L’unico vero grande obiettivo, oltre a quello di non aggravare ancora di più la situazione degli ospedali, è scongiurare un’altra grande e generale chiusura dell’intero paese. L’Italia, questo sembra evidente, non può permettersi un’altra chiusura totale e proprio per questo il Governo, attraverso il nuovo DPCM starebbe studiando soluzioni alternative.
Innanzitutto si procede spediti verso la chiusura totale delle Regioni. Eccetto che per “comprovate esigenze lavorative o di salute”, nessuno potrà lasciare la propria regione di residenza. Insieme a questo provvedimento, poi, l’esecutivo starebbe pensando ad altre misure nazionali, come la chiusura dei musei, delle mostre e il dimezzamento della capienza dei mezzi pubblici. Queste saranno misure che coinvolgeranno tutto lo stivale, poi saranno le regioni a decidere se inasprire o meno le restrizioni.
Si va verso la “strategia dei semafori”, se possiamo definirla così. Secondo quel che riporta il Corriere dello Sport, il Governo vorrebbe concedere autonomia decisionale alle regioni che, in base all’indice Rt potranno aumentare o allentare le restrizioni. L’indice di trasmissibilità è il dato che preoccupa maggiormente e quello che deve essere attenzionato maggiormente. A seconda di come procede la curva in ogni regione d’Italia, i governatori locali potranno decidere come intervenire. Al momento i territori che preoccupano maggiormente sono la Lombardia e il Piemonte che hanno abbondantemente superato Rt 2; mentre tutte le altre, eccetto la Campania, si trovano sopra Rt 1,5.