Dopo le ultime due convincenti vittorie consecutive, 3-0 all’Hellas Verona e soprattutto il 2-1 ai danni del Milan, la Fiorentina è tornata a sorridere anche in campionato. Gli uomini di Vincenzo Italiano stavano vivendo un periodo complicato con un successo che, in Serie A, mancava da quasi un mese. La discontinuità nei risultati è stata infatti il filo conduttore della stagione della Viola con la classifica che ne è la dimostrazione. Infatti, i gigliati occupano solamente la 12a posizione a quota 31 punti alle spalle di alcune formazioni con una rosa, sulla carta, dal potenziale inferiore.
Il presidente Rocco Commisso ad inizio stagione aveva dichiarato che l’obiettivo era quello di migliorare il risultato dell’anno precedente confermandosi nelle posizioni che garantiscono l’Europa. Nel 2021/22 i viola chiusero al 7° posto tornando a qualificarsi per una competizione continentale dopo 5 anni di assenza. Vista l’attuale situazione, soddisfare le pretese del numero uno statunitense sarà molto complicato in quanto il 6° posto dista ben 11 punti.
Ecco che a questo punto, per raggiungere anche quest’anno il traguardo europeo, potrebbe essere fondamentale giocarsi al meglio la Conference League. Infatti, in caso di vittoria del trofeo, la squadra toscana sarebbe qualificata direttamente in Europa League. Con il difficile compito di recuperare terreno in campionato è chiaro che questa è una soluzione da tenere in conto.

Fiorentina, il cammino in Conference League
Come detto, il raggiungimento della 7a posizione nella scorsa stagione è valso una qualificazione europea che a Firenze mancava ormai da troppi anni. L’ultima volta che i gigliati scesero in campo in ambito continentale fu infatti nel 2017 per i sedicesimi di finale di Europa League in cui furono eliminati dal Borussia Monchengladbach. È la Conference League ad accogliere il ritorno della Fiorentina in Europa. Per arrivare al tabellone principale della competizione però i viola sono dovuti passare attraverso le difficoltà del turno preliminare.
L’avversaria con cui la squadra di Italiano si è dovuta scontrare lo scorso agosto è stata il Twente. I toscani, nell’ostico doppio impegno, sono riusciti ad imporsi al Franchi per 2-1 grazie alle reti di Nico Gonzales e Cabral. Nel match di ritorno, terminato 0-0, hanno invece difeso strenuamente il vantaggio resistendo ai continui attacchi degli olandesi, garantendosi così il passaggio ai gironi.
Dal successivo sorteggio, avvenuto come sempre dalle urne di Nyon, sono uscite le avversarie sulla strada che porta alla fase ad eliminazione diretta: i lettoni del Rigas, gli irlandesi dell’Hearts e i turchi dell’Istanbul Basaksehir. I toscani e i balcanici sono ovviamente i favoriti per il passaggio del turno mentre le altre due formazioni vengono immediatamente catalogate come vittime sacrificali.

Nonostante la non elevata complessità delle compagini da affrontare, il cammino della Fiorentina non inizia nel migliore dei modi. Infatti, nel match di apertura non va oltre il pareggio per 1-1 tra le mura amiche contro il Rigas e nella gara successiva in Turchia crolla venendo sconfitta nettamente per 3-0. A questo punto, la 3a giornata della prima fase diventa lo spartiacque per il prosieguo nella competizione.
Biraghi e compagni non falliscono l’appuntamento e sbaragliano gli Hearts con un secco 0-3. La vittoria sblocca la squadra che nelle sfide di ritorno fa bottino pieno guadagnandosi la qualificazione a pari punti con il Basaksehir, che rimane davanti per la miglior differenza reti negli scontri diretti.
Avendo chiuso al 2° posto, il nuovo ostacolo è rappresentato dallo spareggio con lo Sporting Braga, retrocessa dall’Europa League. I portoghesi sono una squadra molto insidiosa soprattutto per l’esperienza coltivata negli ultimi anni a giocare partite in ambito europeo. Tuttavia mister Italiano prepara benissimo l’incontro e i suoi ragazzi ipotecano il passaggio del turno già all’andata, imponendosi per 4-0 fuori casa grazie alle super prestazioni di Jovic e Cabral, autori entrambi di una doppietta. I viola fanno valere la propria superiorità anche nel match di ritorno vincendo 3-2.
Nella sfida d’andata degli ottavi di finale, giocatasi proprio ieri, 9 marzo, al Franchi la Fiorentina si è imposta per 1-0 con il Sivasspor. In una partita dominata per larghi tratti in cui il risultato sembrava non riuscire a sbloccarsi, ci ha pensato Antonin Barak a siglare la rete della vittoria. Per il centrocampista ceco, ormai uomo delle notti di coppa, si tratta del 4° gol in questa edizione della Conference League. Grazie alla firma dell’ex Hellas Verona i viola hanno un piede nei quarti ma giovedì prossimo, a Sivas, non bisognerà assolutamente sottovalutare l’impegno.

