Nell’intervista post-partita Rino Gattuso rende omaggio al grande Diego Armando Maradona, scomparso ieri pomeriggio nella sua casa in Argentina. Anche Gattuso si unisce alla città di Napoli e celebra il ricordo del Diego calciatore che rimarrà per sempre scolpito nella mente e nel cuore del popolo napoletano per le prodezze e le magie che ha regalato. “Ci vuole tanta bravura, ma faremo di tutto per provare a vincere qualcosa per lui. È stato il più forte di tutti, faceva delle cose incredibili. Ho provato ad imitarlo da bambino, ma non riuscivo. A lui veniva spontaneo, Dio gli aveva dato un talento unico Quello del più forte al mondo” ha detto l’ex Milan nell’intervista a SkySport.
La partita di questa sera con il Rijeka passa decisamente in secondo piano, ma l’ex Milan ci tiene a sottolineare il bell’approccio e atteggiamento avuto dalla sua squadra a seguito del confronto avvenuto negli spogliatoi l’indomani della pesante sconfitta casalinga contro il Milan. Prima di congedarsi, Gattuso parla anche del rapporto che lo lega alla città di Napoli paragonandola a Rio de Janeiro per i profumi del cibo che si sentono passeggiando in strada, per l’aria speciale che si respira, per la passione l’amore per la squadra che rendono unico questa città.

Napoli, Gattuso così: “Dobbiamo aiutarci tra di noi. Io non litigo con i calciatori”
Gattuso continua poi sul match vinto contro il Rijeka: “Le gare sono tutte difficili anche se giochi con una squadra di Interregionale fai fatica. Oggi abbiamo fatto meglio ma poi abbiamo sbagliato tanto. Ci aspettavano e noi abbiamo perso ritmo perché volevamo imbucare. Ghoulam sta bene, stava solo a me dargli una chance dal 1′. Ha fatto bene”.
Il tecnico del Napoli commenta poi sulle voci di un suo presunto litigio con la squadra: “Sono state dette tante cose non vere, io non litigo coi giocatori. Ai ragazzi rompo le scatole, si possono perdere le gare. Abbiamo fatto 11 partite, con 8 vittorie e 3 sconfitte. Noi possiamo perdere, ma dobbiamo aiutarci e non mandarci a quel paese. Abbiamo un potenziale enorme ma dobbiamo dare la sensazione di crederci e di incitare i compagni”. E sul rapporto con la città Napoli: “E’ una città particolare. Mi sembra di vivere in Brasile, sembra Rio de Janeiro. Qui c’è sempre odore di cibo. C’è una temperatura incredibile e la gente si somiglia. Ormai sono tanti anni che sto al Nord ma sono terrone dentro, mi sento a mio agio qui”.