- Continua a leggere sotto -

“Sembrava una cosa di pochi mesi, per risolvere un problema tra amici e invece…“. Fabrizio Corsi è ormai giunto al trentesimo anno alla presidenza dell’Empoli Calcio. Lui, empolese doc, una vita divisa tra il suo lavoro, l’imprenditore, e la società azzurra. I toscani oggi sono una tra le realtà più solide per quanto riguarda il settore giovanile, riconosciuto ad apprezzato in tutta Italia, e la gestione societaria. Tra le intuizioni del presidente, quella di aver dato risalto ad un giovane Luciano Spalletti che, proprio a Empoli, ha avuto il trampolino di lancio della sua carriera. E lo stesso si potrebbe dire per Sarri e tanti, tantissimi calciatori che dalla società empolese sono stati lanciati per approdare poi nelle maggiori società italiane. Settore giovanile, bilanci sani e tanta passione: queste le caratteristiche della squadra di Fabrizio Corsi che ha regalato ad una città di nemmeno 50mila abitanti, una storia gloriosa e piena di successi importanti
I primi anni di Corsi: dalla Serie C all’approdo in A

Classe 1960, appartenente a una famiglia nota nel settore dell’industria della pelle e dell’alta moda, Corsi entra giovanissimo nella dirigenza della società toscana, nei primi anni ’80. All’inizio della stagione 1991-92, viene nominato presidente della squadra toscana. Sulla panchina degli azzurri siede Francesco Guidolin. L’Empoli annaspa per un paio d’anni in Serie C quando il presidente Corsi ha un’intuizione che si rivelerà vincente: l’esordio di Luciano Spalletti in panchina. Si apre un triennio d’oro per la società di Corsi che, sotto la guida del tecnico fiorentino, compie il doppio salto di categoria e nella stagione 1996/1997 torna in Serie A dopo più di dieci anni dall’ultima volta. Dopo qualche anno di saliscéndi di categoria, Corsi decide di dare una nuova svolta e questa volta coincide con il nome di Silvio Baldini. Inizia un’altro periodo magico per l’Empoli.
Il periodo d’oro e la Coppa Uefa

Dopo un paio di campionati di transizione, nella stagione 2001/2002 la squadra azzurra torna per la terza volta nella sua storia in Serie A. A guidare la squadra sono un manipolo di calciatori giovani ed affamati: Di Natale, Maccarone, Rocchi e Tavano sono solo alcuni dei nomi della rosa empolese. Nello stesso anno l’attaccante Massimo Maccarone diventa il primo giocatore nella storia dell’Empoli ad esordire nella nazionale maggiore. Poi una mossa azzardata, quella di Corsi di promuovere ad allenatore l’ex capitano, Daniele Baldini, fa sprofondare nuovamente l’Empoli ai margini della classifica ed il ritorno in B è inevitabile. Un paio di anni nella categoria cadetta e nel 2005 l’Empoli fa il suo ritorno nel massimo campionato italiano, questa volta grazie alla retrocessione per illecito sportivo del Genoa.
In seguito alla sentenza di primo grado legata allo scandalo del calcio italiano del 2006, L’Empoli avrebbe dovuto accedere alla Coppa UEFA come terza squadra del campionato italiano, ma non ne prenderà parte poiché non aveva richiesto la licenza per parteciparvi. La qualificazione in Coppa Uefa arriva l’anno seguente, questa volta sul campo, quando l’Empoli chiude al settimo posto con il record di punti assoluto per la società toscana (54) ed il personale record in Coppa Italia (quarti di finale). L’avventura in Europa dura poco, giusto due partite, e la squadra viene eliminata dagli svizzeri dello Zurigo.
- Continua a leggere sotto -
Gli anni 2010 e l’epoca Sarri

Gli ultimi anni dell’Empoli, dal 2010 ad oggi, rappresentano una sorta di altalena, di continui alti e bassi, stagioni entusiasmanti ed in seguito deludenti. Fabrizio Corsi deve compiere scelte dolorose e spesso non fortunate. L’intuizione, questa volta vincente, arriva con la scelta inaspettata di ingaggiare Maurizio Sarri. Dopo un inizio non dei migliori, Sarri ottiene un lunga serie di risultati positivi, proponendo spesso un calcio spumeggiante e divertente. Il tecnico toscano riesce a rivitalizzare vecchi campioni come Tavano e Maccarone e ad farne emergere altri come Daniele Rugani, Riccardo Saponara e Elseid Hysaj.
Alla fine della stagione Sarri passa al Napoli e la squadra azzurra inizia una lenta discesa che lo riporterà in B al termine della stagione 2016/2017 perdendo una clamorosa partita contro un Palermo già retrocesso. Attualmente, la squadra azzurra è in mano ad Aurelio Andreazzoli, altra intuizione di Corsi, ed occupa la quattordicesima posizione in classifica. A tre giornate dal termine, gli uomini di Andreazzoli hanno già la salvezza matematica e non sono mancate soddisfazioni contro le big come la vittoria per 3 a 2 contro il Napoli di Luciano Spalletti o la vittoria del derby toscano contro la Fiorentina. Tra i calciatori, da annotare sicuramente Andrea Pinamonti, capocannoniere della squadra con 12 reti in campionato.
Fabrizio Corsi continua ad alternare scelte vincenti a scelte sbagliate: stagioni in Serie A e retrocessioni cocenti. Il presidente dell’Empoli è questo, che piaccia o non piaccia ai suo tifosi. Quello che ha regalato ai toscani negli ultimi trent’anni è una serie di partecipazioni tra gli dei del calcio italiano ma ha anche dovuto raccogliere i cocci e ripartire. Ha avuto intuizioni rivoluzionarie, ha avuto delusioni in altre. Quello che è sicuro è che, ogni anno, il presidente Corsi ci mette cuore e passione per regalare un sogno alla sua città.
Il settore giovanile azzurro: un modello per tutta l’Italia

Il settore giovanile dell’Empoli è sicuramente il fiore all’occhiello della società guidata da Fabrizio Corsi. Solamente negli ultimi anni, ha regalato alla Serie A calciatori come Elseid Hysaj, Daniele Rugani, Samuele Ricci, mentre, per il passato, impossibile non ricordare Antonio Di Natale, Vincenzo Montella, Alessandro Birindelli e molti altri. La vera ricchezza della società di Fabrizio Corsi è sempre stato il settore giovanile a 360° gradi: dai pulcini, agli Esordienti, sino agli Allievi, Under 16, Under 17, Under 18. Solamente negli ultimi anni sono state moltissime le finali disputate dall’Empoli che rimane sempre lassù, nell’elite del calcio giovanile italiano, come protagonista sul campo ma soprattutto come modello di società e valori. La serietà, l’efficienza e la capacità organizzativa del settore giovanile azzurro ha infatti fatto sì che l’Empoli è stato inserito tra i migliori 40 settori giovanili nel mondo nel 2014. Il palmarès dei toscani comprende, attualmente, un Torneo di Viareggio nel 2000, una Scirea Cup e due Campionati Primavera, rispettivamente nel 1999 e nel 2021.
- Continua a leggere sotto -