Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un’intervista a La Repubblica ha evidenziato come la sanità lombarda necessiti di una revisione. Un momento molto complicato per la città di Milano, fulcro della seconda ondata da Covid-19, la quale sta vivendo però un lieve abbassamento della curva epidemica. Il sindaco riguardo il sistema sanitario regionale ha affermato: “Avrei voluto che questa pandemia non fosse mai esistita, ma purtroppo l’ho dovuta vivere, come migliori di italiani, e ho cercato di fare del mio meglio per arginare il diffondersi del virus. Da cittadino lombardo ritengo sia doveroso ripensare alla gestione della sanità lombarda“.
“Sono sotto gli occhi di tutti però le carenze e le difficoltà del sistema sanitario regionale. L’emblema è dato dal caso dei vaccini antinfluenzali. Non vedo alcuna strategia provenire dalla giunta lombarda”. Il sindaco poi delinea cinque punti di lavoro emersi con il lavoro con il PD lombardo: “Il primo passo è l’istituzione di un’Agenzia per il governo della sanità che avrà il compito di coordinare tutto il sistema. Già altre regioni hanno implementato questo tipo di istituzione che permette di delineare precise competenze e responsabilità all’interno del sistema sanitario. Bisogna affiancare ad essa un soggetto che si occupi dell’innovazione in campo della medicina. Inoltre serve investire maggiormente sui medici di base, i quali non sono mai stati coinvolti nei processi di cambiamenti e si sentono avulsi dal sistema. Un’altro punto fondamentale riguarda poi l’introduzione di un rimborso al privato che non si basi unicamente sulla singola prestazione”. Un’intervista densa nella quale emerge la volontà di agire per combattere ancor più efficacemente la pandemia.