Il giorno dopo la delusione per la mancata qualificazione diretta ai Mondiali di Qatar 2022, il giornalista Paolo Condò su La Repubblica ha analizzato l’Italia di Roberto Mancini e il momento che sta vivendo: “Non pensiamo che i playoff di marzo rispecchino il valore reale della Nazionale di Mancini e che di conseguenza il titolo Europeo di luglio sia stata frutto di una felicissima congiunzione astrale. Questo è un momento nel quale occorre restare freddi, analizzare gli errori commessi da Wembley a oggi e frenare l’ondata di malevolo disincanto che arriverà”.
Sul match di ieri con l’Irlanda del Nord: “L’Italia aveva pochissime possibilità di qualificazione. A Belfast si poteva e doveva vincere, ma l’Irlanda del Nord è una squadra mediocre eppure viva”.
Sulla Federazione: “La prima ingenuità da sottolineare riguarda proprio la Federazione che non è stata capace di negoziare un calendario in cui l’ultima giornata fosse ugualmente impegnativa“.
Su Immobile: “Immobile emerge come un gigante da ogni partita che è costretto a saltare e dunque il primo provvedimento da prendere in vista dei play off è quello di restituirgli la fiducia più piena. Alle sue spalle Mancini ha fatto poco per cercare un’alternativa insistendo perfino ieri su Belotti e non dando sufficiente spazio a Scamacca“.