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Il tempo scorre e il nuovo anno si avvicina, una data importante, la stessa che sancirà il ritorno sui campi della Serie A. A proposito di ritorni, oltre a quello del campionato, in casa Fiorentina è tornato definitivamente in gruppo uno dei suoi pupilli. Infortunato dal termine della scorsa annata, anche Gaetano Castrovilli avrà modo di mettersi in mostra nella stagione attuale, forte del suo recupero totale al ginocchio. Un rientro fondamentale per i Viola, pronti a riabbracciare uno dei migliori giocatori della passata cavalcata europea, e dell’intero organico. Ad un centrocampo gigliato sempre più in crescita, si andranno nuovamente ad aggiungere le qualità di Castrovilli, oramai al suo quarto anno in quel di Firenze.
In una mediana composta da Amrabat e Bonaventura, l’innesto dell’ex Bari potrà solo che giovare per il proseguo di stagione. Numeri importanti quelli messi a segno dal classe 1997, duttilità ed agilità pronti a dare slancio alla squadra di Italiano. Un vero ballerino del dribbling quello della Fiorentina, riuscito con il tempo a coadiuvare la sua passione per la danza nello sport che ama di più, il calcio.
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Fiorentina, i primi passi: Castrovilli sulle orme del nonno
La carriera sportiva di Gaetano Castrovilli inizia in quel di Bari, città natale e primo amore del Gaetano calciatore. Prima di arrivare a vestire la maglia dei biancorossi però, la sua passione rimane improntata sulla danza, sino all’età di otto anni. A muoverlo nell’ambiente calcistico è proprio il nonno, appassionato del pallone e tifoso sfegatato del Bari. lanciato così in un habitat non suo, Castrovilli incanta fin dalla tenera età con il suo spiccato controllo palla, caratteristica che si protrarrà fino ai giorni d’oggi. Un talento ben visto anche all’epoca, un mix tra calcio e danza che riesce ad attirare l’interesse del vivaio del Bari, il quale scommette sul classe 1997 senza pensarci due volte.
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Inizia così la vita da pendolare di Castrovilli che, per amore di suo nonno, viaggia ben 100 chilometri ad allenamento pur di continuare il suo percorso. Un professionista unico distintosi anche durante i suoi primi passi, tanto da presentarsi ad ogni allenamento senza mai saltarne uno, nonostante la durata del tragitto. Riuscito a farsi spazio tra le varie squadre giovanili, nel 2015 all’età di 18 anni riceve la chiamata cambia la sua vita.

La voce alla cornetta è quella di Roberto Stellone, allora tecnico del Bari che propone al giovane di giocare per la prima squadra dei biancorossi. Il tecnico italiano, malgrado un momento di crisi in chiave classifica, decide di puntare immediatamente su Castrovilli, chiamato così al grande salto e buttato in mischia con i grandi. Prestazioni d’oro che attirano l’interesse di squadre di miglior blasone, in particolare la Fiorentina, che nelle stessa stagione ne acquista le prestazioni.

Fiorentina, il prestito alla Cremonese: la cadetteria
Un colpo in ottica quello della Fiorentina, capace di assicurarsi il cartellino di Castrovilli per una cifra pari a 400 mila euro. La sua esperienza con i Viola non dura a lungo, almeno per il momento, tanto da portarlo in prestito in Lombardia, con la maglia della Cremonese. Trasferitosi nel Nord Italia, il mediano approda così nella serie cadetta per la seconda volta in carriera, dopo le sue due stagioni con il Bari. Con l’allora Cremonese guidata da mister Tesser, Castrovilli inizia a macinare qualità e soprattutto numeri, concludendo la prima stagione con una rete e tre assist in 27 presenze.
Le sue grandi prove lo riconfermano per la seconda volta con la Cremo, allungando così il suo prestito per un ulteriore anno. Non c’é scelta migliore di questa, un secondo anno in Serie B che lo vede emergere come uno dei migliori del campionato, riuscendo a totalizzare ben quattro reti e due assist al termine di quest’ultima.
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Le sue capacità tecniche sono riassumibili nelle poche parole che gli ha riservato Tesser, allora tecnico della Cremonese, a Eurosport: “Castrovilli non è un buon giocatore, è un talento puro, di quelli che poche volte ti capitano tra le mani. Può darsi che, nel calcio italiano, qualche potenziale campione si sia perso per strada per svariate ragioni, ma diciamo che di uno come Gaetano ti accorgi subito. Ha una visione di gioco di 360 gradi, è duttile, nel senso che a centrocampo può fare tutto”.

Fiorentina, il ritorno in viola: un exploit totale
Con le sue parole, mister Tesser ha colto il talento di Castrovilli in modo eccelso, un talento unico destinato a palcoscenici altrettanto. Nel 2019, il nativo pugliese fa ritorno alla base, tornando ad essere un giocatore della Fiorentina a tutti gli effetti. La cadetteria come rampa di lancio e un exploit continuo, fanno di Castrovilli l’arma in più della viola, i quali lo impiegano come titolare fin da subito. Agile come un ballerino e veloce come un quattrocentista, alla sua prima stagione in Serie A firma ben tre reti e due assist, condite da ben 33 presenze totali.
In pochi se lo sarebbero aspettato ma invece, il ballerino di Bari è riuscito a schivare critiche e tanto altro con il suo solito passo di danza. Una piroetta leggera ma efficace, meno utile sul campo ma molto di più fuori, un professionista unico alle prese con uno sport sempre più in rotta di collisione. La sua crescita trova sfogo anche nella sua seconda stagione con i gigliati, concludendo quest’ultima con cinque reti e tre assist in 34 gare.

Il suo talento viene notato anche dalla nazionale italiana che, già dal 2020, lo fa entrare nel giro dei convocati per tornei e amichevoli. Nello stesso anno, insieme ai suoi compagni, Castrovilli guadagna il titolo di campione d’Europa, avendo trovato il campo per 4′ minuti nella vittoria contro il Galles ai gironi. Il suo cammino con i gigliati invece continua fino alla stagione attuale, nella quale non ha ancora avuto modo di debuttare per via del suo infortunio.
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Fiorentina, un centrocampo rinato: Italiano e il suo artista
Complice l’infortunio rimediato la passata stagione in campo con il Venezia, Castrovilli potrebbe far ritorno nella prossima gara contro il Monza. Una partita speciale per l’azzurro, pronto a rimettersi in gioco davanti al suo pubblico e alla sua gente. Il classe 1997 si andrà ad aggiungere ai soliti Amrabat e Bonaventura, anche loro sempre più in crescita. Da un ruolo all’altro, mister Italiano potrà nuovamente contare sul suo artista che tanto ha incantato a suon di dribbling e giocate d’autore. Nel classico 4-3-3 del tecnico italo-tedesco, Castrovilli prenderebbe la posizione di Antonin Barak, andando così ad occupare l’out di sinistra.

La sua classe e la sua incredibile visione di gioco saranno utili per mettere fine al digiuno in zona gol della Fiorentina, problema principale in questo inizio di stagione. Un rientro che darà ancora più spinta ai gigliati per puntare alle zone europee, obiettivo dichiarato della squadra toscana. Il proseguo di stagione ripartirà proprio dai migliori interpreti di mister Italiano, ognuno chiamato a dare il massimo pur di tornare ad essere una delle squadre di punta in suolo nazione che internazionale.