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Se si chiedesse ad un bambino quale lavoro vorrebbe fare da grande, con buona probabilità una delle prime risposte sarebbe il calciatore o al più l’astronauta. Se si facesse la stessa domanda al Gaetano Castrovilli bambino, la risposta sarebbe diversa e per certi versi inaspettata: l’attuale centrocampista della Fiorentina, ci avrebbe risposto che il sogno nel cassetto sarebbe stato quello di fare il ballerino. Nato a Minervino Murge (piccolo paesino da poco più di ottomila anime situato in Puglia) il 17 febbraio 1997, Castrovilli muove infatti i suoi primi passi a tempo di musica, con la danza classica che sembra essere in prima istanza la sua grande passione. Dopo un anno di lezioni però, le cose cambiano drasticamente a seguito di una spiacevole situazione che colpirà lui e la sua famiglia.
Un fulmine a ciel sereno convincerà un giovanissimo Castrovilli a dedicarsi al gioco del pallone: verrà infatti a mancare il nonno (da cui Gaetano ha ereditato il nome), tifosissimo del Bari. Così all’età di 9 anni, il centrocampista pugliese muoverà i primi passi nella squadra della sua città, l’ASD Minervino. Dopo appena due anni passati in questa società, il giocatore verrà notato da Antonello Ippedico che senza indugi lo porterà al Bari, realizzando il sogno del nonno. Qui per il giocatore della Fiorentina si aprirà la una nuova vita, quella da calciatore, che verrà ispirata nel segno di figure del calibro di Riccardo Kakà e Ronaldinho.
Il Bari, il Torneo Viareggio e la Cremonese
Nel 2008 Gaetano Castrovilli viene notato dal Bari che intravede nel giovane centrocampista delle qualità da numero 10. Ciò che sorprende i galletti è la tecnica, la duttilità e la naturalezza con cui il talento pugliese scende in campo, facendone un centrocampista completo ed in grado di agire in più ruoli: dalla mezz’ala al trequartista ma all’occorrenza anche regista. Ed è proprio la sua grande tecnica che, dopo 7 anni passati nelle giovanili del club, convincerà l’attuale allenatore della Salernitana Davide Nicola, a farlo esordire in prima squadra. Passati i diciotto anni da appena tre mesi, Castrovilli farà il suo esordio nel calcio dei grandi, in occasione del match di Serie B, Bari-Spezia. Nonostante delle qualità spiccate, il Castro è ancora troppo acerbo per essere inserito in pianta stabile in prima squadra ed allora la dirigenza del club pugliese opta per mandarlo a farsi le ossa altrove.
Passato un anno ed una decina di presenze in più dal suo esordio in Serie B, Gaetano Castrovilli farà il suo primo incontro con la squadra che lo porterà poi a calcare grandi palcoscenici. La dirigenza del Bari infatti, sceglie di mandare il giocatore in prestito alla Fiorentina, per permettergli di giocare con continuità e di disputare uno dei tornei giovanili più importanti in Italia: quello di Viareggio. Il centrocampista viene aggregato alla Primavera dei Viola di mister Guidi, bagnando subito il suo esordio con la maglia dei toscani grazie alla rete realizzata contro il Belgrano. Di lì in poi, il centrocampista continua ad incantare a suon di giocate, assist e gol. Con l’ausilio dei suoi 9 passaggi chiave e delle sue 7 reti segnate, i giovani della Fiorentina arriveranno a disputare la finale scudetto, poi vinta dall’Inter di un giovanissimo Andrea Pinamonti. I Viola capiscono di avere un talento da sgrezzare fra le mani e decidono allora di acquistarlo per un milione e mezzo dal Bari.
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Diventato a tutti gli effetti un giocatore della Fiorentina, Castrovilli dovrà aspettare ancora qualche anno prima di vestire in pianta stabile la maglia dei Viola. La dirigenza toscana infatti, decide di girarlo in prestito biennale alla Cremonese, club neo-promosso in Serie B. Nei due anni passati in cadetteria, il pugliese si dimostra come uno dei centrocampisti più in forma del torneo. Nel complesso con la maglia dei grigiorossi, oltre alla prima rete in Serie B, arriveranno 52 presenze e 5 gol. Nella seconda stagione tra i grandi poi, l’ex Bari entrerà in lizza per il premio di miglior giovane della stagione 2018/2019: a vincere però sarà il centrocampista del Milan Sandro Tonali, con Gaetano che sarà comunque sul podio ma con una posizione in meno rispetto al rossonero. Ovviamente i numeri del classe ’97 non passano inosservati, con la Fiorentina che opta per riportarlo alla base.
