Non sarà un Fiorentina-Juventus come tutti gli altri. Già di per sé la gara tra viola e bianconeri non è un match comune e scevro di agonismo, ma nel posticipo domenicale dell’undicesima di Serie A c’è di più. C’è una città, Firenze, che si erige a rappresentare se stessa ed un’intera regione in ginocchio di fronte al maltempo. Un’alluvione che ha intaccato le aree fisiche, ma non lo spirito dell’intero popolo toscano che si rifugia negli spazi sicuri e spala fango di fronte alle proprie case.
Si dice che il calcio sia la cosa più importante delle cose meno importanti. Una frase apparentemente distaccata dalla realtà, ma che assume i contorni di verità assoluta se a parlare è anche la Curva Fiesole. Il cuore del tifo fiorentino non ha dubbi: nonostante la partita speciale e le coreografie, non sarà al Franchi per sostenere la Fiorentina contro la Juventus.
Gli ultras hanno preferito devolvere le proprie energie altrove, aiutando i concittadini in difficoltà nelle aree più colpite dall’alluvione. Un’ulteriore testimonianza di come non sarà semplicissimo nella serata odierna parlare solo e soltanto di calcio. Ma anche del modo in cui, al contempo, il pallone si dimostra una concreta scappatoia dalle problematiche per tentare di vivere qualche ora con un po’ più di leggerezza.
Fiorentina-Juventus, rivalità ed ex
Ed è per questo – e soprattutto per altri motivi, dagli economici ai logistici – che Fiorentina-Juventus si giocherà, salvo nuove comunicazioni. Italiano ed Allegri si daranno battaglia in uno stadio che si preannuncia comunque caldissimo, entrambi potendo puntare sugli uomini migliori ma facendo anche i conti con pesanti defezioni.
Al terzino destro da adattare in casa dei Viola, la Vecchia Signora risponde con l’assenza di Weah e la conferma di Rugani che va a sostituire l’infortunato Danilo. Ma il match dell’undicesima di Serie A sarà soprattutto terreno di ex, come spesso capita tra queste due compagini. Gli uomini più attesi, infatti, sono Chiesa e Vlahovic che tornano al Franchi da avversari con la maglia più avversa da quelle parti.
Un tema che, insieme a quello tattico e strettamente passionale, proveremo a raccontarvi direttamente dall’impianto del club gigliato, tentando di contribuire ad alleggerire un momento complicato come quello che l’intera Toscana sta vivendo. Perché il calcio è sì meno importante delle “cose serie”: ma gode di un potere emozionale che può fare miracoli.