Chelsea, i londinesi più titolati in Europa: la storia dei Blues

Un salto nel passato della storia del Chelsea: origini, usanze e rivalità dalla fondazione del club nel 1905 e la nascita dei gloriosi Blues

Christian Carella
17 Min di lettura

il Chelsea Football Club, fondato nel 1905, è la società londinese con più trofei internazionali, in Premier League solo il Liverpool e Manchester United hanno fatto meglio. I Blues sono anche l’unica squadra di Londra ad aver conquistato almeno una Champions League e una Europa League. Nel loro palmarès vantano 6 Premier league, 8 FA Cup, 5 League Cup, 4 Community Shield, 2 UEFA Champions league, 2 UEFA Europa League, 2 Coppe delle Coppe, 2 Supercoppe Europee e una Coppa del mondo per club.

Stamford Bridge - @livephotosport
Stamford Bridge – @livephotosport

Lo stadio di casa è lo Stamford Bridge, situato di fronte a Fulham Road, precisamente nel London Borough of Hammersmith and Fulham, confinante con il quartiere di Chelsea, da cui il club prende il nome. A soli due chilometri di distanza è situato il Craven Cottage, sede del Fulham, tra le due tifoserie infatti non scorre buon sangue. Con una capienza di circa 41.000 posti, lo Stamford rappresentava lo stadio Britannico più grande fino alla costruzione del nuovo impianto dell’Arsenal nel 2006, l’Emirates Stadium.

Stamford Bridge - @livephotosport
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The Blues: le origini del leone rampante

Originariamente i giocatori del Chelsea venivano soprannominati “The Pensioners” (pensionati) per ricordare i veterani di guerra ricoverati al Chelsea Royal Hospital, nel primo logo infatti venivano rappresentati quest’ultimi. Dal 1953 lo stemma cambiò radicalmente in un leone rampante che guardava dietro di sé con uno scettro, che simbolicamente era posto a guardia del club. Lo stemma negli anni ebbe numerosi cambiamenti, ma nel 2006 si arrivò finalmente a quello utilizzato tutt’ora.

Stamford Bridge @livephotosport
Stamford Bridge @livephotosport

I colori prescelti furono blu, giallo, bianco, con l’aggiunta negli ultimi anni di alcuni dettagli rossi, a simboleggiare passione e potere. Da quel momento in poi verranno soprannominati The Blues, per i colori della squadra. Infatti il completo del Chelsea è di un blu reale, sia per la maglietta che per i pantaloncini. Storicamente l’inno è la canzone “Blue is the Colour” di Daniel Boone e Rod McQueen, che fu interpretata anche dai membri della formazione del Chelsea e pubblicata come singolo nel 1972. La mascotte, chiamata Stamford the Lion, è un leone che durante le partite incita e diverte il pubblico.

Stamford Bridge nel 1954*
Stamford Bridge nel 1954*

Chelsea, un inizio difficile

I primi anni, dopo la fondazione del club londinese, furono tutt’altro che semplici. Dopo la prima guerra mondiale infatti il Chelsea visse momenti altalenanti e deludenti, prima di stabilirsi nella massima divisione inglese nel 1930. La Squadra ottenne comunque scarsi risultati fino al 1952, fino alla rivoluzione del nuovo allenatore, Ted Drake, ex centravanti della nazionale inglese. Iniziò un processo di modernizzazione, sia dentro che fuori dal campo, che permise ai Blues di vincere la prima First Division (attuale Premier League) nella stagione 1954-55.

Chelsea campione d'Inghilterra*
Chelsea campione d’Inghilterra*

In concomitanza con la nascita della Coppa dei Campioni, ad opera della UEFA, il Chelsea aprì la stagione seguente con la vittoria della FA Charity Shield. Negli anni sessanta assistiamo a una delle due più grandi epoche di successo del club, insieme a quella che va dagli anni 2000 ai giorni nostri. Con il tecnico Scozzese Tommy Docherty, la società londinese vinse la League Cup (1964-65) e la FA Cup (1969-70), due titoli estremamente prestigiosi in Inghilterra. Uno dei più grandi traguardi del periodo, fu sicuramente nella stagione del 1970 con la Coppa delle Coppe, il primo titolo internazionale dei Blues.

