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Coin Of Champions (COC) è il nuovo rivoluzionario progetto nato nel 2021, che sta prendendo sempre più piede all’interno dell’ambito Blockchain ed è ormai pronto al lancio internazionale nel mercato delle criptovalute. Sviluppato nel mese di luglio dell’anno solare appena concluso, il nuovo token è sbarcato a tutti gli effetti sui mercati a partire dallo scorso ottobre, superando in pochi mesi la soglia dei 10.000 holders. Numeri di grande prestigio che hanno reso un argomento così particolare e spesso sconosciuto ai più, un tema sempre più sotto le luci dei riflettori. Ad essere toccato in profondità è stato soprattutto il mondo del calcio, dove diverse vecchie glorie hanno deciso di calarsi come Ambassadors del nuovo universo: da Ronaldinho a Filippo Inzaghi, passando per Marco Materazzi e Roberto Carlos, fino a Bobo Vieri e Alessandro Nesta. Tanti altri sport sono poi stati coinvolti dalla famiglia di CoC: basti pensare per esempio al baseball, rappresentato da Chris Colabello e Simon Randall, e alla Formula 1, rappresentata dal mitico Giancarlo Fisichella.
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COC sarà il primo Token mondiale che destinerà inoltre un quantitativo pari al 10% della fornitura totale di monete per ONLUS internazionali e nazionali, indicate durante la crescita del progetto. L’aiuto per il sociale è uno degli aspetti più importanti che portato alcuni grandi ex giocatori ad aderire come testimonial ad una iniziativa che ha nella beneficenza uno delle sue principali finalità. Inoltre COC destinerà per il progetto il 10% del totale circolante per per avvicinare allo sport i giovani meno fortunati. Si vorrà quindi offrire nuove opportunità ai ragazzi attraverso finanziamenti per la costruzione di strutture attrezzate, come ad esempio campi da calcio.
Coin of Champions: la nascita delle criptovalute
La nascita di Coin of Champions porta con sé tutto un nuovo universo da conoscere e ampliare nei minimi dettagli. Definite per lo più valute digitali o virtuali, le criptovalute sono monete digitali create attraverso l’utilizzo di codici basati sulla crittografia. La vera domanda che sporge spontanea ai più è come queste siano nate e si siano diffuse progressivamente nel mondo. Introdotte nel novembre del 2008 da Satoshi Nakamoto – ben 14 anni fa – dopo la crisi finanziaria che ha colpito il mondo, le criptovalute nascono con la comparsa del Bitcoin, un sistema di pagamento valutario internazionale. Nell’anno successivo invece, è iniziata la distribuzione della prima versione del software client per poi entrare nel mercato globale, più precisamente il 5 ottobre 2009 quando venne reso noto il primo tasso di cambio del Bitcoin rispetto al Dollaro: all’epoca con 1 dollaro si comprava 1,309.03 bitcoin. Una crescita davvero esponenziale nel corso degli anni successivi, resa tale soprattutto per l’utilizzo della blockchain technology, ovvero un protocollo di comunicazione basato sulla logica del database “distribuito”.
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Per Blockchain si intende quindi di un sistema di rete informatica che permette di gestire in modo più che sicuro un grande registro di informazioni e di dati, che vengono però amministrati in modo condiviso e aperto senza la presenza di una grande unità centrale di controllo, che potrebbe essere rappresentata ad esempio dalle banche. In altre parole, la blockchain è paragonabile ad un registro di contabilità, che ha l’invidiabile vantaggio di rendere di gran lunga più semplice la registrazione delle transazioni e la tracciabilità dei beni.
Così facendo è stata eliminata le necessità di un soggetto terzo, centrale e garante delle transazioni come accade con le banche o con gli Stati, dando quindi ai singoli possessori delle Crypto la capacità di fiducia in soggetti estranei: nessuno infatti ha la possibilità di prevalere e il processo decisionale passa rigorosamente attraverso la costruzione del consenso. Un valore dunque assoluto per il progetto Coin Of Champions, un punto di forza fondamentale che vuole offrire una soluzione alternativa dal punto di vista economico a coloro che sono solitamente fanno acquisti nel mondo del web. Per iscriverti a Coin of Champions clicca qui.
