Sarà un Europeo strano, indecifrabile, impossibile da prevedere e mobile, non solo per i risultati ma proprio perché non avrà una sede, o meglio, la sede sarà il nostro continente. Dopo il brutto ma doveroso boccone amaro digerito lo scorso anno con il rinvio della competizione, questo potrebbe e dovrebbe essere l’anno in cui, finalmente, si tornerà in campo per giocare una coppa importante e che avrà un significato particolare.
La mobilità delle persone e degli europei, che è uno dei principali, se non il principale, degli obiettivi che hanno spinto e promesso la creazione dell’UE, verrà certificato da questa competizione che non sarà chiusa nei confini di un unico stato ma si muoverà. Il calcio tornerà, finalmente, ad investire molti degli stati europei e a fare prima di noi quei viaggi continentali che ci sono stati sconsigliati per ovvi motivi.
Sarà l’Europeo delle prime volte, e quella della sede itinerante non sarà l’unica, perché ci sarà una nazionale che riceverà il suo battesimo internazionale: la Macedonia, la più “italiana” di tutte perché a guidarla sarà un uomo come Goran Pandev. Insieme a lei, anche Slovacchia, Scozia e Ungheria sono riuscite ad ottenere all’ultima giornata il pass per le fasi finali.
Sarà un Europeo tutto da vedere e da godersi, non solo per il fascino della competizione, ma anche perché sarà ricco di significati importanti che forse in molti hanno dimenticato dopo un periodo così buio.
Euro 2020, la composizione dei gruppi
Gruppo A
Turchia, Italia, Galles, Svizzera
Gruppo B
Danimarca, Finlandia, Belgio, Russia
Gruppo C
Olanda, Ucraina, Austria, Macedonia
Gruppo D
Inghilterra, Croazia, Scozia, Repubblica Ceca
Gruppo E
Spagna, Svezia, Polonia, Slovacchia
Gruppo F
Germania, Francia, Portogallo, Ungheria