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Dopo tre anni di politica “zero-covid” il governo di Pechino ha deciso un mese fa di sospendere improvvisamente le misure preventive e la Cina è ricaduta nel baratro del coronavirus. Il governo ha deciso di revocare le misure di quarantena per chi entra nel Paese e ha riaperto il confine con Hong Kong. Le autorità non forniscono inoltre più quotidianamente i dati.
Secondo quanto riportato dall’Ansa le morti potrebbero raggiungere le 36.000 durante le vacanze del Capodanno lunare che partiranno nel fine settimana. La Cina continua a fornire dati in maniera parziale e gli ultimi ricevuti parlano di 59.938 decessi tra l’8 dicembre 2022 e il 12 gennaio 2023 collegati al virus e il presidente Xi Jinping si è detto preoccupato per l’ondata di Covid-19 che sta investendo il paese, anche nelle sue aree rurali.
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L’ennesimo episodio di mancanza di trasparenza da parte di Pechino è stato fortemente condannato dalla comunità internazionale e molti paesi hanno applicato restrizioni ai viaggiatori provenienti dalla Cina, esortando il governo cinese a fornire dati con più costanza. Un altro elemento da tenere in considerazione è la mancanza di informazioni sui decessi nelle aree rurali o fuori dalle strutture ospedaliere, che non vengono monitorate con costanza.

Covid 19, Europa ed Italia in netto miglioramento: prese misure cautelari con la Cina
Se in Cina la situazione è drammatica, in Europa e in Italia la situazione è in costante miglioramento, a livello continentale i nuovi contagiati sono circa 25 mila al giorno mediamente e i morti spesso non superano le 100 unità. Nonostante gli esperti dicano che le premesse per una situazione come quella cinese non ci siano, molti paesi, tra cui Germania e Belgio, hanno sconsigliato i viaggi in Oriente e molti paesi hanno introdotto il tampone obbligatorio per tutti coloro che vengono dal paese asiatico.
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In Italia i ricoveri Covid sono diminuiti del 19% nell’ultima settimana ed è la quinta consecutiva in riduzione, con le terapie intensive che sono diminuite addirittura del 44,4%, come riportato da Sky Tg 24. Scende al 39% inoltre la percentuale dei pazienti ricoverati per Covid con insufficienza respiratoria o polmonite, il cui 76% è costituito da vaccinati con un età media di 74 anni, spesso affetti da altre patologie.

Gli arrivi turistici internazionali potrebbero raggiungere nel mondo l’80%-95% dei livelli pre-Covid quest’anno, secondo la stima dell’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO) e ciò potrebbe dare una grande mano all’Italia, che basa molto della propria economia proprio dal settore turistico. Il pericolo non è ancora scongiurato, ma la situazione è in netto miglioramento.