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La Serie A 2021-2022 si è conclusa e ha espresso i suoi verdetti finali: Milan campione d’Italia; Inter, Napoli e Juventus seguiranno i rossoneri in Champions League; Lazio e Roma in Europa League; Fiorentina in Conference League; salutano la massima serie, invece, Cagliari, Genoa e Venezia. La stagione appena trascorsa è stata una di quelle che difficilmente verrà dimenticata, con la lotta fino all’ultima curva delle due milanesi per lo Scudetto, i continui ribaltamenti in zona Europa, la bagarre della lotta per non retrocedere. Insomma un campionato ricco di colpi di scena e di ribaltamenti dalla prima all’ultima posizione come ormai da diversi anni non eravamo più abituati ad assistere visto il dominio della Juventus, i bianconeri abdicano per il secondo anno consecutivo a favore di una milanese: l’Inter prima, il Milan poi.
Tra i verdetti finali, sopraelencati, della Serie A spicca il piazzamento europeo della Fiorentina, con i viola che parteciperanno alla prossima Conference League, passando, però, prima per un turno di playoff. Sembrerebbe strano essere stupiti dal piazzamento europeo dei gigliati, considerato il connubio Fiorentina-Europa che per diversi anni è stato indissolubile, e invece c’è da esserlo perché dall’Europa, la squadra toscana, mancava da ben 5 anni, quando sulla panchina dei viola vi era Paulo Sousa.
Fiorentina, l’Europa è la vittoria di Vincenzo Italiano
Possiamo definirla, a tutti gli effetti, l’Europa di Vincenzo Italiano. Il tecnico, nato in Germania, è sicuramente l’artefice principale della cavalcata europea della Fiorentina, togliendosi parecchi sassolini dalle scarpe verso gli scettici al suo arrivo a Firenze che non hanno mai creduto nel suo progetto. E pensare che, paradossalmente, il tecnico prescelto dalla viola per la stagione 2021-2022 era stato Gennaro Gattuso, salvo poi il clamoroso dietrofront del tecnico calabrese dopo solo 23 giorni dall’inizio della sua avventura a causa di mancanza di intenti con la società gigliata. Il presidente Rocco Commisso e il ds Daniele Pradè decisero di affidarsi proprio a Vincenzo Italiano, al ballo dei debuttanti in una big. Il tecnico ex Spezia ha lavorato a testa bassa fin da subito, plasmando la sua rosa con il suo canonico 4-3-3 con un gioco prettamente di palleggio e di pressing alto.
Un calcio, quello di mister Italiano, dove le mezzali sono di inserimento e i terzini di spinta, caratteristiche poi confermate anche dai numeri: 4 goal per il terzino e capitano Cristiano Biraghi e stesso numero di goal anche per il centrocampista Giacomo Bonaventura. Il tecnico ha saputo, con il tempo, conquistare la fiducia di tutti, dalla dirigenza ai giocatori passando, soprattutto, per i tifosi che hanno apprezzato il grande attaccamento, mostrato dall’allenatore, alla causa fiorentina. Il matrimonio tra le parti dovrebbe, quindi, proseguire senza intoppi dopo l’incontro avuto con la società viola durato ben due ore: il nodo da sciogliere è relativo al mercato, soprattutto in entrata, con la Fiorentina che il prossimo anno sarà impegnata su tre fronti.
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I momenti della stagione viola: l’inizio promettente
Riviviamo i segmenti più importanti della stagione della Fiorentina, culminata con il piazzamento in Conference League: dall’inizio di stagione promettente alla rivoluzione in zona offensiva di gennaio dopo l’addio di Dusan Vlahovic, passando per il sogno Coppa Italia fino al rush finale per l’Europa.
La preparazione estiva della rosa viola parte in ritardo a causa delle dimissioni di Gennaro Gattuso, come sopra riportato. Il neo tecnico Vincenzo Italiano cerca di imporre la sua idea di gioco fin da subito, e l’inizio è di quelli promettenti: 4-0 secco al Cosenza all’esordio in Coppa Italia dei gigliati. La partita inaugurale della Serie A, però, non è dello stesso esito con la Fiorentina che esce sconfitta dallo stadio Olimpico per 3-1 contro la Roma, restando in dieci però dopo soli 17′ per l’espulsione di Dragowski. La sconfitta fa arrabbiare Italiano che arringa i suoi ed ottiene subiti i risultati sperati: 4 vittorie nelle successive 5 partite. L’unica sconfitta arriva all’Artemio Franchi, l’avversario è l’Inter che si impone per 3 reti ad 1. La squadra sembra girare bene e davanti ingrana anche il bomber Dusan Vlahovic.
