È stato un turno di Europa League in cui vi sono state delle sorprese e delle conferme rispetto ai pronostici iniziali. Uno degli exploit è stato quello dello Sporting Lisbona, che, clamorosamente, ha eliminato l’attuale capolista della Premier League, ovvero l’Arsenal. I portoghesi hanno disputato un doppio confronto alla pari dei Gunners, riuscendo a portare il match ai supplementari e ai calci di rigore. Delusione, invece, per Mikel Arteta, il quale dovrà puntare tutto sul campionato.
Una delle conferme rispetto ai pronostici inziali è stata quella della formazione di Massimiliano Allegri. La Juventus, infatti, ha superato agilmente gli ottavi di finale, anche senza la miglior condizione di alcune calciatori importanti. Tra tutti, Angel Di Maria, il match winner dell’andata, non è sceso in campo a Friburgo. Nonostante ciò, la Vecchia Signora, dopo l’1-0 dell’andata, è passata in vantaggio nel primo tempo con Dusan Vlahovic, il quale ha realizzato un calcio di rigore, per poi chiudere definitvamente il match nei minuti di recupero con Federico Chiesa.

Europa League, il percorso della Juventus: dall’eliminazione in Champions al Friburgo
Non è una delle stagioni migliori della formazione di Massimiliano Allegri, che inizialmente era in Champions League. Era dalla stagione 2013-2014 che la Juventus non usciva ai gironi della massima competizione europea, quando in panchina c’era Antonio Conte. Il tecnico livornese, inoltre, non era mai sceso in Europa League una volta che la sua squadra si era qualificata nella massima competizione europea. Una novità, dunque, anche per lui, ma il mister toscano non ha cercato alibi e sta cercando di trascinare la propria squadra verso la finale di Budapest.
Non è iniziata al meglio la stagione europea della Vecchia Signora, che, all’esordio, esce sconfitta dal Parco dei Principi contro il PSG per 2-1. I difensori bianconeri non sono riusciti a fermare Kylian Mbappe, il quale ha risolto il match con una doppietta. Nella seconda giornata la Juventus ospita il Benfica: la partita sembra andare nei binari giusti per i bianconeri, che si portano in vantaggio grazie al colpo di testa di Arkadiusz Milik. I lusitani, però, prima della fine del primo tempo pareggiano con Joao Mario su calcio di rigore e chiudono la pratica nella ripresa con David Neres.

Continua il momento no dei bianconeri in Champions League: nonostante un piccolo tentativo di tornare in corsa grazie alla vittoria casalinga contro il Maccabi Haifa, la Juventus incappa in un’incredibile sconfitta nella partita di ritorno contro gli israeliani. Un k.o. che spegne le speranze di qualificazione della squadra di Massimiliano Allegri agli ottavi di finale. Per i bianconeri gli ultimi due match risultano inutili, in quanto, nonostante le due batoste, accedono ai play off di Europa League.
Dopo i 15 punti di penalizzazione in campionato, i bianconeri cercano il riscatto in Europa League. L’avventura per la Juventus non parte benissimo: all’Allianz Stadium, i bianconeri pareggiano contro il Nantes con il punteggio di 1-1, ma al ritorno un super Di Maria stende i francesi con tre goal. Nel doppio confronto contro il Friburgo, invece, la qualificazione per Madama non è mai stata in discussione grazie anche alla buona prova difensiva in entrambe le partite.

Europa League, il percorso dello Sporting Lisbona: dall’eliminazione in Champions League all’Arsenal
Anche la squadra allenata da Ruben Amorim ha avuto un percorso simile a quello della Juventus. Lo Sporting Lisbona, infatti, inzialmente figurava nel gruppo D della Champions League. Oltre a loro, in quel girone, c’erano Tottenham, Eintracht Francoforte e Olympique Marsiglia. Un girone tutto sommato equlibrato, in cui la squadra inglese era quella da battere. I portoghesi hanno iniziato bene il raggruppamento, raccogliendo due vittorie, in altrettante partite, contro i tedeschi e il club londinese.
Dalla terza giornata della massima competizione europea, precisamente contro il Marsiglia, inizia il crollo dei Leoes. In quel di Marsiglia, la squadra allenata da Igor Tudor infligge una pesante sconfitta alla formazione portoghese, che non saprà più riprendersi. Nellle successive gare, infatti, lo Sporting Lisbona ottiene solamente un pareggio e due sconfitte, che, nonostante un girone equilibrato, ne sanciscono l’eliminazione e la retrocessione in Europa League.
In Europa League, la formazione di Ruben Amorim pesca il Midtjylland nei playoff. Un turno piuttosto agevole per lo Sporting Lisbona, che, però, pareggia in casa complicando il passaggio del turno. In Danimarca, invece, i verde e brancos spazzano via la squadra avversaria, infliggendole un severo 4-0. L’ottavo di finale vedrà i portoghesi affrontare probabilmente la squadra più temuta da tutti ovvero l’Arsenal, attuale capolista della Premier League.

