Gli ottavi di finale di Europa League e Conference League hanno sentenziato il destino dei club europei coinvolti, compresi quelli italiani. La Juventus e la Roma consolidano la propria superiorità su Friburgo e Real Sociedad, mentre la Fiorentina inscena uno spettacolo calcistico in casa del Sivasspor, vincendo per 4-1 in Turchia. Crolla la Lazio di Sarri in casa dell’AZ Alkmaar, dicendo definitivamente addio all’Europa League.
Europa League, Friburgo-Juventus 0-2: Vlahovic e Chiesa decisivi
Allegri può sorridere: le reti di Dusan Vlahovic e Federico Chiesa affondano il Friburgo di Christian Streich, trionfando per 2-0 nel ritorno degli ottavi di Europa League. I bianconeri, di conseguenza, passano al turno successivo, collezionando la terza vittoria consecutiva dopo lo 0-3 col Nantes e i due successi con i Breisgau-Brasilianer.
Europa League, Real Sociedad-Roma 0-0: Mourinho approda ai quarti
Dopo il 2-0 dell’andata all’Olimpico, la Roma di Mourinho doveva gestire il vantaggio alla Reale Arena di San Sebastian. I 90’, comunque, non hanno regalato molte emozioni a livello di marcature, esclusa una rete annullata a Chris Smalling. La Lupa, quindi, supera anche l’ostacolo iberico e prosegue il suo percorso in Europa.
Conference League, Sivasspor-Fiorentina 1-4: show viola in Turchia
La Fiorentina di Italiano dilaga al Yeni Sivas 4 Eylul Stadium di Sivas, in Turchia. I Viola si sono imposti per 4-1 contro il Sivasspor, grazie alle reti di Arthur Cabral, Nikola Milenkovic, l’autorete di Dimitiris Goutas e il sigillo di Gaetano Castrovilli. Dopo la straordinaria prestazione contro lo Sporting Braga, quindi, i gigliati affermano la propria qualità in Conference League.
Conference League, AZ Alkmaar-Lazio 2-1: Sarri saluta l’Europa
L’unica nota negativa nella serata delle italiane riguarda la Lazio di Maurizio Sarri. I biancocelesti dovevano rimontare il 2-1 interno subito dall’AZ Alkmaar, ma i piani delle Aquile all’AFAS Stadion sono stati rovinati dalle reti di Karlsson e Pavlidis, sufficienti a rimontare il gol iniziale di Felipe Anderson.
