Con i campionati che volgono al termine, l’attenzione è pronta a spostarsi sull’imminente Europeo, che partirà il 14 giugno con la gara inaugurale tra Germania e Scozia. Gli appassionati però avranno l’occasione di giostrarsi tra le partite in questione con tante altre che andranno in scena oltreoceano: il 20 di giugno infatti prenderà il via anche la Copa America 2024, competizione che regala sorprese in ogni edizione e che si preannuncia non da meno in questa 48ª edizione.
Teatro del torneo saranno gli USA, che tornano ad ospitarlo dopo l’edizione del 2016 vinta dal Cile, e si candidano tra l’altro ad essere una delle outsider più interessanti da ammirare, per un paese in cui il calcio si sta sviluppando sempre di più. E va da se poi che le squadre maggiormente attenzionate saranno l’Argentina campione in carica, pronta a difendere lo scettro, ed un Brasile con tanta voglia di riscatto.
Tante però le formazioni pronte a sorprendere le favorite per scrivere il proprio nome nel gotha del calcio americano, con la fortuna di noi europei di poterci godere tutto questo: Tutte e 32 le gare di questa Copa America 2024 saranno infatti trasmesse in diretta, in esclusiva, su Sportitalia, in chiaro sul canale 60 e al 5060 di Sky. Non resta che preparare hot dog e patatine, in pieno stile USA, e goderci lo spettacolo.
Gruppo A: domina l’Albiceleste, equilibrio tra Perù, Cile e Canada
E vediamole dunque le 16 squadre che si affronteranno nei 14 modernissimi stadi designati, dalla gara inaugurale del Mercedes-Benz Stadium di Atlanta fino alla finale all’Hard Rock Stadium di Miami. Cominciando dal Gruppo A, che vede proprio i campioni in carica dell’Argentina stappare la festa il 20 giugno contro il Canada. Tanta voglia per l’Albiceleste di confermarsi, dopo anche la vittoria del Mondiale in Qatar, per continuare quest’egemonia.
Con anche una motivazione in più, visto che l’albo d’oro dice 15 Copa America vinte tanto dall’Argentina quanto dall’Uruguay, mentre il Brasile segue staccato a 9. Ci sarà ancora Messi a guidare la propria Nazionale, evidentemente non pago dei trofei alzati finora, mentre per quanto riguarda gli “italiani” sembrano piuttosto certi della convocazione, dopo l’ampliamento delle rose da 23 a 26 giocatori, Paredes, Dybala e Nico Gonzalez. Più staccati Beltran e Valentin Carboni, ma la speranza è l’ultima a morire.
Regna invece l’equilibrio per quanto riguarda le altre tre iscritte nel Gruppo A: a cominciare da un Cile che, dopo la doppia vittoria in Copa America nel 2015 e nel 2016, non è andata oltre i quarti nell’ultima ed ha mancato la qualificazione ai Mondiali in Russia e Qatar. L’abbrivio degli anni doro di Sanchez, Vidal, Medel e Claudio Bravo sembra essere finito. In ascesa invece il Canada di Jonathan David, Buchanan e Alphonso Davis, forse la candidata numero uno per il secondo posto, mentre la mina vagante Perù si affiderà al bomber del Cagliari Lapadula.
Gruppo B: Messico ed Ecuador favorite, occhio a Venezuela e Giamaica
Passiamo al Gruppo B, l’unico che presenta 4 squadre che non hanno mai vinto neanche una volta la Copa America. Attesa per la novità Messico, una Nazionale sempre interessante ma che fatica a sbocciare per tenere testa alle big. Speranze riposte soprattutto su Santigo Gimenez, bomber del Feyenoord desiderato da mezza Europa, con anche un pizzico di Italia, grazie al genoano Vasquez pronto a reggere la difesa.
Lo stesso salto di qualità vorrebbe farlo anche l’Ecuador, squadra che ha dimostrato di essere temibile ma che non è mai riuscita ad ottenere più dei quarti di finale di Copa America. Proveranno a mettere i bastoni fra le ruote a la Tricolor e al Messico, un Venezuela con pochi picchi di qualità ma grande compattezza ed una Giamaica chiaramente alla sua prima partecipazione a questa competizione, che potrà giocare spensierata e consapevole di partire da sfavorita con tutte.
Gruppo C: orgoglio Uruguay, Stati Uniti meglio di Bolivia e Panama
Scivolando verso il Gruppo C, c’è attesa per una reazione d’orgoglio dell’Uruguay: l’ultima Copa America alzata al cielo risale al 2011, poi tre volte fuori al quarti e una al primo turno, oltre ad un deludente Mondiale in Qatar. A veterani del calcio europeo come Gimenez, Araujo, Bentancur, Valverde, Ugarte e Nunez spetterà il compito di contendere il titolo ad Argentina e Brasile, mentre la quota Italia sarà rappresentata da Olivera del Napoli e, forse, Nandez del Cagliari.
Dietro all’Uruguay vogliono giocarsi le proprie carte gli USA, che non voglioni sfigurare davanti al proprio pubblico. Rispetto ad anni fa, sono tanti i calciatori statunitensi approdati in Europa, cosa che aumenta esponenzialmente il livello della squadra: non solo gli “italiani” Pulisic, Musah e McKennie, oltre all’esterno del Palermo Lund che spera nella convocazione, ma anche Paredes, Giovanni Reyna, Balogun, Tillman e tanti altri. Può esse la rivelazione di questa Copa America 2024.
Decisamente più indietro di USA e Uruguay ci sono Bolivia e Panama, alle quali servirà un’impresa per battere corazzate ben più attrezzate di loro. Come tutti i tornei prestigiosi come questo però, la Copa America può riservare sorprese, con la storia piena di tonfi delle big ed exploit di squadre inaspettate.
Gruppo D: il Brasile punta la Copa America, Colombia, Paraguay e Costa Ricaalle spalle
Chiudiamo questa panoramica con il Gruppo D, quello dove la scena se la prende il Brasile. Convocazioni che sono già state rese ufficiali da Dorival, ed il talento si spreca: da una batteria di portieri che dice Ederson, Alisson, Bento, passando poi per Danilo, Bremer, Marquinhos, Gabriel e Militao, fino a Rodrygo, Vinicius, Martinellie Rapinha davanti. Unico neo l’infortunio del baby fenomeno Endrick, che mette a rischio la sua presenza in Copa America.
Tanta voglia di rivalsa per il Brasile, che nell’ultima edizione ha visto l’Argentina alzare il trofeo proprio in casa propria, uno smacco difficile da sopportare. Nello stesso Gruppo D però occhio alla Colombia, una Nazionale che sogna di migliorare il terzo posto conquistato nell’ultima edizione della Copa America. Papabili di convocazione, per quanto riguarda i rappresentati della Serie A, Lucumì del Bologna, Mina del Cagliari ed il veronese Cabal.
Leggermente sfavorite ma comunque degne di attenzione Paraguay e Costa Rica, che non vivono da un po’ i fasti di alcuni anni fa, ma sono da prendere con le pinze. Una Copa America dunque che promette fuoco e fiamme, dove Brasile e Argentina, che da tabellone non potranno incontrarsi prima della finale, dovranno guardarsi le spalle da squadre meno attrezzate ma con la stessa garra.