Castrovilli e la Fiorentina: le tre vite con la maglia Viola
Per la permanenza in Toscana di Gaetano Castrovilli saranno fondamentali due fattori: il ritiro estivo di Moena del 2019 e la figura che sarà seduta sulla panchina della Fiorentina, Vincenzo Montella. Proprio l’aeroplanino deciderà di puntare sul classe ’97 già a partire dalla prima giornata di Serie A, nel big match che vedrà il Napoli di Carlo Ancellotti ospite al Franchi. A sorpresa, oltre il neoacquisto Pulgar e Badelj, il tecnico deciderà di schierare dal primo minuto l’ex Bari. Seppur a vincere sarà il club azzurro per il risultato di 3-4, la prima presenza per Castro nel campionato maggiore sarà di ottima fattura: un rigore procurato ed un assist ripagheranno la fiducia di mister Montella. Fiducia che l’allenatore gli concederà per tutta la stagione, inserendolo come mezz’ala di sinistra nel suo 3-5-2. La prima consacrazione per il giocatore arriverà in un grande palcoscenico: il Meazza. I Viola disputeranno una delle migliori partite in stagione contro il Milan, vincendo per 1-3 e vedendo la prima gioia personale per il nativo di Minervino.
Dopo la parentesi Milan però, la Fiorentina verserà in una situazione di crisi con i successi che stenteranno ad arrivare e con molti giocatori che perderanno lo smalto iniziale. Tra questi non rientrerà Castrovilli che riuscirà comunque ad avere una buona costanza, testimoniata dai gol al Sassuolo e al Parma. Nel frangente in cui i Della Valle opteranno per l’esonero di Montella per scegliere di puntare su Iachini, l’ex Cremonese nonostante un periodo complesso per il suo club, riceverà la sua prima chiamata da parte della Nazionale italiana. Qui il classe ’97 debutterà nel match contro la Bosnia, valido per le qualificazioni ad Euro2020 e vinto dagli azzurri per 3-0. Tornando alla Fiorentina, la stagione si chiuderà con un tranquillo decimo posto che vedrà Castrovilli come uno dei protagonisti indiscussi del club, confermandosi uno dei migliori per la stagione 2019/2020.
Con l’addio di Chiesa diretto verso la Juventus ed un Vlahovic ancora troppo acerbo, tutte le pressioni per la stagione seguente ricadranno sulle spalle di Castrovilli. Spalle tra l’altro grandi, che vedranno il centrocampista vestire una maglia pesante, la numero 10 della Fiorentina. Un numero pesante, ma che il ragazzo sembra riuscire a portare in un primo momento senza ansie o timori, complici i 4 gol nelle prime 5 giornate di campionato. La partenza sprint del Castro e del club è però destinata ad esaurirsi in breve tempo, con una mediocrità generale che prende il sopravvento e con l’alternanza in panchina tra Iachini e Prandelli che non aiuta.
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Complice una stagione non eccelsa per l’ex Bari, il Ct Roberto Mancini sceglie in un primo momento di non chiamarlo per la fase finale dell’Europeo, salvo poi ripescarlo per l’infortunio di Pellegrini. Nel complesso per lui il torneo durerà appena 3 minuti, vista la concorrenza di Verratti, Jorginho, Barella e Locatelli. Cionostante il centrocampista pugliese inserirà nel suo palmares la vittoria di un Europeo e l’onorificenza di Cavaliere Ordine al merito della Repubblica italiana, consegnatagli dal presidente Mattarella.
L’era Italiano: dall’infortunio di Castrovilli alla deriva della Fiorentina
L’estate del 2021 si apre nello stesso modo turbolento con il quale la Fiorentina ha concluso la stagione precedente: in un primo momento Gennaro Gattuso viene eletto come allenatore Viola, ma un paio di settimane dopo il rapporto con Commisso si rompe. Al posto dell’ex allenatore del Napoli, viene chiamato l’ex dello Spezia: si siede sulla panchina dei toscani mister Vincenzo Italiano. Il nuovo che avanza, decide di puntare su un 4-3-3, nel quale solo Lucas Torreira e Bonaventura sembrano sempre essere certi di un posto da titolare. Mentre Castrovilli è spesso costretto a sgomitare con Duncan e Maleh per una maglia dal primo minuto. L’ex Bari fatica a trovare una collocazione in mezzo al campo e quando la trova sembra non avere lo smalto che lo ha contraddistinto nelle precedenti stagioni.
Una stagione che è apparsa sfortunata quella di Gaetano Castrovilli, complici i due brutti infortuni che ha accusato nel corso dell’anno. Prima nel match contro il Genoa, dove il centrocampista della Fiorentina per buttare la palla in rete si scaglia contro il palo ed è costretto a lasciare lo stadio per dirigersi verso l’ospedale. Poi l’ancor più brutto infortunio, dove nell’incontro con il Venezia, il classe ’97 ha riportato la rottura della capsula del legamento crociato anteriore e posteriore del menisco e del collaterale del ginocchio sinistro. Una stagione che però, spezzando una lancia a favore del giocatore, è andata calando anche per la Fiorentina al verificarsi dell’infortunio del pugliese. C’è da sottolineare infatti, come quando il centrocampista di Italiano era integro e disponibile, la Viola è sempre stata in lizza per la qualificazione in Europa League, e per un periodo anche per quella in Champions League. Il brutto infortunio del giocatore è poi coinciso con un calo dei Viola, scivolati attualmente al settimo posto in classifica.