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Non è un paese per giovani
Sembrerebbe una costante per il nostro Paese perdere i migliori giovani talenti connazionali, nelle varie regioni del mondo capaci (a differenza nostra) di offrire migliori condizioni per studiare, lavorare o più in generale vivere. Una situazione che nell’ultimo periodo è andata via via ad interessare tutti i campi del lavoro, compreso quello del pallone.
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Sembrano ormai lontani nel tempo gli anni in cui i calciatori di una determinata nazionale provenivano tutti dal campionato di quel paese. Basti pensare che nel gruppo azzurro guidato da Roberto Mancini, Donnarumma, Verratti, Jorginho, Emerson e Florenzi (lui almeno fino al termine della scorsa stagione) giocano all’estero. Come anticipato l’ultimo di questa lunga lista di italiani pronti a valicare le Alpi potrebbe essere Manuel Locatelli. Il centrocampista del Sassuolo è attualmente impegnato nella finalissima di Wembley contro l’Inghilterra e secondo le ultime indiscrezioni proprio la Capitale britannica sarebbe la destinazione finale del suo prossimo biglietto aereo.
Loc(A)rsenal?
Secondo quanto riportato da calciomercato.com sulla scrivania della dirigenza neroverde sarebbe stata recapitata un’offerta di 40 milioni di euro per il centrocampista. Il mittente? Niente meno che l’Arsenal di Mikel Arteta. Una proposta ritenuta però insufficiente dal club emiliano, che spera di ottenere una maggiore somma di soldi cash per calciatore anche in virtù dell’ottimo cammino europeo, condito da ben 2 gol, che Locatelli sta intraprendendo. Dall’altro lato del ring attenzione infine a non sottovalutare la Juventus, per la quale il centrocampista azzurro rappresenta uno se non il principale obiettivo della sessione estiva di calciomercato.
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Possibile dunque un vigoroso braccio di ferro tra il team bianconero e il club inglese in quello che possiede tutti i presupposti per diventare un vero e proprio tormentone estivo. Ad arbitrare l’incontro sarà lo stesso Locatelli la cui scelta, in un tale equilibrio, potrebbe essere fondamentale. Il verdetto è però (momentaneamente) rimandato a dopo gli Europei, prima infatti italiani (in Italia) ed italiani (all’estero) hanno una coppa da conquistare.
