Dopo il pareggio per 0-0 contro la Real Sociedad che ha sancito il passaggio del turno della Roma, ad attenderla ci sarà il Feyenoord. Un sorteggio che si può definire fortunato con gli uomini di Mourinho che sono riusciti ad evitare uno dei loro incubi, ovvero il Manchester United, ma anche lo stesso Siviglia che è lo specialista di questa competizione. Una gara sicuramente dal valore speciale per lo Special One e per i tifosi che troveranno di fronte a loro il riflesso della notte magica della vittoria della Conference League.
Roma, torna il Feyenoord: la notte magica di Mourinho
Tra i precedenti che hanno visto le due squadre scontrarsi nelle coppe europee c’è quello in cui la Roma ha alzato la Conference League. Una notte che tutti sognano e che vede i giallorossi arrivare in finale dopo un cammino lungo e tortuoso, ma ciò rende il sapore della vittoria ancora più dolce. Di fronte a Mourinho c’è il Feyenoord, una compagine difficile da affrontare soprattutto in una gara secca dove il minimo errore potrebbe risultare fatale.

Il Feyenoord infatti, più volte arriva vicino al vantaggio con la Roma che però resiste in ogni modo e maniera, aiutata anche da un pizzico di fortuna. Ma come si dice la fortuna aiuta gli audaci e i giallorossi di forza di volontà e coraggio ne hanno da vendere e questo li porta a trovare la rete del vantaggio in un momento delicato della gara con Zaniolo. Il numero 22 scatta alle spalle della difesa, raccogliendo di petto l’assist di Mancini, riuscendo a superare il portiere avversario con un colpetto che manda la sfera in rete.

Ricordi sicuramente piacevoli per Mourinho che conquista il suo primo trofeo sulla panchina della Roma, in pensiero per Karsdorp, e per il pubblico che ritrova il sorriso dopo anni di digiuno da trionfi nazionali ed europei. Proprio per questo motivo il Feyenoord rievoca bei pensieri per i calciatori giallorossi che, a meno di un anno di distanza, lo ritrovano di nuovo di fronte a loro, ma dovranno stare ben attenti a non sottovalutare un match che potrebbe nascondere molte insidie.
Europa League, Roma sugli attenti: insidia Feyenoord
Una sfida che rievoca bei ricordi, ma che allo stesso tempo deve essere affrontata con attenzione dalla Roma, molto attiva sul mercato. Il Feyenoord infatti, potrebbe rivelarsi una vera e propria insidia per i giallorossi che dovranno ben guardarsi le spalle da una squadra che, dopo la finale di Conference League, conosce il metodo di gioco di Mourinho. Nonostante ciò nella formazione capitolina sono cambiate tante cose, soprattutto negli interpreti schierati dallo Special One.

A non esserci più infatti è chi ha deciso quella finale, ovvero Zaniolo, ma al suo posto la Roma può vantare la classe spropositata di Dybala che ha bisogno di un solo pallone per trasformarlo in oro con il suo mancino. Ad esser cambiato è anche il centrocampo con gli inserimenti di Matic e Wijnaldum che hanno dato maggiori alternative a Mourinho nella gestione delle forze. Con il numero 8 in campo infatti a prevalere sono l’ordine e i tempi di gioco, mentre con l’olandese si può contare su maggiori inserimenti.
Dalla sua parte però anche il Feyenoord, reduce dal trionfo con lo Shakhtar Donetsk, è cambiato molto a partire dal modulo utilizzato che ha visto nel corso del tempo un passaggio dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Inoltre anche gli interpreti non sono gli stessi con Hancko al posto di Senesi, ma soprattutto l’addio di Dessers, in forza alla Cremonese, sostituito da Santiago Gimenez. L’attaccante messicano sta facendo la differenza in Europa League con i suoi 5 gol realizzati fino ad ora non facendo rimpiangere la prima punta nigeriana.

L’unico grande punto fermo e stella del Feyenoord rimane il suo numero 10 ovvero Kokcu. Il metronomo della squadra in grado di dettare i tempi di gioco e di dare il via alla manovra, ma allo stesso di riuscire con la sua grande tecnica a concludere le azioni segnando gol decisivi e pesanti. Nella Roma, seppur non indossando quel numero, è Paulo Dybala che rappresenta il fuoriclasse della rosa a disposizione di Mourinho in grado di fare ciò che vuole palla al piede sia in fase di costruzione che realizzativa.
Europa League, come arrivano Roma e Feyenoord al match
Una sfida non adatta ai deboli di cuore quella che vedrà scontrarsi nei quarti di finale d’Europa League Feyenoord e Roma, reduce dal pareggio con la Real Sociedad. Il match d’andata si svolgerà in casa degli olandesi il 13 aprile, mentre il ritorno all’Olimpico sarà esattamente 7 giorni dopo. Ancora di tempo ne manca, ma ad oggi entrambe le compagini arrivano piene di certezze e consapevolezza dei propri mezzi.

Dal canto suo la Roma di Mourinho, nonostante l’ultimo scivolone in campionato, sta riuscendo ad avere grande continuità nei risultati trovandosi in piena lotta per la qualificazione alla prossima Champions League. I giallorossi hanno dimostrato ciò anche in Europa League, riuscendo a mantenere sempre l’equilibrio contro la Real Sociedad con la quale ha chiuso entrambi i match a porta inviolata. Grande merito sicuramente va dato allo Special One che della mentalità ne fa il suo punto di forza.
Chi invece, ad oggi, sta stupendo di più è il Feyenoord per i grandi progressi fatti rispetto alla scorsa stagione. Infatti la compagine olandese si trova al 1° posto in classifica in Eredivisie con tre punti di vantaggio sull’Ajax che si trova 2°. Un netto miglioramento se si pensa come lo scorso anno gli avversari della Roma avevano concluso il campionato come terzi e a ben 12 punti di distanza dalla capolista.
Inoltre a testimonianza del netto miglioramento c’è anche il passaggio dei gironi d’Europa League dove il Feyenoord è arrivato 1° sopra a Midtjyland, Lazio e Sturm Graz tutte a quota 8 punti e riuscendo poi ad eliminare agli ottavi di finale della competizione europea lo Shakhtar Donetsk grazie ad un sonoro 7-1 nel ritorno.

Nonostante la finale di Conference League possa quindi sembrare un qualcosa di così vicino, in termini pratici è in realtà molto lontana visti i grandi mutamenti avvenuti nel corso del tempo in casa Roma e nel Feyenoord. Dunque gli uomini di Mourinho dovranno nuovamente rimboccarsi le maniche e lavorare come se fosse una finale se vorranno portare a casa un passaggio del turno che spalancherebbe le porte della semifinale e che renderebbe una possibilità concreta, il sogno di conquistare l’Europa League.