Si accende l’atmosfera intorno alla partita tra Croazia-Italia che sarà decisiva per il futuro degli azzurri ad Euro 2024. Il match avrà inizio alle ore 21:00 del 24 giugno e regalerà grande spettacolo a tutti gli appassionati, che rimarranno incollati allo schermo per poter restare aggiornati sulle sorti del Gruppo B.
Il CT Spalletti si ritroverà a dover cambiare carte in tavola per dare all’Italia maggior sostegno alla manovra, e dovendo fare a meno anche di Federico Di Marco. Ai microfoni di Sky l’ex Napoli ha commentato così: “C’è grande pressione per questo tipo di partite che coinvolgono i sentimenti di tutti. Faremo il massimo per essere in pace. A volte siamo costretti a subire il gioco, ma vogliamo fare la partita e sarebbe un errore pensare che ci basta un pareggio”.
Poi continua: “Qual è la differenza tra Scamacca e Retegui? Sono due giocatori molto forti, Scamacca è più estroso e ti puoi aspettare di tutto, anche l’errore perché è istintivo. Mentre Mateo è più lineare ma sa sfruttare la palla quando gli arriva ed è naturale. Dobbiamo ricordarci di Raspadori che tecnicamente è bravissimo”.
Croazia-Italia, Spalletti: “Sono soddisfatto del gruppo”
Il CT Spalletti poi si porta in conferenza stampa nella quale sottolinea gli errori contro la Spagna e l’importanza del gruppo dell’Italia: “La partita dell’altra sera non mi è piaciuta, abbiamo fatto un passo indietro, ma in questo periodo ho visto cose che mi piacciono. Sono soddisfatto di quanto vedo e ci si può fidare di questo gruppo, partecipe ogni giorno. Sono giovani, ma fanno vedere l’atteggiamento giusto.”
Spalletti poi commenta anche la volontà di cambiare tattica in vista della partita contro la Croazia, per far fronte a tutte le insidie dei Vatreni: “La Croazia ha una grande squadra ed una grande esperienza. Dobbiamo essere attenti e valutare quando cambiare ritmo. Credo che non cambiare tra la prima e la seconda partita sia stato un problema, per questo che per questa volta farò alcuni cambi”.
Il focus del CT della Nazionale Italiana si sposta poi sull’atteggiamento: “Dobbiamo cambiare atteggiamento ed essere più resilienti. Dobbiamo essere solidi e non dargli la possibilità di farci del male. Di Lorenzo è come un figlio per me e faccio fatica a lasciare fuori un giocatore con quelle qualità. Jorginho invece è un leader e se non ha giocato una grande partita contro la Spagna, in parte, è anche colpa mia. Dimarco farà altri esami ma credo sarà a disposizione”.