Certe giornate e certe emozioni vanno vissute fino in fondo, perché attendendo con fiducia e speranza il momento giusto anche il finale apparentemente più amaro può trasformarsi in un epilogo dolcissimo al sapore di latte e miele. Il gusto di zucchero è sicuramente quello che molti tifosi del Catania SSD stanno assaporando in questa trionfale stagione 2022/23, quella della rinascita e della gioia ritrovata.
Queste sensazioni sono state provate anche nella sfida che ha opposto ai rossazzurri la Cittanovese, in un match valido per la 27ª giornata del campionato di Serie D, in particolare per il Girone I. Una sfida molto importante per gli etnei, reduci da 10 vittorie di fila e sempre più vicini alla tanto desiderata promozione in Serie C, equivalente a un ritorno tra i professionisti più che meritato.

Catania-Cittanovese, primo tempo: i ragazzi di Ferraro ci provano, beffa per De Luca
L’appuntamento per i catenesi e non solo è ormai fisso: la domenica si guarda il Catania, sia in tv che allo stadio. Stavolta la sfida va in scena il 12 marzo alle 15 contro la squadra di Cittanova, pronta a dare del filo da torcere alla capolista, considerato anche che finora è stata l’unica squadra ad aver impedito ai rossazzurri di segnare, in occasione del nervoso 0-0 nel match d’andata.
Davanti ad un Massimino come sempre gremito, ed impreziosito dalla presenza del presidente Ross Pelligra, mister Ferraro è consapevole delle numerose insidie di questo incontro e si affida al suo consueto 4-3-3: in porta torna Bethers, linea difensiva classica con Rapisarda e Castellini sugli esterni, Somma e Lorenzini al centro, mediana con Rizzo, Lodi e Vitale, mentre in attacco parte a sorpresa dal 1′ Forchignone, con Chiarella in panchina, che affianca Sarao e De Luca.

Sull’altra metà del campo si sistema una combattiva Cittanovese, vogliosa di fermare per la seconda volta la marcia della capolista. Per ottenere tale risultato, il tecnico Danilo Fanello opta per un prudente e coperto 4-4-2: Bruno tra i legni, Condomitti, Figini, Alfano e Ficara in difesa, Rugnetta, Aprile, Boscaglia e Rao a centrocampo, e il duo formato da Giannaula e Crucitti nel reparto offensivo.
I padroni di casa partono subito forte cercando di far valere il proprio strapotere tecnico rispetto agli avversari: al 3′ controllo difettoso di Bruno in area e sfera che finisce tra i piedi di Rizzo, ma la sua conclusione finisce alta. Poco dopo gli ospiti provano a rispondere, con Rao che tenta il diagonale da fuori ma senza successo. Stesso destino per il colpo di testa di Sarao su cross di Rapisarda qualche minuto dopo.

Poco prima del 20′ sulla stessa asse della precedente occasione ecco un’altra chance per i rossazzurri: suggerimento dell’esterno catanese per l’incornata del bomber milanese, ma l’estremo difensore dei giallorossi respinge in bello stile. Quest’ultimo si esalta anche in uscita bassa su un Forchignone lanciato a rete. Il Catania continua a spingere alla ricerca del vantaggio e si rende ancora pericoloso.
Una nuova opportunità per l’1-0 viene costruita al 38′: traversone dalla destra di Rizzo e stacco imperioso di Castellini, ma Bruno è in giornata di grazia e con una mano riesce a deviare la sfera oltre la traversa. Quattro giri di orologio più tardi ci prova la squadra calabrese con Crucitti, che calcia appena dentro l’area ma spedisce alta la sfera.
Nel finale di prima frazione il Catania troverebbe anche il gol, ma il condizionale in questo caso è un imperativo: Vitale allarga per Sarao, che dalla sinistra mette in mezzo un pallone filtrante solo sfiorato da portiere e difensore della Cittanovese, questo finisce tra i piedi di De Luca che controlla e insacca a porta vuota. Tutto molto bello, peccato solo che la rete venga annullata per un fuorigioco inesistente.
Tra i ragazzi rossazzurri c’è delusione e incredulità, soprattutto sul volto del numero 17, che già pregustava l’ennesimo gol di un super 2023 e invece viene beffato da una decisione quantomeno discutibile del guardalinee. In ogni caso è tempo di guardare avanti: c’è un secondo tempo tutto da giocare.

