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Si approssima la conclusione delle trattative della finestra del mercato di riparazione. Le società di Serie A puntellano la propria rosa alla luce di risultanze tecniche e obiettivi stagionali. Come reso noto dal Corriere dello Sport, Fiorentina e Napoli sarebbero pronte allo scambio dei rispettivi secondi portieri. Pierluigi Gollini all’ombra del Vesuvio, Salvatore Sirigu sull’Arno. L’operazione sembrerebbe già definita e mancherebbero soltanto pochi dettagli per la formalizzazione dell’affare.
L’accordo sarebbe stato impostato sulla base del prestito secco sino al 30 giugno 2023 per l’attuale numero 12 dei partenopei su cui il club azzurro conserva l’opzione per il rinnovo, come reso pubblico da Il Mattino. Sarebbe prevista per martedì 24 gennaio la chiusura dell’operazione con le visite mediche. L’agente del portiere campione d’Europa, Giovanni Branchini, ha confermato nei giorni scorsi a Sky Sport: “La trattativa è in chiusura. Credo che proprio nella giornata di lunedì 23 gennaio debbano arrivare le ultime telefonate per definire il tutto”. L’attuale portiere di riserva viola, di proprietà dell’Atalanta, arriverebbe, invece, alla corte di Luciano Spalletti con la formula del prestito con diritto di riscatto, fissato a 8 milioni.
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Fiorentina, Gollini amore mai sbocciato: le vie del mercato portano a Napoli
Nove presenze tra campionato e coppe ma l’amore non è sbocciato nemmeno stavolta. Per la seconda volta – dieci anni dopo la prima esperienza – Pierluigi Gollini lascerebbe la Fiorentina senza acuti in maglia viola. Nel 2010 era stato Pantaleo Corvino, allora responsabile del settore giovanile viola, a puntare sul classe 1995. Due anni più tardi, appena diciassettenne, l’estremo difensore cresciuto nella SPAL decise di prendere la via della Manica per approdare al Manchester United.
Corvino dichiarò a La Gazzetta dello Sport: “Mi fece male al cuore quando scelse di andare in Inghilterra, non c’era bisogno di andare lì a per far vedere quanto valeva”. Dopo l’esperienza ai Red Devils una parentesi di un paio di stagioni all’Hellas Verona prima del ritorno oltremanica nel 2016 all’Aston Villa, allora allenato dal tecnico italiano Roberto Di Matteo. Nel mercato estivo del 2017 la svolta con l’acquisto da parte dell’Atalanta.
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A Bergamo è arrivata la consacrazione dopo tanta gavetta sui campi inglesi. Con la maglia nerazzurra, il portiere emiliano ha scalato le gerarchie di Giampiero Gasperini e ottenuto il posto da titolare con prestazioni di livello assoluto e parate sensazionali come il rigore neutralizzato a Cristiano Ronaldo il 16 dicembre 2020. La parabola di Pierluigi Gollini in nerazzurro si è chiusa con l’ennesima partenza per le sponde di Albione: stavolta con destinazione posta a nord di Londra, casa Tottenham.
La stagione 2021-22, vissuta alla corte di Antonio Conte, è terminata con 10 presenze. Naturale conseguenza del mancato esordio in campionato il rifiuto del riscatto da parte di Fabio Paratici e il ritorno alla Dea nella sessione di mercato estiva del 2022. L’approdo tra i Gigliati sembrava essere iniziato con i migliori auspici. La vittoria all’esordio in campionato nella gara in cui la Fiorentina ha battuto la Cremonese il 14 agosto scorso sembrava porre anche l’esperienza viola del portiere emiliano sotto una buona stella.
Il classe ’95, tuttavia, non è riuscito a conservare i gradi da titolare nelle preferenze del tecnico Vincenzo Italiano. In campionato tra i pali della porta viola gli è stato anteposto Pietro Terracciano che ha relegato Gollini al ruolo di dirimpettaio, schierato nelle partite di Conference League. L’approdo al Napoli potrebbe significare la definitiva consacrazione con la conquista di uno storico tricolore. Un ritorno alla casella di partenza saprebbe, stavolta invece, di fallimento.
Fiorentina, dal Napoli un vero colpo di mercato: ecco Sirigu
Dopo la retrocessione in Serie B con il Genoa nello scorso campionato e sei mesi a Napoli senza nessuna presenza, sembrerebbe prossimo ad approdare a Firenze un portiere con grande voglia di riscatto. Salvatore Sirigu è arrivato nel golfo nel mercato estivo del 2022. Nonostante gli allori cui la squadra di Luciano Spalletti sembra destinata, il portiere classe ’87 non vedrebbe l’ora di cominciare la propria avventura in maglia viola.
