Fiorentina, Italiano orchestra la trequarti: cosa cambia con l’arrivo di Brekalo?

L'innesto di Josip Brekalo offre qualità e freschezza alla già affollata trequarti della Fiorentina, oltre che più possibilità offensive al mister Vincenzo Italiano

Simone Zinno
8 Min di lettura

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Da pochi giorni è calato il sipario sul mercato di gennaio, che se da un lato non ha regalato grandi colpi, ha per lo meno permesso ai vari club d’Italia di aggiustare la mira e rinforzarsi in vista del tour de force di febbraio, di cui la Fiorentina di Vincenzo Italiano sarà protagonista. Se finora il campionato della Viola non ha pienamente convinto, con un deludente 12° posto ed una media punti nettamente calata rispetto alla passata stagione, la squadra sarà chiamata a dare continuità in primis al campionato dopo la sfiorata vittoria dell’Olimpico contro la Lazio, e successivamente all’ottimo approccio che la fin qui dimostrato nelle coppe, ma per farlo il tecnico avrà bisogno dell’apporto di tutti i suoi prezzi più pregiati.

Biraghi e Pedro (Fiorentina-Lazio) @Livephotosport
Biraghi e Pedro (Fiorentina-Lazio) @Livephotosport

Le questioni lasciate in sospeso dallo scorso anno sono ormai imminenti, di cui in particolare i sedicesimi di Conference League contro lo Sporting Braga, due scontri di andata e ritorno che nella loro complessità potrebbero essere il nuovo trampolino di lancio della stagione gigliata oppure un conto molto salato da pagare per gli uomini di Italiano. Lo stesso vale per la semifinale raggiunta in Coppa Italia, dopo una bella vittoria contro una squadra ostica quale il Torino, che in qualche modo restituisce certezze alla viola

Per sostenere gli sforzi mentali e agonistici ai quali la Fiorentina andrà incontro, il patron Rocco Commisso è riuscito ad attingere dalla finestra trasferimenti, portando a termine diverse operazioni intriganti come lo scambio GolliniSirigu, o l’ingaggio di Abdelhamid Sabiri, che resterà alla Sampdoria fino a fine stagione. Il colpo più importante però, è l’ufficialità di Josip Brekalo, una vecchia conoscenza della Serie A che porterà freschezza e fantasia a servizio della viola, mettendo in discussione le gerarchie offensive che finora non si sono dimostrate redditizie come previsto.

Fiorentina, Brekalo è l’asso nella manica di Italiano

I numeri offensivi della Fiorentina di quest’anno potrebbero far storcere il naso ai tifosi e non solo, con il binomio JovicCabral che in campionato non convince e che di certo non è riuscito a colmare il vuoto lasciato dall’addio di un certo Dusan Vlahovic lì davanti. Sarà Josip Brekalo il jolly di Italiano, chiamato a dare qualità e giocate ad una fase offensiva che sembra essersi inceppata insieme alle prestazioni altalenanti di Nico Gonzalez e i primi deludenti sei mesi di Luka Jovic, che sembra soltanto l’ombra del grande goleador che abbiamo visto in Bundesliga e che spinse addirittura il Real Madrid ad acquisirne le prestazioni ad una cifra certamente non da poco.

Josip Brekalo con la maglia del Wolfsburg - @livephotosport
Josip Brekalo con la maglia del Wolfsburg – @livephotosport

Brekalo è quindi alla ricerca di una nuova chance, dopo aver snobbato il Torino la scorsa stagione per andare alla ricerca di palcoscenici più importanti ma rimanendo prigioniero delle gerarchie ormai consolidate al Wolfsburg dove tornò alla fine del prestito in Piemonte, perdendo di conseguenza il treno Mondiale con destinazione Qatar. Ironia della sorte, non venne convocato dalla Nazionale cadetta proprio a favore del suo sostituto in granata, Nikola Vlasic, che dopo numeri soddisfacenti al Toro si è preso di diritto la medaglia di bronzo nel massimo torneo intercontinentale.

