- Continua a leggere sotto -
Il mondo della Blockchain oggigiorno è uno degli argomenti di maggiore attualità. La sua crescita sproporzionata negli ultimi anni ha attirato l’interesse di un gruppo sempre più variegato di persone, che prova ad approcciarsi ad una nuova modalità di investimento del proprio denaro.
La criptovaluta nasce nel 2009 dal lavoro di uno o più sviluppatori, identificabili con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, che hanno dato vita al Bitcoin, la prima criptovaluta; ad oggi, il Bitcoin non è l’unica moneta presente nel mercato, ma è probabilmente la più famosa per via del suo clamoroso picco avvenuto qualche anno fa, che ha dato modo di cogliere la potenzialità ed il margine di guadagno che si può trarre da questo sistema potentissimo. Ancora oggi è possibile acquistare il Bitcoin; per farlo è necessario aprire un conto digitale e collegarlo ad uno dei tanti siti che offrono una valuta virtuale, in cambio di soldi reali.
PER ISCRIVERTI A COIN OF CHAMPIONS CLICCA QUI
Cos’è il progetto Coin of Champions
Il mondo della Blockchain ha interessato anche il settore calcistico, che ha dato vita ad un nuovo progetto denominato COC, ovvero Coin of Champions; traducibile in italiano come “La moneta dei Campioni“, il progetto si avvale del contributo di diversi atleti del passato e del presente, che agiscono da ambasciatori, per contribuire alla sua diffusione; tra questi, ci sono Christian Vieri, Ogenyi Onazi, Filippo Inzaghi, Roberto Carlos, i due ex interisti Wesley Sneijder e Marco Materazzi, ma anche Igli Tare, direttore sportivo della Lazio.
- Continua a leggere sotto -
Visualizza questo post su Instagram
- Continua a leggere sotto -
Come chiarito dagli stessi sviluppatori sul proprio sito ufficiale: “Il Token COC ha molteplici scopi tutti rivolti alla crescita ed al benessere di coloro che faranno parte nel tempo della community e che decideranno di acquistare COC aiutando il progetto, facendo crescere il valore di COC nei mercati. COC con l’aiuto di grandi Testimonial e con la crescita della community potrà raggiungere i suoi scopi ed obiettivi raggiungendo nuovi mercati e avvicinando persone ed investitori al mondo della Blockchain e delle criptovalute“.
Coin of Champions, a differenza del resto della concorrenza si propone di essere un progetto rivoluzionario, anche perché destina il 10% del complesso degli investimenti raccolti alle ONLUS affiliate. Per luglio è inoltre atteso il lancio di uno shop virtuale, che permetterà agli investitori e quindi a chi possederà il token COC, che è già quotato sui principali siti di exchange, di acquistare dei beni o servizi, selezionando la moneta dei campioni.
Randall Simon, la carriera
Randall Carlito Simon è un famoso giocatore di baseball; nasce in Olanda, a Willemstad per la precisione, il 25 maggio del 1975 e fin da bambino ha una grossa passione per il baseball, che inizia a praticare utilizzando un manico di scopa e un tappo di bottiglia.
Simon gioca in prima base e comincia a praticare il Baseball ad un buon livello durante i suoi anni al liceo Juan Pablo Duarte Tech, periodo nel quale decide di unirsi anche alla squadra di football; dopo circa cinque anni nei quali matura sportivamente nelle squadre inferiori, nel 1997 Randall Simon fa il grande salto in Major League, vestendo la maglia degli Atlanta Braves, con la quale debutta nel mese di settembre.
- Continua a leggere sotto -
Nel corso delle sue tre stagioni agli Atlanta Braves fa intravedere un potenziale importante ed il 18 gennaio del 2001 apre ad una nuova esperienza ai Detroit Tigers, che l’anno successivo, anche grazie al suo contributo, riescono a tornare in Major League; nella stagione successiva, Simon diventa uno dei punti chiave della squadra, rientrando per l’intera annata nelle rotazioni della prima squadra. Al termine della stagione, il club lo premia come “Migliore giocatore dell’anno“, avendo messo a segno ben 19 fuoricampo, battuto in 82 run ed avendo la migliore media di battuta.