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Pronto il contratto con la Fiorentina fino al 30 giugno con opzione di rinnovo legata al prolungamento con i partenopei. Il portiere sardo arriverebbe alla corte di Vincenzo Italiano al termine di una carriera ricca di soddisfazioni. L’apice dei successi appena diciotto mesi fa, con la conquista dell’Europeo 2020. La finale vinta con la Nazionale guidata da Roberto Mancini a Wembley contro l’Inghilterra è stato il punto più alto di un viaggio iniziato a Palermo e che ora parrebbe dover continuare a Firenze.

Una leggera asma ha cambiato la vita professionale dell’estremo difensore di Nuoro che, impiegato inizialmente come attaccante, non riusciva a correre come gli altri bambini. La Fiorentina potrebbe essere l’ennesima squadra a beneficiare dalla geniale opzione con cui l’allenatore della scuola calcio decise di spostarlo dall’attacco alla difesa sino alla propria porta.
Quando il giovane Salvatore Sirigu passò nel 2005 dal Venezia al Palermo, Alberto Fontana ed Eugenio Corini coniarono un soprannome che – con il senno del poi – avrebbe saputo di investitura. Lo chiamarono “Walterino” per sottolineare la somiglianza, soprattutto caratteriale, con Walter Zenga. Alla primissima esperienza in Sicilia, agli ordini di Francesco Guidolin, lasciò il segno con l’esordio in Coppa UEFA in una sfortunata trasferta a Istanbul contro il Fenerbache.
Durante gli anni di esperienza alla Cremonese e all’ Ancona, l’estremo difensore sardo approfittò per divenire punto inamovibile delle varie selezioni giovanili della Nazionale Italiana sino a quando Pierluigi Casiraghi non lo convocò per l’Europeo Under 21 disputato in Svezia nel 2009. Nella sessione di mercato estiva di quell’anno, tornò al Palermo dove trovò proprio Walter Zenga. Salvatore Sirigu riuscì a vincere la concorrenza di Marco Amelia, Samir Ujkani, Federico Agliardi e, soprattutto, Rubinho che sembrava il titolare intoccabile.
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Mercato Fiorentina, Sirigu per il riscatto: Napoli amara
L’estremo difensore sardo ha esordito in Serie A allo stadio Olimpico contro la Lazio nella gara del 27 settembre 2009, terminata 1-1. Se all’epoca vestiva la maglia numero 46, scelta in onore del proprio idolo sportivo Valentino Rossi, si può soltanto immaginare il numero di maglia che il portiere azzurro potrebbe decidere di vestire con la Fiorentina.
La prima esperienza in Serie A culminò laddove era cominciata: proprio a Roma nella finale di Coppa Italia del 29 maggio 2011 persa dal Palermo contro l’Inter per 1-3. Il 28 luglio di quell’anno, a 24 anni, Salvatore Sirigu venne ceduto al Paris Saint-Germain per 3,9 milioni di euro. L’estremo difensore nuorese – il quale firmò un contratto quadriennale da 1,2 milioni annui – scrisse presto la storia del club parigino. Nel gennaio del 2013 ottenne il record di imbattibilità superando il primato di 697 minuti che apparteneva a Bernard Lama dal 1997.
In quella stessa stagione collezionò 33 presenze in Ligue 1 e 10 gettoni in Champions League, vincendo il primo scudetto della carriera. Laureatosi come miglior portiere del campionato francese, l’International Federation of Football History and Statistics lo piazzò al settimo posto nella classifica dei migliori dieci portieri dell’anno.

Nelle tre stagioni successive ha collezionato altri quattro titoli di campione di Francia, vincendo quattro Supercoppe di Francia, tre Coupe de la Ligue e due Coppe di Francia. Risolto il contratto con il Paris Saint-Germain, il portiere sardo è approdato al Torino nel mercato estivo del 2017. Il 3 marzo 2019, nel 3-0 interno contro il Chievo Verona, ha battuto anche in maglia granata, il relativo record di imbattibilità di un estremo difensore, detenuto da Luciano Castellini dal lontano 1976-77.
Nella stagione 2018-19, contribuì in maniera determinante alla conquista del settimo posto da parte della squadra di Walter Mazzarri. Complice l’esclusione del Milan, l’estremo difensore sardo firmò così il ritorno della squadra granata nelle competizioni UEFA per club con la disputa dei preliminari di Europa League persi contro il Wolverhampton.
I tifosi della Fiorentina sono pronti ad accogliere quello che, dopo Buffon e Donnarumma, si è dimostrato essere il miglior portiere italiano dell’ultimo decennio. Un girone di ritorno in cui risalire dal poco esaltante decimo posto in classifica, un cammino verso la finale di Coppa Italia alla portata della rosa di Vincenzo Italiano e l’ormai prossimo spareggio di Conference League contro il Braga offrono numerose occasioni per il riscatto personale di Salvatore Sirigu.