Gianluca Vialli al Chelsea*
Gianluca Vialli al Chelsea*

Chelsea, gli anni di Gianluca Vialli e Gianfranco Zola

Tra l’inizio degli anni settanta e la fine degli ottanta, a causa di un progetto di ristrutturazione dello Stamford Bridge, il Chelsea rischiò il fallimento e di dover perdere il proprio stadio. Ma all’inizio degli anni novanta, il nuovo proprietario Ken Bates, riuscì a salvare la squadra e a farla riapprodare nella neonata Premier League nel 1992. La svolta ci fu con l’arrivo in panchina di Ruud Gullit, nelle vesti di allenatore-giocatore. Fu proprio l’olandese a convincere Gianluca Vialli, che dopo la Champions League vinta con la Juventus, scelse di approdare a Londra.

Gianfranco Zola al Chelsea*
Gianfranco Zola al Chelsea*

Vialli assieme a Zola, ha contribuito a rendere questo club vincente, riportando un titolo che mancava da 25 anni al Chelsea, aggiudicandosi la FA Cup del 1996-97. L’anno successivo fu proprio Vialli a subentrare in panchina, diventando il primo allenatore italiano nella storia della Premier League. Il tecnico era molto amato dalla tifoseria e dai suoi giocatori, difatti portò la squadra a vincere, la Coppa di Lega e la Coppa delle Coppe. Completò la missione nel 1998, con la conquista della Supercoppa Europea vinta contro il Real Madrid, agguantando anche la prima partecipazione dei Blues alla Champions League.

Claudio Ranieri al Chelsea*
Claudio Ranieri al Chelsea*

Chelsea, il biennio di Ranieri e l’avvento di Abramovič

Nel settembre del 2000, Vialli fu esonerato e sostituito da un altro tecnico italiano, Claudio Ranieri, che malgrado i problemi iniziali con la lingua inglese, fu capace di ottenere fin da subito ottimi risultati. Ranieri ricostruì con pazienza la struttura della squadra, riducendone l’eta media. Con lui il Chelsea, raggiunse per la prima volta nella sua storia le semifinali della Champions league, ponendo le basi alla grande squadra che tutti noi oggi conosciamo.

Con la società in crisi economica nel giugno 2003, Ken Bates vendette il club, per la cifra di 60 milioni di sterline al magnate russo Roman Abramovič. In Russia non fu apprezzato questo acquisto, accusato di aver sottratto i soldi al popolo per “comprarsi un giocattolo”. Infatti lo scopo del nuovo presidente dei Blues, era di spendere tutti i suoi soldi in divertimento. Nella prima settimana, spese più di 100 milioni di sterline e dimostrò di non ambire a un semplice secondo posto, come con Ranieri. Decise così di esonerarlo e di chiamare José Mourinho.

Mourinho al Chelsea *
Mourinho al Chelsea *

L’affermazione del Chelsea

Nell’estate del 2004, Abramovič si accordò con l’allenatore portoghese Josè Mourinho, reduce da una Champions League conquistata con il Porto. Dal suo arrivo il Chelsea si è affermato come una delle squadre di vertice nel panorama del calcio europeo e mondiale. Con un organico formato dal capitano John Terry, Frank Lampard, Petr Čech e Didier Drogba, tra gli interpreti di maggior rilievo, i Blues diedero il via a un nuovo ciclo di vittorie.

Robben ai tempi del Chelsea*
Robben ai tempi del Chelsea*

Con questa squadra, il club londinese riuscì a vincere la Premier League per due anni consecutivi (2004-2005 e 2005-2006), titolo che mancava da 50 anni. Il 2004-2005 fu la stagione più ricca di successi nella storia del Chelsea fino a quel momento. In quell’anno persero soltanto una partita in campionato, realizzando 95 punti, record battuto solo dal Manchester City di Guardiola nella stagione 2017-2018.

