All’Allianz Stadium va di scena il penultimo match di questo quartultimo turno di Serie A: la Juventus ospita la Cremonese, in una partita che mette in palio punti Champions per i padroni di casa e punti salvezza per gli ospiti. I grigiorossi non devono far scappare le rivali nella lotta per non retrocedere, per conquistare l’agognato diciassettesimo posto, l’ultimo utile per evitare la discesa in cadetteria.
Ma l’impresa pare proibitiva, innanzitutto perché di fronte c’è la banda Allegri, in piena corsa Champions e vogliosa di conquistare una vittoria che le consentirebbe di consolidare la propria posizione fra le prime quattro della graduatoria, facendo un ulteriore passo verso la qualificazione alla competizione europea più prestigiosa, in attesa dei verdetti dei tribunali.
A rendere complicata la gara della Cremonese è però anche la storia: 7 precedenti a Torino contro la Juventus e altrettante sconfitte. Non si tratta certamente di un buon viatico per la sfida di questa sera, ma Ciofani e compagni vorranno sovvertire il pronostico.
Juventus-Cremonese, dal primo incrocio al gol di Schillaci
Il primo incrocio fra le due compagini sotto la Mole si perde nella notte dei tempi: era la stagione 1929/1930 e finì con un perentorio 4-1 per i padroni di casa. Il successivo match si gioca più di 50 anni dopo: è il 3 marzo 1985 e finisce ancora peggio per i lombardi che escono sconfitti per 5-1. Quella è la Juventus stellare di Platini e Boniek, che il 29 maggio di quell’anno conquisterà la sua prima Coppa Campioni, nella nefasta serata dell’Heysel.
Il primo si esalta con una doppietta, l’altro sconfessa il soprannome di Bello di notte (in quegli anni lo etichetta così l’Avvocato per via delle sue superbe prestazioni di sera in campo europeo, spesso non replicate nei match diurni del campionato) aprendo le marcature. Una doppietta di Briaschi e il gol di Finardi per la Cremonese, su rigore, completano il tabellino.
E si arriva al 1990: mancano due mesi ai Mondiali di casa e fra le fila dei bianconeri milita un ragazzo siciliano che diventerà l’icona indimenticata delle Notti Magiche di quella kermesse. Lui è Salvatore Totò Schillaci e in quel pomeriggio di aprile appone una delle quattro firme con cui la Juventus supera la Cremonese per 4-0: le altre sono di Napoli, Alessio e Casiraghi.
Juventus-Cremonese, la rovesciata di Vialli e gli ultimi match
Dopo il successo per 2-0 dell’ottobre 1991 e quello per 1-0 proprio nella prima giornata del campionato 1993-1994, Juventus-Cremonese arriva al 19 marzo 1995, un giorno in cui si ammira la bellezza che talvolta viene regalata su un prato verde. Roberto Baggio da destra scodella al centro, la palla viene deviata da un difensore grigiorosso ed arriva a mezza altezza nella zona di Gianluca Vialli, che si coordina e in sforbiciata scaraventa in rete la palla dell’1-0.
Finisce così, con i lombardi incapaci di riequilibrare il match. Il centravanti non è nuovo a simili prodezze eppure ogni volta si prova un’emozione diversa di fronte a un gesto tanto difficile quanto spettacolare che ci lascia a bocca aperta, sia a 10 che a 50 che a 90 anni: perché quando il gol è arte non ha tempo.

Si arriva all’ultimo atto in ordine cronologico fra le due compagini: Juventus-Cremonese del 27 agosto 1995. E finisce, esattamente come la prima volta, 4-1: i corsi e ricorsi storici di vichiana memoria trovano concreta espressione in quel caldo pomeriggio di fine estate. I bianconeri freschi di scudetto arriveranno al trionfo in Champions League proprio al termine di quell’annata: in quella finale segnerà Ravanelli e nella lotteria dei rigori quello decisivo, della gloria, toccherà a Jugovic.
Curiosamente, il tabellino del match coi Violini porta proprio le loro firme, con Penna Bianca che realizza addirittura una doppietta; un’autorete di Tentoni e una rete di Maspero per gli ospiti completano il valzer del gol che vede trionfare ancora una volta la Juventus sulla Cremonese per la settima volta in altrettanti incroci in terra piemontese.