Molte volte si è parlato delle cosiddette favole del calcio, come la cavalcata storica del Leicester City di Ranieri che ha portato alla vittoria della Premier League. Sono proprio queste storie e questi sogni ad alimentare la passione per questo sport nelle persone che lo seguono. Non tutte le grandi avventure però, terminano nel migliore dei modi. Quella della Coppa Italia, in attesa degli ottavi di finale, è una competizione che molte volte è stata sottovalutata dalle big di Serie A, diventando invece il trampolino di lancio per le piccole compagini. Tra i grandi racconti c’è quello del cammino dell’Alessandria arrivata in semifinale, contro il Milan.
Il cammino dell’Alessandria
Una di quelle storie che hanno dell’incredibile, ma anche del romantico perché fanno parte di quei percorsi che gli appassionati del calcio amano poter raccontare e vivere. Una favola che non ha avuto il più bello dei finali, ma che comunque a suo modo è stata raccontata e ha fatto sognare tutti. Per riviverla bisogna tornare alla stagione 2015-2016 quando, sulla panchina del Milan siede Sinisa Mihajlovic. La squadra rossonera in quell’annata trova grandi difficoltà in campionato concludendo al 7° posto in classifica. Nessuno si sarebbe mai aspettato che potesse succedere una cosa del genere perché ad affrontare i Diavoli, in semifinale, arriva l’Alessandria. La compagine allora allenata da Angelo Gregucci si rivela la grande sognatrice della Coppa Italia, che scrive una pagina importante della storia del calcio e di questa competizione.
Prima di questa sfida però, bisogna fare un passo indietro e vedere da dove tutto è iniziato. 2 agosto 2015, questa è la data esatta del primo match di Coppa Italia giocato e vinto dall’Alessandria per 2 a 0 contro l’Altovicentino. Proprio da questo trionfo inizia l’avanzata dei The Bears che, nelle gare successive, eliminano sia la Pro Vercelli per 2 a 1 e poi la Juve Stabia per 1 a 0. Nel mese di dicembre arriva la partita più difficile per la squadra di Gregucci che trova di fronte a sé il Palermo allenato da Davide Ballardini. Dopo aver subito due gol e l’espulsione di Franco Vazquez nell’arco dei primi venticinque minuti i rosanero diminuiscono le distante grazie a Trajkovski. All’82’ Nicco segna il 3 a 1, ma quando la partita sembra ormai chiusa arriva un altro rosso, ma stavolta per Roberto Sabato, facente parte degli ospiti. A rendere il tutto più teso è la rete di Gilardino tre minuti dopo, ma a poco serve e così l’Alessandria vola agli ottavi di finale.
Dagli ottavi con il Genoa fino alla sfida con il Milan
Una squadra di Serie C che arriva nelle fasi finali di una coppa di questo tipo difficilmente si è vista, ma l’Alessandria in quell’annata realizzò questo miracolo. La squadra di Gregucci infatti, si ritrova a disputare gli ottavi di finale di Coppa Italia contro un’avversaria di Serie A. La compagine in questione è il Genoa, allora allenata da Gian Piero Gasperini, ora in forza all’Atalanta. Un match che sembra vedere nei Grifoni i favoriti per la vittoria, ma invece così non è. I The Bears infatti, passano in vantaggio grazie al gol di Marras, traghettando l’1 a 0 fino al 92′ minuto, quando come un fulmine a ciel sereno mette la firma Pavoletti riportando tutto in parità. La fortuna aiuta gli audaci, questo detto si sposa alla perfezione con la mentalità degli ospiti che, nonostante la rete subita, non si sono arresi e questo li ha portati alla vittoria finale grazie a Bocalon.
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Dopo aver battuto il Genoa, a presentarsi davanti alla squadra allenata da Gregucci è lo Spezia di Domenico Di Carlo. Gli aquilotti, nonostante ai tempi fosse una compagine di Serie B, riesce ad arrivare fin lì dopo aver battuto la Roma eliminandola. Le due grandi sorprese della Coppa Italia, che si affrontano a viso aperto. Ad avere la meglio però, ancora una volta, è l’Alessandria, ad oggi sulla strada della cessione, che si impone per 2 a 1 ribaltandola nel finale con la doppietta di Bocalon, strappando di diritto un pass per la semifinale.
Un percorso che ha dell’incredibile e che vede una squadra di Serie C vicina al realizzare un sogno chiuso nel cassetto. Questa è la storia dell’Alessandria che, dopo aver battuto il Genoa, si ritrova a dover affrontare il Milan, ad oggi molto attivo sul mercato, in semifinale. Una favola che però, si interrompe contro la compagine rossonera che tra andata e ritorno batte la rosa di Gregucci con un risultato complessivo di 6 a 0. Nonostante le tante reti subite, possono dire di essere usciti contro una big di Serie A a testa alta da una competizione nella quale sono stati ad un passo dal giocarne la finale.
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