La squadra di Amorim, però, non si scompone e cerca di studiare come fermare i Gunners. Ne esce, così, un doppio confronto spettacolare: il match di andata termina con il punteggio di 2-2, con gli inglesi prima in vantaggio e poi costretti a rincorrere lo Sporting Lisbona, che per poco non fa il colpaccio. Nella gara di ritorno, invece, i portoghesi subiscono il goal del vantaggio di Granit Xhaka, per poi rimettere la partita in parità al 62′ minuto grazie ad una gran rete di Pedro Goncalves. Il match termina ai calci di rigore, che vede i Leoes battere l’Arsenal. Nel doppio confronto più spettacolare degli ottavi di finale, è dunque lo Sporting Lisbona ad accedere ai quarti di Europa League.
Europa League, Juventus-Sporting Lisbona: i precedenti
La squadra di Massimiliano Allegri tornerà in Portogallo per la seconda volta in stagione, ma non per disputare la Champions League. Questa volta sarà lo Sporting Lisbona l’avversario della Juventus per ciò che concerne il quarto di finale di Europa League. Un doppio confronto da brividi, in cui uscirà la semifinalista della competizione. Non è la prima volta che le due compagini si affrontano in Europa. Andiamo a vedere i precedenti tra le due formazioni.

Nelle competizioni ufficiali ci sono solamente due precedenti tra le due compagini: il doppio confronto nei gironi di Champions League della stagione 2017-2018, quando sulla panchina della Juventus c’era sempre Massimiliano Allegri. Nella gara di andata Miralem Pjanic e Mario Mandzukic hanno rimediato all’autorete di Alex Sandro. Il ritorno in Portogallo, invece, è stato più complicato per la formazione bianconera: i Leoes si sono portati in vataggio grazie alla rete di Bruno César; i bianconeri hanno risposto solamente al 79′ minuto con Gonzalo Higuain, il quale con un tocco sotto ha beffato Rui Patricio.

Europa League, l’analisi tattica di Juventus-Sporting Lisbona
I quarti di finale di Europa League, che si disputeranno intorno il 13 e il 20 aprile 2023, hanno messo di fronte Sporting Lisbona e Juventus. L’andata si giocherà all’Allianz Stadium, mentre il ritorno in Portogallo. Sarà una sfida da seguire, con un esito non scontato: i portoghesi, infatti, hanno eliminato l’Arsenal di Mikel Arteta ai calci di rigore. Vediamo i principali aspetti tattici delle due squadre.
Ruben Amorim è stato chiamato alla guida dei Leoes nel 2020, dando vita ad una rivoluzione nel club. L’unico acquisto che ha richiesto, e che tutt’ora si trova nei verde e blancos, è stato Paulinho. Al primo anno è riuscito a vincere, in maniera sorprendente, lo scudetto. Il suo credo tattico si basa su un 3-4-3, in cui tutti lavorano per la squadra. Fondamentale è il lavoro degli esterni di centrocampo, Esgaio e Reis, che devono garantire copertura ed esplosività allo stesso tempo.

In mezzo al campo sono molto importanti la fisicità di Hidemase Morita o di Hugarte, squalificato per il match di andata contro la Juventus, e la qualità Pedro Goncalves, assoluta novità in questo ruolo. I due mediani dovranno innescare il trio d’attacco, formato da Edwards, Trincao e Paulinho. I tre calciatori offensivi potrebbero creare molti pericoli alla retroguardia juventina grazie alla loro abilità nell’uno contro uno e alla loro rapidità.
La squadra di Massimiliano Allegri, invece, gioca un calcio più posizionale. Il mister livornese non ha un marchio di fabbrica per ciò che concerne il modulo, ma sa adattarsi in base alle caratteristiche dei suoi calciatori. In questa stagione ha trovato la quadra con il 3-5-2, con il pacchetto arretrato che ha fornito più garanzie. Sarà importante vedere quali saranno le condizioni di Angel Di Maria. In questo sistema di gioco è stato fondamentale l’ingresso di Nicolò Fagioli, il quale è un’opzione in più in fase di uscita dal pressing per la Vecchia Signora.
Importante sarà anche il contributo di Adrien Rabiot, uno dei migliori in questa stagione. Le sue prestazioni stanno convincendo anche i più scettici a puntare su di lui per questo finale: le sue incursioni potrebbero fare la differenza. Sarà, dunque, un match equilibrato, che potrebbe essere deciso dagli episodi. La Juventus, però, dovrà prepararsi alla battaglia, in quanto l’intensità della partita sarà ben diversa da quelle che vediamo spesso in Italia. A metà aprile scopriremo chi accederà in semifinale di Europa League tra Sporting Lisbona e Juventus.