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— Coin Of Champions (@CoinofChampions) January 5, 2022
Coin of Champions: dai primi problemi all’ascesa definitiva delle criptovalute
Dopo la nascita nel lontano 2008, intorno al 2011 arrivano i primi problemi per il mondo Crypto. Il Bitcoin infatti, a causa del suo frequente usufrutto di pseudonimi e dell’assenza di una vera autorità di controllo, inizia ad essere associato al mercato illegale (droga, terrorismo, dark web), e per questo perde tanto a livello di considerazioni nel mondo del business. Serve così l’intervento dei diversi regolatori di ogni nazioni per riconoscere un token come valuta e come strumento finanziario, nonostante qualcuno continui per diverso tempo a sconsigliarne – a volte perfino a proibirne – l’utilizzo alle banche. Superati quindi i primi, giustificati, ostacoli del nuovo potenziale strumento economico, nel sistema globale si innescano una serie di stravolgimenti economici, politici e culturali che, successivamente amplificati dalla trasformazione digitale, spianano la strada all’avvento del Crypto.
Il Bitcoin ha di certo rappresentato l’inizio delle transazioni in criptovalute. E’ bastato infatti ordinare due pizze e pagarle con 10,000 Bitcoin per creare un nuovo strumento finanziario che, dal 2014 in poi, ha marcato indelebilmente il mercato internazionale. Ad oggi questa realtà digitale rappresenta ben l’1,5% della liquidità a livello globale, apprestandosi ad entrare sempre più nella vita quotidiana di ognuno di noi, in quanto vengono utilizzate dallo 0,5% della popolazione mondiale per la compravendita di oggetti, beni e servizi acquistabili interamente sul web. Rispetto infatti alla sua riservata nascita, oggi le criptovalute hanno assunto una connotazione molto più popolare e meno chiusa, tantoché le stesse autorità monetarie hanno cominciato a guardare al fenomeno con forte interesse, curiosità e a volte perfino con preoccupazione. La vera certezza in questo delicato periodo della storia, e Coin of Champions ne è testimonianza, è che la criptovaluta rappresenti il futuro dei sistemi di pagamento per rapidità, libertà d’azione concessa alle persone, istantaneità nelle transizioni e garanzie. La sicurezza inoltre di questo universo digitale è data dal fatto che queste monete virtuali siano conservate nei cosiddetti wallet, una sorta di portafogli informatici, composti da file criptati e accessibili solamente possedendone la relativa password.
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Coin of Champions: l’arrivo del nuovo token rivoluzionario
L’importante progetto rilanciato nell’estate 2021 da Coin of Champions vuole proprio inserirsi in questo vasto universo virtuale e affermarsi come una rivoluzionaria criptovaluta. Il progetto prevede infatti emissioni di un token che si rifà al mondo del calcio con lo speciale coinvolgimento di diverse vecchie glorie che hanno scritto la storia di questo sport. Un percorso inedito e ambizioso, supportato dall’impegno dei suoi Ambassadors, che ha nella beneficenza una delle sue principali finalità. A dimostrazione poi della sua progressiva ascesa nel mondo Crypto, Coin of Champions è stato anche platinum sponsor dei Globe Soccer Awards 2021, la premiazione calcistica tenutasi a Dubai lo scorso 27 dicembre, a conferma della sua rapidissima crescita. Il mondo è in continua evoluzione – una verità molto spesso difficile da comprendere che richiede tempo per essere assimilata – e in una realtà come la nostra, sempre più immersa nell’innovazione e nella tecnologia, sono diverse le fonti di sviluppo che pongono una linea di demarcazione tra passato e futuro. Anche in questo caso, il calcio – e i suoi interpreti – si è dimostrato un ambiente fertile e all’avanguardia su cui investire e programmare: come disse l’informatico britannico, Sir Timothy John Berners-Lee, il futuro è ciò costruiamo.
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