faccia visita alla città del Liotru. Su 7 partite casalinghe disputate sono arrivate altrettante vittorie, un Settebello di successi che fa volare sempre più in alto la capolista, ora a +13 sul Lamezia Terme secondo, che in questa giornata si è dovuto fermare forzatamente per via dei troppi casi di Covid degli avversari della Mariglianese. La prossima tappa del viaggio rossazzurro non sarà in casa, ma pur sempre in Sicilia: domenica 4 dicembre alle 14:30 andrà in scena il confronto con la Sancataldese per tornare a trionfare anche in trasferta, anche se niente è come la legge del Massimino, niente è come gioire dove ti senti accolto e al sicuro: a casa.
Pagelle Catania
Bethers 6,5
Rapisarda 6,5
Lorenzini 6,5
Castellini 6
Boccia 6 (Forchignone s.v.)
Rizzo 6
Lodi 5,5 (Palermo 6)
Vitale 5,5
Sarno 6,5 (Russotto 6,5)
Sarao 5,5 (Ferrara s.v.)
De Luca 6,5 (Jefferson 6)
Allenatore: Ferraro 6,5