La vittoria sul Milan e la sconfitta nel derby
Dopo l’inizio imponente arriva il primo periodo complicato della gestione Italiano con 5 sconfitte in 8 partite che fanno frenare la Fiorentina in zona Europa. Le sconfitte più pesanti da digerire per i tifosi sono in trasferta: a Torino con la Juventus, ad Empoli nel derby toscano. Le due battute d’arresto arrivano entrambe in maniera rocambolesca e sul tramonto della gara, al 91′ la rete dell’ex Cuadrado che beffa Terracciano sul suo palo. Quasi da incubo , invece, la sconfitta del Castellani, con i viola in vantaggio fino a tre giri d’orologio dal termine salvo poi cadere in 2′ sotto i colpi di Bandinelli, prima, e Pinamonti, poi. Nel mezzo però da segnalare la prestigiosa vittoria con il Milan, alla sua prima sconfitta in campionato, con un roboante 4 a 3 all’Artemio Franchi.
L’inverno infernale: dall’addio di Vlahovic alla Coppa Italia
La Fiorentina continua la sua scalata all’Europa piazzando un filotto di 6 partite senza sconfitta, compresa la vittoria in Coppa Italia con il Benevento che permette l’accesso agli ottavi della competizione. Inizio di gennaio infernale per i viola, che sono impegnati sul doppio fronte mercato-campo. Il 13 gennaio arriva l’impresa dei gigliati che sbanca il Maradona battendo per 2-5 il Napoli e accede ai quarti di Coppa Italia. Ma la notizia bomba del gennaio fiorentino non sarà la vittoria contro i partenopei, perché, quelli che sembravano solo malumori diventano realtà: Vlahovic lascia Firenze per accasarsi alla Juventus, che sborsa circa 70 milioni di euro per acquistare il bomber serbo. La cessione dell’attaccante stappa il mercato, con Pradè attivissimo per riallestire il parco attaccanti viola: arrivano Piatek, Cabral e Ikonè. Colpi importanti per tentare di arginare l’assenza del serbo e dare l’assalto all’Europa.
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Proprio uno dei nuovi acquisti di gennaio della Fiorentina, Piatek, regala l’accesso alle semifinali di Coppa Italia contro la Juventus. Il centravanti polacco realizzo una doppietta nel 2-3 esterno contro l’Atalanta al Gewiss Stadium; gara che i viola vincono poi al 93′ grazie al goal di Milenkovic. La squadra gigliata fa 3 su 3 in stagione contro i bergamaschi vincendo anche in campionato grazie alla rete, ancora, di Piatek. Chiude poi febbraio con la sconfitta, arrivata in extremis, sul campo del Sassuolo.
La doppia sfida alla Juventus
Marzo si apre con la sfida d’andata di Coppa Italia alla Juventus. Le attenzioni dell’Artemio Franchi sono tutte per lui, il grande ex: Dusan Vlahovic, fischiato ad ogni tocco di palla. La partita sembra stregata per la Fiorentina, capace di andare al tiro per ben 21 volte senza gonfiare la rete. Oltre il danno arriva la beffa: è il minuto 91, lo stesso fatale per la viola in campionato, Cuadrado, sempre lui, va sul fondo e crossa al centro, Venuti tocca e devia verso la sua porta, è 0-1 per i bianconeri. La viola esce sconfitta nonostante l’assedio, ed iniziano ad emergere i primi problemi della scarsa vena realizzativa degli attaccanti gigliati: pesa l’assenza di Vlahovic?
La risposta arriva nelle successive 6 gare di campionato dove la Fiorentina mette a referto solo 8 goal, con Torreira capocannoniere del mini-ciclo. Nonostante il problema attacco però la viola serra i ranghi in difesa e porta ben 14 punti sui 18 disponibili. Spicca la vittoria, la seconda in stagione, al Maradona che spezza, ancora una volta, il sogno Scudetto del Napoli. La Fiorentina arriva al match di ritorno di Coppa Italia con la Juventus in condizione psico-fisiche ottimali, ma l’impresa di ribaltare lo 0-1 dell’andata non riesce. I bianconeri si impongono per 2 reti a 0 e raggiungono in finale l’Inter.
Il rush finale per l’Europa
Le attenzioni della Fiorentina ora sono tutte per il campionato, l’obiettivo è l’Europa. Il rush finale si apre nel peggiore dei modi per i viola che cedono il passo in classifica a causa delle 3 sconfitte consecutive con Salernitana, Udinese e Milan. 270′ minuti al termine del campionato e la lotta con Lazio, Roma e Atalanta per un piazzamento europeo è sempre più serrata. Proprio contro i giallorossi i viola vincono 2-0 e mettono a referto quella che si pensava potesse essere la vittoria decisiva per l’Europa. Ma c’è ancora da soffrire. I gigliati effettuano un vero e proprio harakiri alla penultima giornata perdendo amaramente 4-1 contro una Sampdoria già salva.
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Siamo arrivati all’ultima giornata di campionato: c’è Fiorentina-Juventus. Quarta sfida stagionale con i bianconeri, ma questa volta la posta in palio è alta solo per i viola che si giocano il settimo posto all’ultima curva del campionato. L’Atalanta spera in un passo falso dei gigliati per scavalcarli nel caso di successo interno con l’Empoli. Ma a sorridere sarà la formazione di Vincenzo Italiano, Juventus battuta per 2-0 ed è festa all’Artemio Franchi: la Fiorentina torna in Europa dopo 5 anni di assenza.