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Conformemente ai bookmakers tra i potenziali vincitori dell’Eurovision 2022 sembrerebbero esserci i Kalush Orchestra, band che rappresenterà la nazione ucraina nel corso della manifestazione musicale. La loro prima esibizione al PalaSport di Torino è avvenuta martedì 10 maggio e, indubbiamente il loro show non è passato inosservato.
Alla scoperta dei Kalush Orchestra
I Kalush Orchestra sono un gruppo di origine ucraina ed è composto dal rapper Oleh Psjuk e dai due musicisti Ihor Didencuk e MC Kilimen. La loro carriera musicale come trio è agli albori infatti, si sono congiunti nel 2019 e, hanno scelto come nome d’arte la città natale del cantante. Attualmente hanno divulgato un solo album ma, indubbiamente è il primo tassello di un roseo cammino dato che sollecitamente da loro esordio sono riusciti ad accedere nella top five della classifica musicale ucraina.
Il successo percepito è stato sufficientemente vasto da essere prescelti dalla Nacional’na Suspil’na Teleradiokompanija Ukrainy, la principale emittente televisiva in patria, per aderire alla sesta edizione del contest Vidibir. In caso di trionfo si sarebbero concessi l’accesso diretto all’Eurovision 2022.
L’accesso agli Eurovision 2022
Malgrado la ragguardevole approvazione da parte del pubblico, nel corso dei Vidibir, i Kalush Orchestra hanno occupato la seconda posizione alle spalle della vincitrice Alina Pas. La cantante dunque, come prassi, avrebbe avuto il diritto di partecipare alla manifestazione, occasione a cui ha dovuto rinunciare per via di una divergenza che l’ha resa protagonista.
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Alisa Pas è stata al centro delle diatribe a causa di un viaggio in Crimea, Area che a detta della popolazione ucraina sarebbe stata sottratta dalla Russia e, per suddetto movente l’incarico di rappresentare la nazione e passato ai Kalush Orchestra con la loro traccia Stefania che oggigiorno occupa la pole position delle classifiche ucraine.
Stefania, il significato
Con tutte le probabilità del caso, Stefania sarà la melodia regina sul palco del PalaOlimpico di Torino per l’Eurovision Song Contest 2022. Il singolo è stato scritto integralmente in lingua ucraina e presenta come personaggio primario la figura della madre ma anche il compito genitoriale utilizzato come metafore per illustrare la terra natia e l’incolumità del territorio. Inizialmente la traccia doveva essere esclusivamente una devozione alla mamma ma, come dichiarato dal produttore artistico Oleksii Zhembeovskyi, è diventato un inno nazionale con eclatanti riferimenti alla patria che protegge i figli.