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Coin of Champions è un nuovissimo progetto pronto al lancio internazionale nel mercato delle criptovalute. Cosa sono le criptovalute? Sono monete virtuali che non rientrano sotto il controllo di istituti finanziari o governi. Sono note per essere un’alternativa alle valute tradizionali, anche se in realtà sono state create con l’intento di funzionare come metodo di pagamento. Come in ogni libero mercato, si possono acquistare e vendere in un conto exchange e salvarli in un portafoglio digitale. Concreta la possibilità anche di trasferimento da un contro all’altro della somma di denaro tramite una transazione. Attraverso ciò, infine, vengono creati i token.
Coin of Champions, la struttura e gli ambasciatori
Nel progetto dei Coin of Champions c’è la volontà di un’immediata emissione di un token con la centralità del mondo del calcio tramite alcune vecchie glorie del passato. Il celebre token COC, come specificato dai fondatori, ha molteplici scopi: dalla crescita al benessere di coloro che entreranno a far parte di questa nuova community. Con l’accesso in questo nuovo mondo, si avrà l’opportunità di acquisto aiutando ad espandere un mercato che ad oggi risulta molto debole. Nel prossimo mese di luglio, si prevede di creare un marketplace all’interno del quale il token sarà accettato come mezzo di pagamento per acquistare beni e servizi al pari della valuta fiat.
Una peculiarità di questo token è la grande generosità con cui devolverà il 10% della fornitura totale di monete per ONLUS nazionali e internazionali. Ma non è finita qui, perché un’ulteriore 10% verrà destinato nella spesa per l’acquisizione e la riqualificazione dei centri sportivi per i ragazzi. Obiettivo? Avvicinare i giovani con disabilità e i meno fortunati allo sport. Insomma, un progetto che punta molto alla beneficienza e alla crescita sana della nuova generazione con un’occhio di riguardo al divertimento. Sono proprio gli atleti del passato che hanno permesso uno sviluppo cosi rapido negli ultimi tempi, tutti che giungono dal mondo del pallone: Filippo Inzaghi, Roberto Carlos, Bobo Vieri, Ogenyi Onazi, Wesley Sneijder, Marco Materazzi e Gianluca Zambrotta. Ed è proprio dell’ex difensore della nostra Serie A che sarà il protagonista del prossimo focus in merito alla miglior prestazione consumata al Barcellona: il talento di Gianluca Zambrotta.
L’approdo di Zambrotta al Barcellona di Rijkaard
Il nome di Gianluca Zambrotta sarà sempre scolpito nella memoria di milioni di tifosi italiani, sia della Juventus e della Nazionale. Considerato uno dei terzini più forti della propria generazione, è stato vicecampione d’Europa nel 2000, campione del mondo nel 2006. Proprio nell’estate della vittoria della Coppa del Mondo sotto il cielo di Berlino, arriverà la doccia fredda per il difensore. Lo scandalo Calciopoli, con imputata i massimi dirigenti della società bianconera con annessa sentenza, condannano lo smantellamento in termini di giocatori della società bianconera. Da Ibrahimovic, a Vieira, passando per Thuram e appunto l’ex Bari. Un matrimonio che si spezzerà dopo sette anni, successivamente alla tante vittorie in Italia. Futuro nel mondo del calcio che sarà lontano dal Belpaese con direzione in Spagna, al Barcellona.
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Il 21 luglio 2006, a 29 anni, Zambrotta lasciò il club bianconero per andare a giocare in Spagna, acquistato dal Barcellona per 14 milioni di euro, insieme al compagno di squadra Lilian Thuram. Doppia operazione per i blaugrana che si assicurarono a quel tempo due colonne portanti del calcio italiano. Ma l’avventura dell’ex terzino non sarà affatto semplice in Catalogna: il cambiamento così repentino da un paese all’altro non beneficerà abbastanza il tecnico Rijkaard. Il ruolo scelto dall’ex centrocampista del Milan sarà quello di terzino destro in un 4-3-3 da favola. Faranno scalpore le sue dichiarazioni nel mese di settembre di quell’anno, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com: “Non sono un traditore, ma a Barcellona sto bene. Nessuna nostalgia delle tensioni del calcio italiano, non ho alcun rimpianto. La Juve la porta nel cuore ma ora tifo Milan“.
La partita perfetta di Zambrotta e del Barcellona
L’avventura al Barcellona iniziò in amichevole nel tour estivo in America contro il New York Red Bulls, per gli appuntamenti ufficiali bisognerà aspettare la Supercoppa di Spagna nel derby contro l’Espanyol. Esordio in campionato che non tarderà ad arrivare nel mese di settembre con la prima presenza con la casacca blaugrana. Nel biennio in Spagna, saranno solo tre reti per Zambrotta ma tutte di pregevole fattura. Ma il match che vogliamo farvi vivere è la prestazione dell’ex difensore italiano nel Clasico nella primavera 2007 tra Atletico Madrid e Barcellona. Uno scontro diretto tra due formazioni che lotteranno fino alla fine per la conquista della Liga. Un match in cui andrà a segno anche l’ex difensore della Juventus, riacquistando la fiducia a lui riposta dai fan catalani.
Ospiti che passeranno in vantaggio al 39′ con l’allora giovane Leo Messi su assist dell’attaccante camerunense. Partita che prenderà una piega molto importante per i catalani con il raddoppio con un gol stupendo del classe ’77. L’ex difensore della Juventus, al minuto 43′, sarà autore del raddoppio. Un lancio di 40 metri del suo compagno di squadra militante a Torino, Lilian Thuram, regalerà la sua seconda gioia in assoluto. Il grande stop di collo piede a pochi metri dall’area di rigore avversaria, convincerà il terzino della Nazionale a provare un pallonetto dopo aver constatato Cuellar fuori dai pali. Sfera che si insaccherà perfettamente nella porta avversaria con l’incredulità generale dell’avversario. La seconda frazione di gioco sarà un massacro con ancora Messi, poi Ronaldinho e Iniesta.
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Un Clasico che risulterà maledetto
Lo 0-6 finale è un risultato così clamoroso e inaspettato che condurrà tanti fischi a fine gara da parte dei tifosi dell’Atletico Madrid. Tra le note liete di quel match sicuramente sarà indelebile la prestazione di Zambrotta. Novanta minuti in campo per il difensore italiano capace di annullare gli attacchi dei colchoneros con Lopez e Pètrov mai pericolosi. Anche la fase offensiva sarà di grande spolvero per il classe ’77, seppure i maggiori pericoli e le reti del Barcellona giungeranno dall’altro lato di fascia presidiato da Van Bronckhorst. Una delle migliori prestazioni di sempre dell’ex Milan, esperienza che succederà nella stagione 2008/2009, con la casacca blaugrana. Vetta in Liga che giungerà all’ultima giornata di campionato dopo un’intenso testa a testa con il Real Madrid, ma il punteggio alla pari regalerà il trofeo ai ragazzi di Fabio Capello. Fondamentale la differenza reti negli scontri diretti per regalare la gioia dei blancos. Beffa atroce per Zambrotta, una carriera con tante gioie per il Campione del Mondo ma con un palmares che risulterà nullo nell’esperienza biennale alla penisola iberica.
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