Fiorentina, la Conference League non è un’utopia: ecco perché si può sognare l’impresa
La neonata Conference League ha fatto il suo esordio nella passata stagione come 3a competizione più importante nel palcoscenico europeo. La sua 1a edizione ha visto trionfare nella finale di Tirana la Roma, che ha riportato un trofeo continentale in Italia dopo l’Inter nel 2010. Il successore dei giallorossi sarà decretato il 7 giugno 2023, nella finale della Eden Arena di Praga. Arrivati agli ottavi di finale le squadre italiane in corsa per il titolo sono due. La Lazio, che dovrà però ribaltare la sconfitta 2-1 della gara d’andata con l’Az Alkmaar, e la Fiorentina, impegnata con il Sivasspor.
La squadra di Italiano, vista la notevole superiorità tecnica, arriva a questa sfida con i favori del pronostico ed è chiamata ad ottenere il passaggio del turno. Il primo mattoncino è stato messo nella gara d’andata, vinta per 1-0, e ora servirà archiviare la pratica al ritorno. Superando i turchi, per la Viola si aprirebbe infatti un palcoscenico molto interessante. Se è vero che le favorite alla vittoria finale potrebbero essere West Ham e Villareal, la Fiorentina ha tutte le carte in regola per poter provare ad arrivare fino in fondo. La qualità della rosa a disposizione di Italiano è di tutto rispetto e può permettere di giocarsela almeno alla pari con tutte le restanti pretendenti.
Le due partite con il Braga hanno messo in mostra tutto quello che è il potenziale dei gigliati al cospetto di una squadra particolarmente temibile. Le prestazioni sono state di assoluto livello e hanno dato una spinta importante a livello morale, mostrata anche dal ritorno alla vittoria in campionato. In più, la verve mostrata nelle ultime uscite da Jovic, capocannoniere della competizione con 6 reti, e Cabral fanno ben sperare i tifosi viola. E’ chiaro che, a meno di sorprese in questo turno, sarà importante anche avere fortuna nell’eventuale successivo sorteggio, sperando magari in un incrocio tra le due big annunciate.

Fiorentina, uno sguardo alle avversarie più temibili in Conference League
Il tabellone degli ottavi di finale di Conference League, a parte Lazio e Az Alkmaar, non ha messo di fronte le squadre più quotate. Se il sorteggio è stato clemente con la Fiorentina, lo stesso si può dire anche per gli altri top team. Infatti sia Villarreal che West Ham, papabili come detto alla vittoria del trofeo, affronteranno Anderlecht e AEK Larnaca in due match sulla carta non troppo complicati. Il Submarino Amarillo, protagonisti della scorsa semifinale di Champions League, sono probabilmente i veri favoriti vista anche la grande esperienza in ambito europeo. Gli inglesi non stanno attraversando la loro miglior stagione in Premier League in cui sono impegnati addirittura nella lotta per non retrocedere. In Europa invece il cammino degli Hammers è stato senza intoppi, con 6 vittorie su altrettante partite.
Le altre squadre che potrebbero dare maggior fastidio alla Fiorentina sono il Nizza e l’Istanbul Basaksehir in caso di passaggio del turno con il Gent. I rossoneri di Francia, che affrontano lo Sheriff Tiraspol, si sono classificati primi nel proprio girone e hanno in Nicolas Pepè la loro stella. I turchi, già affrontati nella prima fase, hanno mostrato di poter mettere in difficoltà la squadra di Italiano soprattutto tra le mura amiche. Meno difficoltosi sarebbero invece gli impegni con le restanti formazioni, con quali i viola partirebbero decisamente favoriti.

Fiorentina, Jovic e Cabral le frecce nell’arco di Italiano
Nelle ultime due sessioni di mercato la Fiorentina ha puntato forte su due attaccanti che le permettessero di sostituire al meglio Dusan Vlahovic. I profili scelti sono stati quelli di Arthur Cabral, a gennaio 2022, e dell’ex Real Madrid Luka Jovic. Il serbo, esploso nel 2018-19 con la maglia dell’Eintracht Francoforte grazie alle 27 reti stagionali, è arrivato a Firenze per rilanciarsi dopo alcuni anni difficili.
Le alte aspettative insieme alla non eccellente forma morale e fisica del giocatore hanno reso i primi mesi molto complicati. Il classe ’97 ha avuto la forza di rialzarsi e nel 2023 sta trovando maggiore continuità. Il palcoscenico dove il numero 7 si sta esprimendo al meglio è proprio la Conference League dove è capocannoniere con 6 reti. L’aria europea sembra infatti fargli bene come hai tempi in cui militava in Germania, dove con 10 gol guidò la squadra fino alle semifinali.

La crescita del nativo di Bijeljina va di pari passo con quella fatta registrare dal compagno di reparto Cabral. L’ex Basilea, pagato circa 15 milioni, aveva parecchio deluso lo scorso anno non confermando le importanti prestazioni con gli svizzeri. I soli 2 gol realizzati nei primi sei mesi avevano fatto storcere il naso a molti tifosi e anche la prima parte di stagione non era stata convincente. L’arrivo del nuovo anno pare aver dato nuova linfa al brasiliano che sta trovando la sua dimensione in maglia viola. I 5 gol segnati nel mese di febbraio, di cui 3 decisivi con il Braga, potrebbero dargli la fiducia necessaria per aiutare la Fiorentina a raggiungere i suoi obiettivi.
Con i suoi due bomber in crescita, per Italiano il sogno Conference League può diventare più reale. Il tecnico di Karlsruhe sa benissimo che sarà fondamentale giocare tutte le partite al massimo senza mai rilassarsi né sottovalutare l’avversario. L’idea però di un bis italiano dopo la vittoria della Roma stuzzica l’appetito dei gigliati che sanno quanto questa competizione sia importante per assicurarsi un posto in Europa League l’anno prossimo, ormai difficilmente raggiungibile in campionato.