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Si è conclusa da poco la stagione di Serie A, culminata per la Fiorentina con il settimo posto e la qualificazione alla prossima Conference League. Firenze tornerà a vivere un palcoscenico europeo per la prima volta negli ultimi sei anni. Grande merito per questa cavalcata va dato all’allenatore Vincenzo Italiano, che arrivato sulla panchina della viola nella scorsa estate, ha saputo ricompattare un ambiente fortemente demoralizzato a seguito delle ultime stagioni non entusiasmanti, conquistando la fiducia del pubblico giornata dopo giornata. La Fiorentina ha meritato l’Europa più di qualsiasi altra squadra, per costanza e coesione, nonostante alcuni nuovi innesti e un allenatore esordiente in una piazza così importante.
La Fiorentina macina fin da subito gioco e risultati, chiudendo il girone d’andata con 32 punti, 11 in più rispetto alla stagione precedente. Perde laddove è concesso perdere, ma non stecca nessuna partita più agevole, togliendosi la soddisfazione di battere Atalanta e Milan. Nel mercato di gennaio cedono per una cifra intorno ai 80 milioni di euro il prezzo più pregiato: Dusan Vlahovic. Dallo stesso mercato arrivano Ikoné, Piatek e Cabral. La Viola non subisce il contraccolpo e nel girone di ritorno raccoglie altri 30 punti che le permettono di chiudere la stagione al settimo posto a quota 62. Nel girone di ritorno batte nuovamente l’Atalanta, ma anche Napoli, Roma e Juventus, oltre al prezioso pari a San Siro contro l’Inter.
Ottimo anche il percorso in Coppa Italia che si interrompe in semifinale contro la Juventus, dopo aver battuto Cosenza, Benevento, Napoli e Atalanta.
Ma tra le diverse sorprese di questa stagione chi è stato il top, quale il flop e chi il giocatore rivelazione?
TOP: Dusan Vlahovic, l’ex fuoriclasse della Fiorentina
Non ce ne vogliano i tifosi della Fiorentina, sono sati diversi i giocatori “top” nella stagione della Viola, da Biraghi a Torreira, passando per Nico Gonzalez e Igor. Tuttavia abbiamo voluto riservare questa encomio all’attaccante classe 2000, che pur avendo giocato solamente mezza stagione in Viola, ha contribuito a buona parte della qualificazione in Europa. Nelle 22 gare di campionato giocate con i Gigliati quest’anno, sono 17 le marcature realizzate; bottino importante se si pensa che Dusan Vlahovic ha contribuito a 21 dei gol segnati dalla Fiorentina fino a gennaio 2022, il 61,5% dei gol totali segnati dalla Viola in campionato.
L’offerta della Juventus a gennaio è stata irrinunciabile, 80 milioni per un giocatore fanno gola a qualsiasi club. La Fiorentina, inoltre, è abile a reinvestire sul mercato quanto fruttato dalla cessione. Sempre nella sessione invernale, arrivano: Cabral e Ikoné oltre a Piatek in prestito.
A sei mesi dalla cessione, si può affermare che nessuno sia rimasto deluso dal trasferimento: dal giocatore alle due società.
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FLOP: Gaetano Castrovilli, una stagione sfortunata per il centrocampista della Fiorentina
Gaetano Castrovilli ha vissuto una stagione negativa; tormentato dagli infortuni non è riuscito ad essere il valore aggiunto ad un centrocampo che avrebbe goduto della sua tecnica. L’anno calcistico di Castrovilli inizia da campione d’Europa, dopo essere stato chiamato in nazionale a seguito dell’infortunio di Pellegrini, il centrocampista viola sale sul gradino più alto d’Europa giocando appena tre minuti con il Galles. L’inizio di campionato non è altrettanto entusiasmante. Nelle prime quattro giornate non gioca mai 90 minuti, realizza un assist nella vittoria contro il Torino, ma non riesce a esaltarsi. Successivamente salta quattro gare a causa di una contusione al ginocchio. Al rientro non riesce mai a incidere, realizza l’unico gol del suo campionato nel pareggio contro il Verona e alterna il rettangolo verde con l’infermeria. Nel girone di ritorno trova un minimo di continuità, pur senza partecipare attivamente alla fase realizzativa. Nel momento migliore della stagione per minutaggio e prestazioni, subisce la rottura del legamento crociato e collaterale nel match interno contro il Venezia. Salta il finale di stagione per l’operazione al ginocchio che ne consegue.
Una stagione al di sotto delle aspettative, in termine realizzativi e di prestazioni. L’annata si chiude con un solo gol all’attivo e due assist. Bottino magro per un centrocampista che nelle passate stagioni aveva dimostrato tutto il suo valore. La stagione è condizionata dagli infortuni che lo tengono lontano dal rettangolo verde per il 31.8% delle gare. Vincenzo Italiano lo schiera titolare dal primo minuto solamente nel 42,1% delle occasioni. Nelle 23 partite giocate in campionato, viene sostituito ben 11 volte, totalizzando 1’399 minuti in campo.
Chiude inoltre la stagione con il 68% dei contrasti vinti, oltre ad un 80,2% di passaggi realizzati con successo. Infine per quanto riguarda l’attacco chiude l’anno con il 9,1% di realizzazione al tiro, frutto di un solo gol in 11 tiri tentati verso lo specchio (esclusi i ribattuti).
I tifosi della Fiorentina sono dalla parte di Castrrovilli, hanno potuto apprezzare il talento di questo ragazzo e sperano che la prossima stagione possa essere quella della sua definitiva consacrazione.
RIVELAZIONE: Pietro Terracciano, il portierone della Fiorentina
La rivelazione della stagione per la Fiorentina è Pietro Terracciano, portiere classe 1992 che per la prima volta in carriera ha trovato continuità di prestazione. Ad inizio stagione la gerarchia sembrava essere piuttosto definita con il portiere ex Empoli, relegato a fare il vice di Dragowski. La realtà, però, è stata ben diversa poiché Terracciano esordisce già nella prima gara di campionato andando a sostituire tra i pali il collega espulso. Dopodiché inizia l’ascesa del portiere originario di San Felice a Cancello, 32 gare di campionato, condite da 9 clean sheet e diverse prestazioni da vero top-player. Una dolce sorpresa per la Fiorentina che solo in questa stagione ha scoperto tutto il talento di un portiere di cui detiene il cartellino dal 2019.
Non è facile per un portiere non abituato a giocare con costanza, dimostrare il proprio valore in una piazza importante come Firenze. L’exploit di Terracciano è evidente a tutti. Anche il suo valore di mercato lo certifica, con un raddoppio del prezzo del cartellino rispetto allo scorso giugno.
Inevitabile per un portiere che nella prima stagione da titolare in Serie A ha ottenuto il 57,8% di parate con successo, frutto di 22 prese, 20 respinte coi pugni e 40 respinte difensive. Impreziosisce la stagione con un rigore parato e il settimo posto che regala l’Europa ai viola.