Chelsea vince la Champions League*
Chelsea vince la Champions League*

Chelsea, gli anni d’oro e la prima UEFA Champions League

In quegli anni il Chelsea era veramente implacabile, continuava a collezionare trofei e record da battere, e per la prima volta raggiunse la finale di Champions League nel 2008 (persa contro il Manchester United). I Blues continuarono ad arricchire il loro palmares, anche sotto la guida di Carlo Ancelotti, laureandosi campioni d’Inghilterra per la quarta volta, oltre ai numerosi titoli conquistati negli ultimi anni. Consacrandosi come vero e proprio top club europeo.

Didier Drogba al Chelsea*
Didier Drogba al Chelsea*

La stagione 2011-2012 sarà ricordata a lungo dai tifosi dei Blues, che malgrado un inizio deludente e il conseguente esonero di Ancelotti, la squadra affidata a Roberto Di Matteo riuscirà a stupire il mondo intero. Oltre alla settima FA Cup, il 19 maggio 2012 all’Allianz Arena contro il Bayern Monaco, che gioca in casa, il Chelsea si aggiudica per la prima volta la UEFA Champions League. Dopo l’1-1 alla fine dei tempi supplementari, con il pareggio di Drogba, trionfarono ai calci di rigore con la rete decisiva proprio dell’attaccante ivoriano.

Rafa Benitez @livephotosport
Rafa Benitez @livephotosport

Chelsea, il bis in Europa

La stagione da campione d’Europa inizia con il piede sbagliato per il Chelsea, perdendo malamente la Supercoppa UEFA contro l’Atletico Madrid e non centrando la qualificazione agli ottavi di Champions League. All’italiano subentra l’esperto spagnolo Rafael Benítez, che viene da subito contestato dai tifosi per il suo passato al Liverpool. Nel Dicembre del 2012 la squadra partecipa alla Coppa del mondo per club, ma perde la finale contro i brasiliani del Corinthians.

Il Chelsea vince l'Europa League*
Il Chelsea vince l’Europa League*

I Blues saranno poi protagonisti di un cammino trionfale in Europa League. Dopo aver eliminato Sparta Praga, Steaua Bucarest, Rubin Kazan e Basilea in semifinale, il Chelsea sconfigge nella finale dell’Amsterdam Arena il Benfica per 2-1, aggiudicandosi per la prima volta la competizione. Decisivo il gol al 93° di Ivanovic. Sarà anche l’unica squadra ad essere contemporaneamente detentrice di entrambe le coppe europee, anche se solo per pochi giorni.

Sarri ai tempi del Chelsea *
Sarri ai tempi del Chelsea *

Chelsea, le vittorie più recenti

La squadra londinese continua sull’onda dell’entusiasmo a vincere trofei, prima con il ritorno di Mourinho e poi con Antonio Conte, con tanto di titolo all’esordio. In sostituzione del tecnico leccese viene ingaggiato un altro italiano, Maurizio Sarri, ex allenatore del Napoli all’epoca. Con lui il Chelsea riesce a raddrizzare una stagione che pareva compromessa, ottenendo un terzo posto in campionato e vincendo la seconda Europa League contro l’Arsenal il 29 maggio 2019.

Thomas Tuchel @livephotosport
Thomas Tuchel @livephotosport

Dopo la partenza di Sarri e della stella Eden Hazard, la dirigenza si affida all’ex bandiera del club Frank Lampard per la panchina. Verrà poi sostituito a stagione in corso da Thomas Tuchel, che grazie al successo per 1-0 a Porto nella finale contro il Manchester City, riesce a condurre i suoi alla seconda Champions League. Qualche mese dopo sempre con il tecnico tedesco, il Chelsea si aggiudica anche la Supercoppa europea e la prima Coppa del mondo per club. (2020-2021)

Chelsea Headhunters*
Chelsea Headhunters*

Chelsea Headhunters: i tifosi più temuti d’Inghilterra

Durante gli anni settanta e ottanta, i tifosi dei Blues vennero a lungo associati al fenomeno degli hooligans. Il gruppo fondato negli anni ’60, originariamente chiamato Chelsea Shed Boys, denominati in seguito Chelsea Headhunters, si stanziarono fin da subito nello Shed, la tribuna sud dello Stamford Bridge. Furono noti a livello nazionale per atti di vandalismo e violenze contro gruppi organizzati di altre squadre. Gli scontri più famosi furono quelli con gli Hammers, tifosi del West Ham, che ispirarono numerosi libri e film.