Visualizza questo post su Instagram
Nel 2003 Simon passa ai Pittsburgh Pirates, squadra con la quale gioca una stagione, per poi essere scambiato e passare ai Chicago Cubs, club con il quale vince il titolo in National League, rendendosi anche decisivo; l’anno successivo, Randall Simon torna ai Pittsburgh Pirates, che lascia presto però, dopo un inizio di stagione piuttosto deludente, in cui non riesce ad essere incisivo come vorrebbe. Successivamente una breve parentesi ai Tampa Bay Rays nel 2004 ed il passaggio agli Orix Buffaloes l’anno successivo, club che milita nella massima divisione di baseball giapponese.
Nel 2006 Randall Simon, uno dei volti di Coin of Champions, passa ai Texas Rangers, per poi vestire la maglia dei Philadelphia Phillies la stagione successiva. Nel 2007 rappresenta inoltre la sua nazione, l’Olanda, nel Word Baseball Classic, insieme al suo ex compagno di squadra agli Atlanta Braves Andruw Jones. Nel 2008 Randall Simon gioca per i Newark Bears, squadra indipendente della Atlantic League, mentre nel 2011 si unisce ai Truenos de Tijuana. Attualmente riveste invece il ruolo di allenatore sulla panchina dei Bravos de Leó, squadra professionale della lega messicana.
L’episodio della salsiccia ed il migliore fuoricampo
Nel corso della sua carriera, Randall Simon è stato anche al centro di un episodio piuttosto curioso, che gli è costato una multa ed una sospensione dalla MLB per tre partite. Nel 2003, durante la “Corsa della salsiccia“, nella quale quattro concorrenti si sfidavano indossando un costume da salsiccia, per l’appunto, Simon si chinò sulla ringhiera della panchina e colpì con una mazza da baseball la studentessa universitaria Mandy Block, che vestiva il costume da salsiccia italiana, facendole perdere l’equilibrio e quindi cadere sul percorso di un altro corridore.
La studentessa non riportò gravi lesioni e si sbucciò solamente un ginocchio; questo costò comunque a Randall Simon una multa salata, oltre che la sospensione per 3 partite dal campionato. In ogni caso, Mandy Block non ha mai parlato dello sfortunato episodio per cavalcare l’onda mediatica e nel 2004 ha anche ricevuto un viaggio pagato per due persone a Curaçao, isola caraibica olandese e città natale di Simon, ambassador di Coin of Champions a cui è possibile iscriversi qui.
Randall Simon, ambassador del progetto rivelazione del 2021 Coin of Champions, nel corso della sua carriera è spesso stato decisivo per le proprie squadre, alzando il proprio livello di gioco nei momenti salienti della partita. Dei tanti effettuati, il suo migliore fuoricampo è senza dubbio quello realizzato il 10 ottobre del 2003, quando vestiva la maglia dei Chicago Cubs e dopo essere subentrato dalla panchina, segnò un fuoricampo decisivo di due punti in gara 3 della National League Championship Series, che fece esplodere lo stadio, di fronte all’incredulità degli avversari. Un gesto tecnico di rara bellezza, determinato da un mix di abilità, intuizione e rapidità di riflessi: è raro poter ammirare prodezze del genere, che contribuiscono a scrivere la storia dello sport e a far appassionare sempre più tifosi. Quel fuoricampo aveva qualcosa di speciale, sia per come era maturato, ma anche per le conseguenze e per il ricordo che ha lasciato. Questo ci ricorda che il campione vero viene fuori nel momento decisivo e che è in grado di tirar fuori il proverbiale “coniglio dal cilindro” per stupire tutti quando nessuno ormai si aspetta una sorpresa. Randall Simon, una garanzia che va oltre ogni aspettativa.