Se ami veramente qualcuno lascialo andare. Con questa premessa quest’estate terminerà il matrimonio tra il Napoli e Victor Osimhen dopo 4 anni. Un rapporto d’amore culminato con la vittoria dello Scudetto nel 2022-2023, che ha fatto dell’attaccante un vero eroe del popolo partenopeo, ma destinato a terminare con l’ultima disastrosa annata.
Il rinnovo firmato lo scorso 23 dicembre – con l’inserimento della clausola rescissoria da 130 milioni di euro – ha di fatto sancito l’inizio della fine dell’esperienza di Osimhen all’ombra del Vesuvio. Adesso nel suo futuro sembra esserci la Tour Effeil, mentre Antonio Conte non vede l’ora di riabbracciare il suo pupillo.
L’avventura di Osimhen al Napoli
Il Napoli ha acquistato Osimhen nel 2020 dal Lille per quasi 80 milioni di euro, un trasferimento che ancora oggi fa molto discutere per il passaggio contestuale di tre giocatori della Primavera partenopea in Francia (trasferimenti mai avvenuti). La prima stagione dell’attaccante nigeriano in Italia si è conclusa con 10 reti in 24 partite di campionato e ben 12 match saltati per infortunio (tra un problema alla spalla e la positività al Covid).
L’annata successiva fu leggermente migliore, con 18 reti segnate in tutte le competizioni (14 in campionato e 4 in Europa League) sotto la guida di Luciano Spalletti, fondamentali per il ritorno in Champions League. Era ben evidente però che Osimhen non avesse ancora sprigionato il suo intero potenziale.
La stagione 2022-2023 è stata senza dubbio la migliore di Osimhen con la maglia del Napoli: 26 gol in 32 partite di campionato, con la conquista del terzo Scudetto nella storia del Club a 33 anni di distanza dall’ultima volta. “L’uomo mascherato” è diventato così l’idolo della tifoseria, che gli ha dedicato murales sparsi in giro per la città, mentre la sua maschera è diventata un oggetto di culto. Dalla vittoria del campionato il rapporto con il club è però rapidamente precipitato.
Le tappe della rottura
L’estate post Scudetto del Napoli è stata segnata dagli addii di Spalletti e Giuntoli e dal tormentone dalla trattativa del rinnovo di Osimhen. A due anni dalla scadenza del contratto, il centravanti nigeriano aveva chiesto un importante adeguamento dell’ingaggio rispetto ai 4,5 milioni percepiti fino a quel momento.
Con lo status personale ingigantito dal titolo e da una stagiona da capocannoniere, Osimhen aveva attirato l’attenzione di tutti i più grandi club europei e chiedeva un ingaggio all’altezza del suo nuovo ruolo. De Laurentiis aveva rifiutato un’offerta di 200 milioni dall’Arabia Saudita, dichiarando il giocatore incedibile.
La partita per il rinnovo si è protratta per diverso tempo, soprattutto a causa dell’inserimento della clausola rescissoria. Infatti, Osimhen aveva già deciso che questa sarebbe stata l’ultima stagione con la maglia del Napoli e le parti hanno trattato a lungo sulla cifra.
Intanto, era già iniziati i primi problemi in mezzo al campo, con i risultati che faticavano ad arrivare e il famoso video su Tik Tok dove il club ha deriso il calciatore per il rigore fallito contro il Bologna. Alla fine il tanto atteso rinnovo è arrivato il 23 dicembre: contratto prolungato fino al 2026 con ingaggio a 10 milioni di euro annui.
La situazione però non è però migliorata, con il Napoli che ha chiuso il campionato al decimo posto in classifica, mancando l’accesso alle coppe europee per la prima volta dopo 14 anni. Osimhen ha chiuso l’annata con 17 gol in 32 presenze tra tutte le competizioni, che saranno anche gli ultimi con la maglia partenopea.
L’offerta del PSG
Osimhen non ha mai nascosto il desiderio di voler giocare in Premier League, ma il suo sogno è destinato – al momento – a rimanere tale. Nelle ultime ore il PSG avrebbe mosso passi concreti per il centravanti, che intanto ha iniziato il ritiro con il Napoli a Dimaro sotto la guida di Antonio Conte.
Il numero 9 nigeriano avrebbe già raggiunto un’intesa di massima con il PSG per un contratto quinquennale fino al 2029 da 14 milioni di euro a stagione. Ora la società francese deve trovare una quadra sul prezzo del cartellino. De Laurentiis sarebbe disposto a concedere uno sconto sui 130 milioni di euro della clausola rescissoria, ma ha rifiutato l’inserimento di contropartite tecniche nell’affare.
Il club parigino sarebbe arrivato ad offrire 90 milioni di euro, i partenopei ne chiedono almeno 110. La sensazione è che un accordo possa essere raggiunto intorno ai 100 milioni, in modo da accontentare entrambe le squadre: il PSG coprirebbe il vuoto lasciato dall’addio di Kylian Mbappé, mentre il Napoli si fionderebbe sul sostituto di Osimhen.
Accordo totale con Lukaku
Una volta definita la cessione di Osimhen, il Napoli affonderà il colpo per Romelu Lukaku. Il centravanti belga, rientrato al Chelsea dopo il prestito alla Roma, è pronto a dimezzarsi l’ingaggio pur di ritrovare Antonio Conte. Gli azzurri hanno trovato un accordo con il belga per un contratto triennale da 6 milioni di euro netti a stagione più bonus (sfruttando i benefici del Decreto Crescita).
La scorsa estate i Blues hanno inserito una clausola rescissoria dal valore di 44 milioni di euro all’interno del contratto di Lukaku, ma sarebbero disposti ad accettare una proposta di 35 milioni più bonus. Manna al momento sarebbe arrivato ad offrire 25 milioni di euro, la chiusura può arrivare con i soldi del centravanti nigeriano.
La prossima settimana potrebbe essere quella decisiva per le firme. La storia d’amore con Osimhen sta per terminare, la collaudata coppia Conte-Lukaku è pronta a regalare nuove emozioni al popolo napoletano. Il primo amore non si scorda mai.