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Se un giorno i vostri figli vi chiederanno mai cos’è la Formula 1 raccontategli una storia, raccontategli La storia più bella degli ultimi anni. Certamente gli episodi, le storie, i personaggi della F1 sono tanti, ma una parentesi avvincente come quella di Max Verstappen e Lewis Hamilton deve essere menzionata. Quella che stiamo vivendo non è una stagione normale, non c’è in gioco solamente un titolo mondiale. Non si corre più per il trofeo, si corre per l’orgoglio, per l’agonismo, per arrivare davanti e dimostrare di essere il migliore. Due piloti, due generazioni, due personalità, due scuderie, un vincitore. Un solo vincitore. Verstappen 369.5 punti. Hamilton 369.5 punti. Una gara, 58 giri, 306.183 Km per scrivere l’ultimo capitolo di una delle storie più avvincenti di sempre.
GP di Jeddah: l’apice dell’agonismo
Una gara mai vista in Formula 1. Una pista velocissima, con i muri a pochi centimetri dalle macchine. Un GP che si preannunciava frizzante, ma che si è rivelato una vera e propria guerra. Gli occhi, come al solito, sono puntati sui due protagonisti indiscussi di questa stagione: Hamilton e Verstappen. Gli episodi da raccontare sono forse troppi per chiarire quanto successo ieri. Andiamo con ordine. Se la gara avesse seguito un andamento standard, Hamilton e Bottas non avrebbero faticato ad ottenere l’ennesima doppietta Mercedes. Ma a partire dall’incidente di Schumacher la gara prenderà una piega più che inaspettata. Con la safety car gran parte dei piloti fa subito il pit-stop, ma Verstappen non si ferma.
Una scelta azzardata che gli permette di ottenere la leadership. Qui arriva la prima scelta ingiustificata di Michael Masi, delegato della sicurezza di Formula 1. Dichiara il regime di bandiera rossa, e le macchine rientrano ai box. Le carte in tavola si rimescolano, Super Max cambia le gomme e ripartirà in testa al GP. Alla seconda partenza succede di tutto: Hamilton con una super partenza sorpassa Verstappen, che pur di non perdere la leadership commette un’irregolarità. Nel frattempo dietro avviene un incidente di gara tra Leclerc e Perez, che causa il forte tamponamento tra Mazepin e Alonso. Un doppio incidente che porta alla seconda bandiera rossa di questo Gran Premio.
Guerra aperta
Qui “Si apre il mercato del pesce di Abbiategrasso“, come dice Matteo Bobbi. Si scatena una vera e propria trattativa tra Toto Wolff, Christian Horner e Micheal Masi, per stabilire l’ordine di ripartenza. Un via vai di comunicazioni porterà Ocon in pole, seguito da Hamilton e poi Verstappen. La gara riparte, e un Super Max non ci sta; con una super partenza si riprende la leadership, complice la mescola di vantaggio su Lewis. A lungo andare però, la scelta della Mercedes ripagherà il pilota inglese. Giro dopo giro, Hamilton riduce il gap con Max, preparando così il sorpasso decisivo.
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Giro 36, curva 1. Hamilton prende l’esterno, ma Verstappen cercando di tenere la prima posizione, va lungo e commette penalità. L’ordine dato a Max è semplice: dare la posizione ad Hamilton. Qui l’ennesimo turning point della serata. Siamo al 37° giro, Max rallenta improvvisamente per far passare Lewis prima della linea del DRS, ma l’inglese non ha lo spazio per sorpassare e avviene il contatto. Le lesioni sono minime e i due continuano a correre. Hamilton prende definitivamente la leadership e vince il GP di Jeddah.
Abu Dhabi per fare la storia
Con la vittoria di Hamilton i punti tra l’olandese e l’inglese sono gli stessi, 369.5. Nella storia della Formula 1 solo nel 1974 quando il brasiliano della McLaren Emerson Fittipaldi e lo svizzero della Ferrari Clay Regazzoni arrivarono all’ultimo appuntamento stagionale a pari punti. Ad Abu Dhabi si fa la storia. La rivalità che la Formula 1 ci ha regalato quest’anno resterà sicuramente nella storia. Bisognerebbe produrre un film per coronare lo scontro tra Hamilton e Verstappen, ma forse non c’è bisogno, il film l’hanno già creato questi due campioni in pista. Se vincerà Lewis, sarà il campionato più difficile che abbia mai vinto, e ne ha già vinti 7. Se vincerà Max, avrà battuto uno dei piloti migliori della storia. Signore e signori, allacciate le cinture e godetevi quest’ultima gara. Comunque andrà un grazie a Max Verstappen e Lewis Hamilton è doveroso.