E’ arrivata nella tarda serata di ieri la doccia fredda del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che, dopo mesi di silenzio, è tornato a parlare a Rai Uno. La ripartenza è lontana, lo ha ammesso lo stesso Ministro, che ha spento le speranze di tutti coloro che lavorano nello sport e li ha anche ammoniti a “prepararsi a grossi sacrifici”.
Il momento è delicato, lo sappiamo tutti, ma il mondo dello sport, forse, lo sa meglio di altri. Palestre e centri sportivi sono, senz’altro, uno dei settori più penalizzati dai provvedimenti del Governo che, secondo il Ministro, starebbe pensando a nuovi aiuti e a nuovi bonus da erogare per portare il settore sportivo fuori dal tunnel. Il timore, però, è che questo lavoro potrebbe non bastare e che un intero settore possa definitivamente morire causando, non solo problemi economici, ma anche di salute per tutti coloro che facevano sport.

Coronavirus, Spadafora: “Ripartenza è lontana”
“Prorogheremo i bonus erogati in primavera- ha detto Spadafora– e già da domani inizieremo ad effettuare i bonifici da 800€ per i lavoratori dello sport”. La Società di Sport e Salute si muoverà tempestivamente, secondo il Ministro, e cercherà di prorogare questi provvedimenti anche il mese di dicembre. Tutto questo, però, potrebbe non bastare perchè se è vero che i lavoratori devono essere aiutati; è altrettanto vero che le aziende e le palestre devono essere tirate fuori dal pantano. La soluzione? I finanziamenti a fondo perduto. “Dobbiamo aiutare e rimborsare chi in questi mesi ha cercato di mettersi in regola e di lavorare secondo le norme- dice Spadafora- e iniziare a pensare alla ripartenza che, però, è ancora lontana”.
Infine c’è il professionismo: “Tutto lo sport è difficoltà, Serie A compresa. Ecco perchè torna d’attualità una nuova riforma che rimetta in mano allo stato, e non al CONI, lo sport di base”. “E’ tempo di sacrifici”, dice Spadafora, ma la risposta più istintiva è un’altra domanda: “Ancora per quanto?”