La data dell’8 agosto 2018, sebbene possa sembrare solo un comune giorno d’estate, è in realtà una data storica per quanto riguarda il mondo e la storia del calcio. Fu infatti il giorno in cui ebbe luogo il trasferimento più costoso della storia di questo sport per quanto concerne il reparto dei portieri, che incoronò il giovane spagnolo Kepa Arrizabalaga come il più costoso di sempre dopo il suo trasferimento dall’Athletic Bilbao al Chelsea, all’epoca allenato da Sarri, per la sbalorditiva cifra di 80 milioni di euro.

I primi passi di Kepa nel mondo del calcio
Kepa Arrizabalaga Revuelta nasce ad Ondarroa, un piccolo comune nella Spagna settentrionale, il 3 ottobre 1994. Come d’altro canto molti ragazzi nati come lui nei Paesi Baschi, l’attuale portiere del Chelsea cresce con il sogno di diventare un calciatore professionista e poter vestire la maglia della squadra più titolata della sua regione d’appartenenza, l’Athletic Bilbao. All’età di 10 anni il giovane spagnolo entra proprio a far parte delle giovanili dello stesso club, nel quale muove i suoi primi passi, o per dirla meglio, le sue prime parate.

Il piccolino da Ondarroa ha infatti il DNA dell’estremo difensore e dopo anni nelle prestigiose giovanili dell’Athletic Bilbao, nel 2011 sceglie di difendere per qualche annata una porta diversa da quella del club in cui si è forgiato, trasferendosi in prestito al Baskonia. A questa seguono poi le esperienze prima al Ponferradina e poi al Real Valladolid, dove rimane per tutto il corso della stagione 15/16 per poi tornare all’Athletic Bilbao nell’estate del 2016.

Le prime stagioni all’Athletic Bilbao e la convocazione in nazionale
Pochi mesi dopo il ritorno alla casa madre, precisamente l’11 settembre 2016, Kepa esordisce definitivamente nel massimo campionato spagnolo con la maglia dell’Athletic Bilbao nella vittoria dei baschi per 1-0 contro il Deportivo La Coruna. Da lì per l’attuale estremo difensore del Chelsea si aprirà un periodo caratterizzato da ottime prestazioni che provocheranno l’interesse di vari club, sia in Spagna, come il Real Madrid di Florentino Perez, ma anche all’estero.

Dal suo esordio nel 2016 all’estate del 2018, Kepa riuscirà a mettere a referto 17 cleen sheets su 53 presenza ufficiali, sprigionando tutto il suo talento e mettendo in luce, oltre a grandi potenzialità, enormi margini di miglioramento. Nel 2017, grazie al suo ottimo rendimento, il portiere spagnolo entra ufficialmente nel giro della nazionale maggiore spagnola, con la quale esordisce da titolare nella partita contro la Costa Rica mantenendo peraltro la porta inviolata.

Lo storico trasferimento di Kepa al Chelsea
Il nome di Kepa comincia piano piano a comparire nella maggior parte dei taccuini dei migliori osservatori al mondo, che individuano nello spagnolo un ottimo prospetto. Ecco che infatti nell’estate del 2018, dopo essere stato vicino al Real Madrid, Kepa Arrizabalaga si trasferisce al Chelsea, che spinto dall’ urgenza di un estremo difensore decide di investire 80 milioni di euro sullo spagnolo, diventato in quel preciso istante il portiere più costoso della storia del gioco.

La prima stagione al Chelsea non è facile, tutt’altro. Il prezzo sborsato dalla squadra londinese per il giocatore è da record e in quanto tale comporta delle inevitabili aspettative. La fiducia dell’allenatore Maurizio Sarri tuttavia non manca, a Kepa è infatti riservato il posto da titolare, ma non riuscirà a mantenerlo saldamente a causa di svariate prestazioni altalenanti che trovano il loro apice nel litigio con l’allenatore toscano nella finale di Coppa di lega.

Il periodo negativo e la perdita del posto da titolare di Kepa
Passano i giorni, i mesi, ma pare che Kepa non riesca mai a trovare quella definitiva armonia e continuità nella squadra londinese. Cambiano gli allenatori, da Sarri a Lampard, da Lampard a Tuchel, ma il talento di Kepa rimane sempre nascosto e oscurato da prestazioni talvolta negative e contraddistinte da clamorose papere, talvolta sufficienti ma non del tutto convincenti. Le critiche diventano una costante e la dirigenza comincia a riflettere sul giocatore.

Un segnale forte viene mandato dal club durante la stagione 20/21, quando il Chelsea di Roman Abramovich decide di investire 24 milioni su un portiere senegalese semi sconosciuto, tale Edouard Mendy. Il portiere ex Rennes si rivela un top e trova la sua definitiva consacrazione proprio lo stesso anno con la vittoria della Champions League, la seconda della storia della squadra inglese dopo la storica cavalcata del 2012 con Di Matteo in panchina.

Le strabilianti prestazioni di Mendy finiscono per relegare Kepa alla panchina, passato ormai dall’essere considerato uno dei portieri più promettenti al mondo alla riserva di un portiere pagato tre volte di meno ma in grado di garantire una maggior sicurezza ed affidabilità tra i pali, caratteristiche che peraltro nel 2021 lo porteranno a vincere il premio di “The Best FIFA Goalkeeper” davanti a colossi quali Courtois, Ederson, Neuer, Alisson, Tre Stegen e molti altri.
La stagione corrente di Kepa al Chelsea
Malgrado nell’estate scorsa sia stato accostato ad innumerevoli piazze tra cui il Napoli di Spalletti, la decisione di Kepa è stata quella di restare a Londra, dove le cose, soprattutto dopo l’addio di Tuchel ed il passaggio di proprietà, sono decisamente peggiorate. Il Chelsea, benché possa fregiarsi di un buona andamento in Champions League, non può dire di certo lo stesso per quanto riguarda il campionato, nel quale attualmente occupa il decimo posto in classifica.

Non sono mancati gli investimenti economici della società, che anzi sono stati cospicui, ma non hanno ancora giovato a pieno al Chelsea di Potter, che ora come ora, al netto di un’ eventuale sorpresa di fine stagione, può considerare la sua annata un fallimento a tutto tondo viste e considerate le attese iniziali. Ma come sta andando la stagione di Kepa in questa fase di crisi generale?

Il giocatore spagnolo quest’anno ha trovato maggior spazio grazie all’ infortunio e gli attriti con la società di Mendy. Per ora le statistiche dello spagnolo recitano 16 goal subiti in 19 presenze, che evidenziano certamente alcuni miglioramenti sul rendimento del basco, il quale tuttavia rimane agli occhi di tutti come una rosa mai sbocciata.
Una rosa non più freschissima data l’età del ragazzo, che però, se dovesse mantenere alta la qualità delle sue prestazioni, potrebbe finalmente mostrare tutto il suo splendore. Perché è proprio questo che ci si aspetta da Kepa, la consacrazione definitiva ai massimi livelli e l’affermazione totale, cose che i tifosi dei blues attendono con trepidazione e sperano possano arrivare quanto prima possibile.