Quindi, dal classe ’98 ci sarà da aspettarsi grinta e partecipazione alla manovra dei toscani per tornare in corsa europea, con l’obiettivo si scardinare le gerarchie di Vincenzo Italiano, le stesse che in Germania lo hanno costretto alla panchina.

Brekalo-Kouame-Saponara-Sottil, poker servito per Italiano

In effetti ventidue gol segnati sono molto riduttivi per il potenziale di cui dispone la rosa e soprattutto per il gioco ultra-offensivo di Vincenzo Italiano, che con il suo 4-2-3-1 è abituato ad aggredire alto l’avversario per poi lavorare il pallone sulla trequarti campo e concludere a rete. Se finora si può dire che sia pesata l’assenza di un terminale offensivo degno di sostituire il gigante serbo Dusan Vlahovic, con l’arrivo di Brekalo il tecnico ha molte più possibilità in quel reparto, e soprattutto la possibilità di lavorare -come da lui richiesto- con i due esterni a piede invertito.

Christian Kouamé, Fiorentina @livephotosport
Christian Kouamé, Fiorentina @livephotosport

Il nuovo arrivato aveva già messo in mostra le sue capacità dagli ultimi venticinque metri nel 3-4-2-1 di mister Juric, raccogliendo 7 gol in 32 presenze con il Torino; chissà che non possa ripetersi con la maglia viola addosso per risollevare le sorti di una stagione fin qui sotto gli standard e soprattutto sotto le possibilità della Fiorentina. Davanti a lui sono già ben salde le posizioni di Christian Kouame, Riccardo Saponara e Riccardo Sottil, ma l’arrivo del croato potrebbe permettere ad Italiano di spaziare offensivamente, magari sfruttando la duttilità del primo per adattarlo da terminale offensivo (l’abbiamo già visto fare nel corso del girone di andata), o ancora spostare al centro della trequarti il secondo, in attesa che lo stesso Sottil invece rientri dal complicato infortunio.

Quello che c’è da aspettarsi dall’arrivo di Josip Brekalo è sicuramente una sana competizione per la maglia da titolare sull’out di sinistra, che il croato potrebbe trovare facilmente anche alla luce dei tanti impegni vicini nel mese di febbraio, ma anche e soprattutto una possibilità in più per il tecnico di ridisegnare l’attacco gigliato.

Castrovilli e Saponara (Fiorentina) @Livephotosport
Castrovilli e Saponara (Fiorentina) @Livephotosport

Brekalo rinforza le fasce: Gonzalez può traslocare al centro?

Con l’arrivo di un rinforzo di qualità come quello di Josip Brekalo, gli scarichi esterni della Fiorentina si affollano, proprio come richiesto dal tecnico. Se sull’out di sinistra ci sarà quindi da lottare per la maglia da titolare, su quello di destra invece le soluzioni rimangono le stesse che siamo stati abituati a vedere nel corso di questo girone d’andata, così come per la passata stagione: Jonathan Ikoné e Nico Gonzalez.

L’argentino è peraltro un fiore che ancora deve sbocciare, un giocatore dalle capacità tecniche importanti e dagli spunti fantasiosi, ma anche dalle buone capacità di posizionamento in area e di gioco aereo, l’esempio più lampante l’ultima perla che ci ha regalato con il gol del pareggio contro la Lazio. Proprio per questo, come dichiarato da Vincenzo Italiano, la presenza di tanti elementi capaci di giocare sugli esterni incentivata dall’arrivo di Brekalo, potrebbe permettere a Speedy Gonzalez di traslocare -seppur temporaneamente- nella posizione di terminale offensivo.

Nico Gonzalez (Fiorentina) @livephotosport
Nico Gonzalez (Fiorentina) @livephotosport

Nonostante la firma di Luka Jovic sul tabellino della gara di Coppa Italia del 2 febbraio, che è valsa di fatto la vittoria della Fiorentina sul Torino, la punta serba continua a non apparire in grado di garantire certezze dal punto di vista dello score in campionato, quasi come se ne subisse la pressione, quindi la duttilità dell’argentino potrebbe offrire più imprevedibilità all’undici iniziale della viola.

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