Un celebre proverbio latino recita: “attraverso le asperità fino alle stelle”. Frase che definisce appieno i trascorsi recenti della Fiorentina, tra le società più antiche del calcio italiano. Dal fallimento allo scandalo Calciopoli, passando per la Serie C e l’Europa League, i tifosi Viola, negli ultimi 20 anni ne hanno vissute molte, ma ciò non li ha mai destati dal restare vicino alla squadra, anche nei momenti di difficoltà.
Il 26 maggio del 2019, all’ultima giornata di campionato, i toscani, reduci da una stagione tortuosa, in cui l’hanno fatta da padrone le vicende extracalcistche legate alla cessione della società, affrontano il Genoa per guadagnarsi la salvezza.

La partita è a dir poco scialba, finisce con un noioso 0-0 che permette ad entrambe le squadre di rimanere in Serie A, ma per i tifosi vale molto di più; una gara, all’apparenza inutile, dalla quale dipendeva il futuro prossimo del club viola. A Firenze si alza un urlo di liberazione e a giugno termina lo storico sodalizio dei fratelli Della Valle, durato quasi 20 anni, lasciando spazio ad un’imprenditore italo-americano, il signor Rocco Commisso.
Fiorentina, inizia l’era Commisso: il biennio di Montella, Iachini e Prandelli
Al suo insediamento nel ruolo di patron della Fiorentina, Rocco Commisso, imprenditore nel campo delle telecomunicazioni, si mette subito all’opera per concretizzare le promesse fatte ai suoi tifosi, riuscendoci almeno in parte. Alla rosa si aggregano grandi campioni come Franck Ribery, in uscita dal Bayern Monaco, e Kevin Prince Boateng, mentre per la panchina viene scelto Vincenzo Montella (alla seconda esperienza con il club di Firenze) che proprio da allenatore della Viola era arrivato ai quarti di Europa League nel 2014.

La prima stagione del nuovo presidente lascia spazio a riforme e cambiamenti e le difficoltà riscontrate nelle passate stagioni tornano immediatamente a galla. Alla 18a giornata di Serie A, a Montella subentra Iachini, che conduce la squadra ad una tranquilla posizione di metà classifica, scacciando i fantasmi di una retrocessione che erano tornati a destabilizzare la piazza, tutta.
L’inizio del nuovo anno conferma la già consolidata strategia di mercato basata sull’innesto di calciatori d’esperienza che, proseguendo a vele spiegate, porta a Firenze “Jack” Bonaventura e l’uruguagio Martin Caceres, mentre giovani di grandi prospettive, su tutti Federico Chiesa e Dusan Vlahovic, stavano lentamente trovando la propria dimensione ideale.
Dopo un’inizio di campionato a dir poco deludente, Iachini viene esonerato, al suo posto arriva Cesare Prandelli, altro grande ritorno dopo 10 anni dall’ultima volta, ma le cose non accennano a cambiare e la Fiorentina deve nuovamente accontentarsi della mera salvezza. I primi malumori cominciano a diffondersi tra le strade della città toscana.
Fiorentina, l’arrivo di Italiano: il sogno europeo si concretizza
La tappa cruciale del viaggio iniziato 4 anni fa per riportare il club gigliato ai fasti di un tempo coincide con il 1° luglio del 2021, quando Commisso, deciso a dare una svolta al suo progetto, sceglie come nuovo allenatore, Vincenzo Italiano, tecnico di nuova generazione, reduce da una clamorosa salvezza con lo Spezia.

Nato in Germania ma di origini italiane, Italiano sembra essere il leader perfetto per portare la squadra a realizzare il tanto ambito sogno europeo. Estremamente moderno dal punto di vista tattico, la sua idea di gioco si sposa alla perfezione con i calciatori messi a sua disposizione. Così, trascinati dai gol di Dusan Vlahovic, che a gennaio lascerà per accasarsi alla Juventus, raggiungono la 7a posizione in campionato che vale la qualificazione alla neonata Conference League.
Dopo anni di alti e bassi i tifosi Viola tornano a vedere finalmente la luce e neanche le partenze di Chiesa e Vlahovic, per unirsi ai rivali di sempre della Juve, smorzano l’atmosfera creatasi negli ultimi mesi. A Firenze è scoppiata l’ “Italiano-mania” ma il futuro riserva ancora grandi sorprese.
Fiorentina, la Viola sogna in grande: Cabral e Jovic per la Conference e la Coppa Italia
Gli strascichi per le partenze dei pilastri della squadra, passati in secondo piano in estate, cominciano a farsi sentire al principio della nuova stagione e nelle prime giornate la Fiorentina fa fatica ad ingranare la marcia, attestandosi in una posizione di medio-bassa classifica anche alla luce delle deludenti prestazioni di alcuni nuovi innesti.
In Europa però la musica è completamente diversa, i gigliati passano agilmente la fase a gironi per poi riversarsi come un tornado su Braga, Sivasspor e Lech Poznan, grazie alle reti di Cabral e Jovic, attuali capocannonieri della competizione.

Le entusiasmanti prestazioni in campo europeo rilanciano la Viola anche in campionato, il giocattolo di Italiano ricomincia a funzionare e a 4 giornate dalla fine dell campionato si trova attualmente in 8a posizione. Sempre a livello nazionale, la recente vittoria con la Cremonese, ha riportato la Fiorentina in finale di Coppa Italia 9 anni dopo l’ultima volta.
Le premesse per un finale di stagione all’insegna del divertimento ci sono tutte e giovedì 11 maggio, si svolgerà il primo atto della semifinale di Conference League, che vedrà i toscani affrontare il Basilea. Il sogno fiorentino è più vivo che mai; chiudere al meglio questa stagione può sicuramente tornare a far sperare i tifosi viola che, adesso più che mai, possono allontanare i fantasmi del passato per respirare, nuovamente, aria di reali possibilità.

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