Il tempo scorre inesorabile e si avvicina sempre di più l’ora della verità. Alle 20:45 di domenica 5 novembre andrà in scena una gara dal sapore particolare, un match che riapre ferite mai chiuse veramente, una partita che grida ‘vendetta’: Fiorentina-Juventus. A parlarne ai nostri microfoni in ESCLUSIVA è stato Mauro Bressan, ex calciatore della Viola.
Fiorentina-Juventus: la sfida è servita
Il viola e il nero, due colori completamente opposti e che fanno da altare ad una differenza ancor più grande. Opposti, infatti, sono anche i modi di pensare il gioco del calcio e di portarlo sul terreno di gioco. Da una parte la ricerca ossessiva di un possesso palla che possa portare gli avversari ad aprire le proprie maglie, tipica di Italiano, mentre dall’altra la convinzione di poter fare del ‘corto muso’ una teoria universale, targata Allegri.
Dunque, non c’è una filosofia giusta o sbagliata, non esiste una verità assoluta, ma il campo saprà sciogliere ogni dubbio. Queste le parole di Mauro Bressan su Fiorentina-Juventus: “Si affrontano due squadre diverse. La Fiorentina gioca a memoria, mentre la Juventus è una squadra veramente difficile da affrontare, ti fa giocare male e ha qualcosa in più rispetto alla Viola per individualità. Sono curioso di vedere questa partita fra chi imposta la gara per vincere e giocare bene e una squadra attendista, che cerca di vivere di episodi e che proverà a mettere in difficoltà la Fiorentina con dei contropiedi o con i giochi di Allegri.”
La dura legge del gol: Nzola e Beltran a fari spenti nel buio
La musica quest’anno è cambiata nuovamente in casa Fiorentina: un attacco a porte girevoli che non ha mai trovato una sua certezza e una sua dimensione dopo l’addio di Vlahovic. Cabral e Jovic sono stati la parvenza di una luce, spenta poco dopo con le loro cessioni. Adesso il testimone è passato nelle mani di Nzola e Beltran, ma lì davanti per la Viola sembra essere buio pesto.
Il primo vero interrogativo riguarda l’ex Spezia: 1 solo gol in 10 gare disputate di Serie A. Numeri preoccupanti dei quali ha parlato lo stesso Bressan: “Nzola è abituato agli schemi e al gioco di Italiano però sta vivendo un momento di sfiducia. Lui si sbatte molto, ma l’attaccante deve fare gol. Quando non riesci a trovare la via della rete cala l’autostima e non tenti le giocate. Vedo un calciatore che ha bisogno di fiducia”.
Più intrigante rimane, invece, il profilo di Beltran. Nelle ultime uscite infatti, nonostante l’iniziale ambientamento, si è messo in mostra ritagliandosi sempre più spazio nella rosa di Italiano. Anche qui, però, a mancare è il marchio di fabbrica di un numero 9 degno di nota: il gol. Queste le parole di Bressan: “Beltran é arrivato all’inizio di questa stagione da fuori quindi bisogna aspettarlo. Da quello che si è intravisto, però, è un giocatore che va in profondità, ha voglia, corre, ma deve ripetersi con i gol fatti in Conference, deve cercare anche lui di sbloccarsi.”
Il vizio degli ex: Chiesa e Vlahovic pericoli numeri uno
Fiorentina-Juventus non è solo una sfida d’alta quota, ma anche una gara all’insegna degli ex: Arthur e Mandragora da una parte, ma soprattutto Chiesa e Vlahovic dall’altra. Il duo d’attacco di Allegri, in questo avvio di stagione, ha dimostrato di saper fare male alle difese avversarie e la Viola è la prossima vittima segnata sul taccuino.
Dunque per la Fiorentina sarà importante neutralizzare Vlahovic e Chiesa anche se non sarà così semplice. Gli spazi lasciati dalla Viola potrebbero giocare a favore della Juventus, pronta a sfruttare il vizio degli ex. Queste le parole di Bressan: “Bisogna vedere se Chiesa e Vlahovic entreranno al secondo tempo o partiranno dall’inizio…certo è che sono due ragazzi molto pericolosi e forse in questo momento mi fa più paura Chiesa perché può essere decisivo negli spazi della difesa Viola. Sappiamo che i ragazzi giocano alti e ad accorciare la squadra per recuperare la palla e partire subito in offensiva, lasciando magari degli spazi dietro e quindi Chiesa, Vlahovic, ma anche Kean, potrebbero approfittarne. Devono essere bravi, stare corti e veloci a scappare e a recuperare”.