Catania-Cittanovese, secondo tempo: Lodi fa impazzire di gioia il Massimino
Il secondo tempo si apre con la novità Chiarella, che prende il posto di Forchignone, mentre il dolorante Vitale stringe i denti e riprende il suo posto in mezzo al campo. Il primo tiro della seconda frazione di gioco è della Cittanovese, ma la conclusione di Aprile si perde alta sopra la traversa. Tra il 50′ e il 56′ il tecnico del Catania Giovanni Ferraro inizia i suoi magheggi con tre cambi in rapida successione.
Palermo subentra ad un nervoso, non in giornata ed ammonito Rizzo, mentre davanti ecco la classica doppia staffetta tra Sarao e Jefferson nel ruolo di prima punta e De Luca e Russotto sull’esterno offensivo. Proprio il neo entrato Palermo ci prova subito, ma la sua conclusione è imprecisa e finisce sul fondo. Poco dopo evidente trattenuta in area di rigore su Russotto, ma l’arbitro Marco Di Loreto di Terni lascia proseguire.
Non è stata e non sarà la prima decisione discutibile del direttore di gara, che incappa in diverse sbavature nel corso del match rischiando di pregiudicare l’esito finale della sfida. Nel frattempo, mister Ferraro si gioca anche la carta Giovinco, che al 69′ sostituisce Somma, optando per uno schieramento ancora più offensivo per il Catania che prevede lo spostamento di Russotto nell’inedito ruolo di terzino.

Negli ultimi 20 minuti di partita inizia un vero e proprio assalto rossazzurro alla porta giallorossa: ci provano il neo entrato Giovinco, bomber Jefferson su delizioso suggerimento di Lodi, ancora il brasiliano di testa, Vitale da distanza ravvicinatissima su cross di Rapisarda e di nuovo Palermo, ma per imprecisione, sfortuna e l’apparentemente insuperabile Bruno col suo cappellino nero in testa la palla sembra non voler entrare.
La sfida si avvicina a grandi passi verso la sua conclusione e gli Elefanti non riescono a sfondare il muro calabrese, che sembra reggere come all’andata, ma nel calcio tutto è possibile e fino al triplice fischio non è mai finita: al 95′ Rapisarda lancia lungo da centrocampo, Bruno va sicuro in presa alta ma commette il primo errore del suo pomeriggio perdendosi la sfera, Giovinco la spinge verso la porta ma Figini la blocca con un evidente fallo di mano.
L’arbitro stavolta non può non accorgersi della palese infrazione e assegna il calcio di rigore ai padroni di casa, con conseguente espulsione del difensore giallorosso. Il pallone pesa tantissimo e sul dischetto non può che presentarsi l’eterno Lodi: così al 97′ il capitano rossazzurro calcia perfettamente il penalty a incrociare e fa impazzire di gioia il Massimino, che gode e festeggia una rete pesantissima e indimenticabile che fa crollare il muro eretto dalla Cittanovese.
Calciatori, staff tecnico, pubblico, e pure il presidente Pelligra sono in estasi e il definitivo fischio finale del direttore di gara sancisce l’ennesima vittoria della capolista, l’undicesima di fila, che significa nuovo record di successi consecutivi per il Catania, battendo la striscia di 10 affermazioni della squadra di Angelo Busetta del 1994/95. Un risultato incredibile raggiunto grazie al legame piazzato con Lodi, un capitano coraggioso che non si tira indietro e conduce la barca in porto dopo la tempesta.
Oltre all’esito da favola del pomeriggio etneo la corazzata rossazzurra stacca ulteriormente il Locri, battuto dal Paternò: ora sono 20 i punti di vantaggio sulla seconda e l’aritmetica promozione in Serie C potrebbe arrivare già domenica prossima, 19 marzo, nell’attesa trasferta del Catania col Canicattì. Prima che arrivi quel giorno, tutta la città si gode una vittoria indimenticabile: quella all’ultimo respiro, quella più bella.
Pagelle Catania
Bethers 6
Rapisarda 7
Somma 6 (Giovinco 6,5)
Lorenzini 6,5
Castellini 7
Rizzo 5,5 (Palermo 6,5)
Lodi 8
Vitale 6,5
Forchignone 5,5 (Chiarella 6,5)
Sarao 6,5 (Jefferson 5,5)
De Luca 6,5 (Russotto 6,5)
Allenatore: Giovanni Ferraro 7,5