La Sampdoria è salva. Dopo mesi di incertezze e un rischio concreto di fallimento, lo storico club ligure passerà nelle mani di Andrea Radrizzani, presidente del Leeds United, e Matteo Manfredi. Nella notte tra il 26 e il 27 maggio i due soci hanno convinto il CdA, le banche creditrici e gli advisors.
Nonostante si siano inseriti nella corsa per l’acquisto della Sampdoria più tardi rispetto alla concorrenza, la loro proposta è risultata la migliore sia per la ristrutturazione del debito sia per l’esposizione della società di fronte agli istituti di credito e ai tanti creditori più piccoli. Decisivi nella trattativa anche il fondo Gestio Capital, che ha fatto da asset manager, e gli investitori Aser e QSI.

Leggi anche
- Pagelle di Sampdoria-Sassuolo 2-2: Gabbiadini risponde al solito Berardi
- Sampdoria-Sassuolo 2-2, Quagliarella: “Questa è casa mia”
Sampdoria, cosa succede adesso
Come si legge ne La Gazzetta dello Sport, il piano presentato da Radrizzani e Manfredi ha superato quella di Alessandro Barnaba e nelle prossime ore dovrebbe arrivare la ratifica di Massimo Ferrero, socio di maggioranza della Sampdoria. Nella giornata di lunedì 29 maggio invece dovrebbe essere formalizzata l’operazione nell’assemblea degli azionisti riuniti in seconda convocazione.
Entro martedì 30 maggio bisognerà pagare gli stipendi del primo trimestre del 2023, dopodiché i tifosi blucerchiati potranno rivedere la luce al termine di un lunghissimo tunnel. La paura di un fallimento c’è stata eccome, ma il peggio è passato. La Sampdoria ripartirà dalla Serie B ma con una nuova società e con la speranza di tornare al più presto in Serie A.