Chelsea Headhunters*
Chelsea Headhunters*

Dagli anni novanta ci fu una forte diminuzione di violenza, grazie a numerosi interventi del patron Ken Bates, e con l’aggiunta di un maggior numero di forze di polizia impegnate e l’istallazione di telecamere a circuito chiuso. Gli Headhunters, oltre ai vari atti vandalici che li videro protagonisti negli anni passati, sono ancora oggi noti per la loro vicinanza all’ideologia fascista. Il gruppo aveva legami con alcuni militanti di gruppi razzisti, nazisti e con alcune organizzazioni paramilitari protestanti attive in Irlanda, come la Uda.

Tifosi Hellas Verona e Chelsea*
Tifosi Hellas Verona e Chelsea*

Chelsea, alleanze e derby più sentiti

Ufficialmente in Inghilterra non vi erano vere e proprie amicizie, se non quelle degli Headhunters che nel Regno Unito, erano gemellati con gli scozzesi dei Rangers e i nord irlandesi del Linfield. Con il Chelsea, formarono il trio “Blues Brothers”, visto le comuni ideologie politiche e il colore blu che li accomunava. A livello internazionale, erano molto vicini ai tifosi dell‘Hellas Verona. Negli anni settanta, concessero alle Brigate Gialloblu, perfino di esporre il loro striscione nella temutissima “Shed” dei tifosi inglesi. Con l’allontanamento degli Headhunters, queste amicizie allo stadio non sono più percepibili.

Emirates Stadium - @livephotosport
Emirates Stadium – @livephotosport

I tifosi del Chelsea vivono una accesa rivalità soprattutto con alcune squadre concittadine. Il più sentito è sicuramente il derby con l’Arsenal, le due società più titolate di Londra, ed è anche uno degli scontri più seguiti nel panorama calcistico mondiale. Con il Tottenham, rivalità che esiste dal 1909, negli anni degli hooligans si è dimostrato uno scontro piuttosto teso, per via delle ideologie politiche di estrema destra in netto contrasto con le origini ebraiche della tifoseria più calda degli Spurs.

Chelsea, le rivalità storiche

Tra i derby più sentiti, in origine vi era quello con il Fulham, per motivi storici e logistici. Difatti i Cottagers, sono confinanti con il quartiere di Chelsea, con lo Stamford Bridge a due passi dal proprio distretto. Nonostante questi fattori, questo duello ha perso fascino negli anni, nei momenti in cui il Fulham ha militato nelle serie minori, con un divario tecnico che nel tempo è andato troppo a favore dei Blues. Stesso discorso per il QPR che considerano il Chelsea come rivale principale, cosa ovviamente non ricambiata.

Sir Alex Ferguson*
Sir Alex Ferguson*

A livello nazionale il Chelsea, soprattutto negli ultimi anni, ha aggiunto tra la schiera dei grandi rivali Manchester United e Liverpool. La prima è stata alimentata dalle varie polemiche tra Sir Alex Ferguson, manager dei Red Devils (MCU), e Josè Mourinho, allenatore della squadra londinese tra il 2004 ed il 2007. In seguito alle accuse verso Roman Abramovič, patron dei Blues, accusato di rovinare il calcio con i troppi soldi spesi. La seconda invece, sfociata dopo le doppie sfide di Champions League. La più nota e discussa partita tra le due formazioni, è stata la semifinale del 2004-2005, vinta dai Reds di Rafa Benìtez.

Todd Boehly (Chelsea) @Livephotosport
Todd Boehly (Chelsea) @Livephotosport

Chelsea, cambio di proprietà: Boehly subentra ad Abramovič

Dopo il 19 anni di successi al Chelsea, termina l’era della presidenza di Abramovič. Dopo che il governo inglese con lo scoppio della guerra in Ucraina aveva congelato i conti del patron russo, visti i suoi legami con Vladimir Putin. Nel maggio del 2022 si completa la cessione del club che passa al consorzio guidato da Todd Boehly, co-proprietario dei Los Angeles Dodgers, Los Angeles Lakers e Los Angeles Sparks. Concluso l’accordo per una cifra pari a 4,25 miliardi di sterline (circa 5 miliardi di euro).

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