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Il progetto Coin Of Champions (COC) rappresenta oggi la nuova frontiera del mondo del calcio e di tutto lo sport in generale. Creato lo scorso mese di luglio e introdotto sul mercato ufficialmente un paio di mesi dopo, questa iniziativa, che ha ideato un nuovo token a tema sportivo e che punta a unire e a collegare tra di loro il mondo dello sport e quello della Blockchain, ha riscontrato fin da subito un successo straordinario, con 10,000 holders in brevissimo tempo e con un entusiasmo e un’accoglienza enormi sia da parte di tutti quelli che fanno parte dell’universo dello sport sia da parte di tutte le persone comuni e gli appassionati. Coin Of Champions, tramite il nuovo token, vuole entrare nella quotidianità della vita della gente portando le persone ad essere protagoniste del mondo sportivo e a viverlo in un modo del tutto nuovo. Grazie a numerose iniziative innovative, come ad esempio il progetto Metaverso che permetterà a chiunque voglia di intraprendere anche da casa tour virtuali negli stadi o lezioni a distanza con i campioni del calcio, o anche come il sostegno ai settori giovanili delle squadre e alle ONLUS italiane e internazionali, il progetto Coin Of Champions sta crescendo sempre più in popolarità.
Popolarità alle stelle soprattutto dopo l’incredibile riconoscimento della partecipazione agli ultimi Globe Soccer Awards di Dubai in veste di Platinum Sponsor, o anche dopo aver portato nella propria squadra, in qualità di Ambassadors, diversi dei protagonisti della storia del calcio degli ultimissimi anni che hanno fatto sognare migliaia di appassionati in giro per il mondo, come Ronaldinho, Pippo Inzaghi, Materazzi, Vieri, o anche Roberto Carlos, che stanno spingendo sempre più persone ad avvicinarsi ad un universo fino a qualche tempo fa totalmente estraneo. Per rendere sempre più semplice e immediato l’approccio ad un mondo incentrato su bitcoin e blockchain, è importante però anche cercare di spiegare e di rendere il più possibile chiari i tantissimi termini tecnici e gli innumerevoli aspetti che ne fanno parte.
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Cos’è una chiave privata
Tra i tantissimi tecnicismi a cui si faceva riferimento sopra e che sono collegati all’universo di Coin Of Champions, c’è anche quello di chiave privata. Con chiave privata si vuole indicare una sorta di password, o per dirla in un altro modo una stringa di caratteri alfanumerici, che fornisce la possibilità di accedere ai propri fondi in criptovaluta e di gestirli a proprio piacimento.
Quando si acquista una criptovaluta, si ricevono due chiavi: una chiave pubblica, che ha il funzionamento di un indirizzo email e che può essere condivisa anche con altre persone in modo del tutto sicuro con lo scopo di ricevere o anche inviare fondi, e un’altra privata, costituita da numeri e lettere e che non deve mai essere comunicata ad altre persone. Questa chiave, che consiste praticamente nella password che ci dà l’accesso al nostro denaro e alle nostre risorse, deve dunque essere conosciuta soltanto da noi stessi, unico modo, questo, per far sì che tutti i nostri fondi, che possono essere gestiti in qualunque momento grazie ad una connessione internet, si trovino al sicuro. La distinzione tra chiave pubblica e chiave privata la si può collegare al discorso relativo alla tecnica crittografica informatica asimmetrica, con ogni singola chiave segreta che è collegata ad una pubblica.
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Come funziona questo sistema di crittografia asimmetrica? La caratteristica più importante di questo metodo, fondamentale per tenere al sicuro le proprie criptovalute, consiste nel fatto che in goni coppia di chiavi il messaggio cifrato di una può essere decifrato solo e soltanto con l’altra collegata ad essa. Le chiavi private, che come già detto sopra devono essere sempre possedute e conosciute solo dal proprietario, vengono spesso, per motivi di sicurezza, memorizzate su disco soltanto dopo essere state cifrate tramite una password scelta da un determinato utente, mentre nel caso in cui soggetti esterni siano venuti in possesso di una chiave privata allora la soluzione migliore consisterà nel generare una coppia di chiavi nuova.
Importanza e funzionamento delle chiavi private
Il sistema delle chiavi pubbliche e private costituisce oggi uno dei metodi più sicuri possibile, all’interno del mondo delle criptovalute, per tenere al sicuro le proprie risorse e i propri fondi. Per voler rendere l’idea, ci sono all’incirca 2.256 diverse combinazioni possibili di chiavi private, con circa 2.160 combinazioni diverse di indirizzi. Per questo, a partire da una chiave pubblica, le probabilità di arrivare a conoscere la password di una chiave privata sono praticamente ridotte al minimo.
Volendo cercare di spiegare meglio il funzionamento generale della chiave privata, il mondo delle criptovalute è decentralizzato, cioè non controllato da nessuna banca o altra istituzione di questo tipo. Senza intermediari, la criptovaluta viene distribuita all’interno di una rete di computer grazie ad una tecnologia che porta il nome di Blockchain, ovvero una struttura aperta che rende visibili a tutti le informazioni sulle transazioni e sulle chiavi pubbliche. Queste chiavi pubbliche vengono però generate a partire dalle chiavi private, formando con queste ultime una coppia indissolubile: in una qualsiasi transazione, quando si utilizza la propria chiave pubblica, bisogna indicare anche la chiave privata, in modo da chiarire che siamo veramente noi che stiamo eseguendo in quel momento quella determinata operazione.
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Per poter fare uso della criptovaluta, nonostante tutti gli elementi siano pubblicamente visibili a tutti, non c’è la necessità di fornire informazioni personali come nome e indirizzo, e si può fare, al riguardo, l’esempio dei bitcoin, il cui acquisto o vendita può essere visualizzato da chiunque ma che possono essere utilizzati per le varie transazioni solo e soltanto da chi detiene una specifica chiave privata.
Dove conservarle
Per tenere al sicuro le criptovalute, le chiavi private, precisamente come una normale password, devono essere conservate nel modo più adatto. I metodi principali per tenere una chiave privata al sicuro sono sostanzialmente due: conservazione online in un portafoglio in criptovaluta e conservazione offline in un luogo sicuro.
Il primo metodo, quello di conservare una chiave privata online su un portafoglio in criptovaluta, è per molti versi quello più semplice per la maggior parte degli utenti in cerca di un modo di mantenere le proprie criptovalute al sicuro. Questi portafogli virtuali vengono definiti con il termine di hot wallet, con le chiavi private che vengono conservate su internet: con questo metodo, l’utilizzo di valuta digitale diventa un’operazione semplice e accessibile come quella riguardante una carta di credito. Importante però è scegliere il portafoglio di una società seria e affidabile, che preveda anche funzionalità come ad esempio quella dell’autenticazione in due fasi.
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Il secondo metodo per tenere al sicuro chiave privata e di conseguenza criptovalute è quello della conservazione offline, con alcuni utenti che preferiscono tenere le proprie chiavi in computer non collegati online o addirittura ricordarle a memoria. Si tratta del metodo cold storage, che può proteggere le chiavi private dal rischio di furti digitali.