Qualcuno riesce ad immaginare se 500 napoletani armati di bombe carta, bastoni e fumogeni avessero invaso il centro di Francoforte? Qualcuno riesce ad immaginare una colonna di 500 napoletani che sfili indisturbata lungo le strade della città tedesca? Qualcuno riesce ad immaginare se i 500 napoletani avessero distrutto bar e pub del centro storico? Qualcuno riesce ad immaginare i 500 barbari napoletani accompagnati all’aeroporto per un felice rientro?

Eintracht Francoforte: l’inferno dei tifosi tedeschi
A Napoli i tedeschi con i bergamaschi sottobraccio hanno portato l’inferno in una città che sul campo li aveva già umiliati, perché una sconfitta sul terreno di gioco rappresenta un’umiliazione per chi non sa perdere. Lo sport, per certi barbari, è una filosofia di vita poco adatta a chi ha un DNA di violenza medioevale che mai potrà capire il pensiero del barone di Coubertin.

Una quindicina d’anni fa fece scalpore una copertina del settimanale tedesco Spiegel in cui appariva a tutta grandezza di sublimazione pubblicitaria, un piatto di spaghetti con sopra una pistola dietro una vetrina crivellata di colpi. Una generica accusa all’Italia mafiosa ma più localizzata pensando all’immagine degli spaghetti non particolarmente famosi a Bergamo o Brescia o Torino o Milano. Un’accusa vestita di folklore giornalistico cara anche ad una certa stampa del Nord che cerca nella camorra o nella mafia la spiegazione di un vivere incivile.
Napoli, De Laurentiis: “Lo Stadio è un luogo sacro”
E la grande differenza tra la cultura partenopea e quella nordica è il riconoscere – nella culla della Magna Graecia – sempre le colpe e le cause di atti vergognosi. Se i 500 napoletani avessero devastato Francoforte, sarebbero stati condannati innanzitutto dalla SSC Napoli, da tutta la stampa, da tutta l’Italia, ma anche dai tifosi che hanno sempre ritenuto lo stadio un luogo sacro, come ha ricordato il presidente Aurelio De Laurentiis intervenuto alla riunione che si è tenuta in Prefettura per fare il punto della situazione e calcolare una prima stima dei danni subiti.

“I tifosi dell’Eintracht sono una minaccia per tutta Europa“, titolano i media spagnoli che elencano i tanti incidenti di cui si sono resi protagonisti i tifosi dell’Eintracht che nel pomeriggio, a Fiumicino, in rientro verso la Germania sono stati scortati dalle Forze dell’Ordine perché non entrassero in contatto con gli ultrà della Lazio diretti in Olanda e i romanisti in Spagna. Una minaccia per tutta l’Europa, eppure nel dicembre scorso, in un comunicato del club si raccomandava: “L’Eintracht Francoforte sconsiglia ai tifosi di prenotare un hotel in città o di restare a Napoli nei giorni della partita, specialmente in abiti da tifosi”.

Il club tedesco sconsigliava quindi un viaggio-turistico perché altamente pericoloso, mentre preparava l’accoglienza trappola ai tifosi napoletani accorsi a Francoforte per la partita del 21 febbraio. Un intreccio malsano tra gemellaggi su cui l’UEFA dovrebbe intervenire: ma quanto conviene?