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Estate 2021. Immaginate di essere nei panni di Vincenzo Italiano, chiamato a sostituire il precoce addio di Gennaro Gattuso e a dover gestire improvvisamente una nuova rosa, la Fiorentina, che nell’ultima stagione non ha certamente brillato per gioco e risultati. La squadra ha poco equilibrio, il centrocampo non fa da filtro con gli altri reparti, dulcis in fundo inizia a gonfiarsi il caso Vlahović sul suo rinnovo. La strada è decisamente in salita. Il calciomercato porta dei buoni innesti ma nessun nome eclatante: Odriozola, Nico González, Torreira. Il campionato inizia con buone prestazioni e qualche vittoria ma gli 11 in campo faticano a trovare la giusta quadratura in ogni reparto, complici le diverse rotazioni fra i giocatori. Poi il 24 ottobre, in occasione del match casalingo contro il Cagliari, qualcosa accade. 3-0 e i rossoblù rispediti in Sardegna. Di certo non sono i primi 3 punti ottenuti ma dietro le quinte, quasi trascurato dai gol dei vari Biraghi, Gonzalez e Vlahović, qualcuno è salito in cattedra dettando legge nella mediana dando l’idea al proprio allenatore di aver risolto un grosso problema.

Sono Lucas Torreira. Risolvo problemi
Anno 1994. Dalla regia di Quentin Tarantino esce Pulp Fiction, un film che sarebbe diventato ben presto un’icona del cinema mondiale. In una scena appare Winston Wolf, personaggio enigmatico interpretato dall’eccezionale attore Harvey Keitel. Dotato di smoking nero, occhiali da sole e carisma da vendere, è chiamato a risolvere ogni tipo di incidente, asso nella manica che fa di lui uno dei beniamini Marsellus Wallace, boss di LA. “Salve, sono il Signor Wolf. Risolvo problemi“. Una frase che avrebbe echeggiato nei decenni successivi in ogni angolo del pianeta. “Cosa c’entrerà?” Vi chiederete. Ecco, da quel Fiorentina–Cagliari, Lucas Torreira non ha più tolto piede dal centrocampo della Fiorentina, risolvendo così quei problemi d’equilibrio per Vincenzo Italiano. “Salve, Sono Lucas Torreira. Risolvo problemi“.
Dai primi passi a Montevideo al debutto in Serie A con la Sampdoria

Lucas Sebastián Torreira Di Pascua nasce l’11 febbraio del 1996 a Fray Bentos, cittadina dell’Uruguay, da una famiglia borghese con madre governante e padre ricco macellaio di carne. Si dice che sin dalla sua infanzia abbia sempre amato trascorrere del tempo con la madre davanti a un tramonto o pedalando attraverso le spiagge per godersi il panorama. Nulla di male in quest’immagine a dir poco zen se non fosse che, quando indossa gli scarpini da calcio, in quel rettangolo verde viene fuori tutta la garra che possiede in corpo. “Piccolo di statura ma tosto di natura” lo descriverà Marco Fanuli su Il Fatto Quotidiano.
Dopo aver mosso i primi passi nella Institución Atlética 18 de Julio, accademia calcistica della sua città d’origine, all’età di 17 anni Lucas partecipa a un provino per il Montevideo Wanderers, club militante nella Primera División. Una volta mostrate le sue qualità, entro in rosa nel febbraio 2013 e circa un anno dopo viene portato in Italia al Pescara dal dirigente Roberto Druda. Dopo un anno e mezzo in Primavera, il 16 maggio del 2015 esordisce con la prima squadra in Serie B nella sconfitta per 2-1 contro il Varese, match dove viene schierato come seconda punta. Con il cambio in panchina però, il nuovo tecnico Massimo Oddo, che lo aveva già allenato nelle giovanili dei Delfini, lo riposiziona in cabina di regia nella gara vinta 3-0 contro il Livorno. Conclude con la maglia biancazzurra un buon finale di stagione sfiorando la A, sfumata nei play-off contro il Bologna.
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Nell’estate 2015 le sue prestazioni convincono la Sampdoria a investire su di lui, sebbene sia rimasto un anno altro in prestito al Pescara con la cui casacca realizza il suo primo gol da professionista in una gara di Coppa Italia, raggiungendo poi a fine stagione la promozione nella massima categoria dopo la vittoria contro il Trapani. Terminata la sua esperienza in Abruzzo, il giovane Lucas approda alla base doriana alla mercé del suo nuovo allenatore Marco Giampaolo, il quale rimane folgorato dall’intelligenza tecnico-tattica dell’uruguagio, tanto da non volersene più privare nel cerchio di centrocampo. Il 21 agosto del 2016 debutta in Serie A nel match vinto di misura per 1-0 contro l’Empoli. Non manca certamente la gioia della prima rete, arrivata contro il Chievo Verona dove sigla tra l’altro una doppietta. A fine stagione collezionerà un bottino di ben 4 gol.

La grande Europa chiama: dall’Arsenal all’Atlético Madrid
Dopo aver trascorso due stagioni a lottare al Marassi con la maglia blucerchiata addosso, per Lucas arriva la chiamata che può svoltare la sua carriera: il nuovo Arsenal di Unay Emery bussa alla porta. Nell’afoso luglio del 2018 il ragazzo uruguagio lascia quindi l’Italia per volare a Londra, dove poi fa il suo esordio con i Gunners il 12 agosto nella gara casalinga persa 2-0 contro il Manchester City. Di certo non un debutto con i fuochi d’artificio in Premier League, decisamente meglio quello in Europa League il 20 settembre sempre all’Emirates contro il Vorskla, partita vinta 4-2. Ma quello che avrebbe dovuto essere il grande trampolino per la sua carriera si trasforma poi in un nulla di fatto, contornato da un rendimento non eccelso e un amore mai sbocciato con i tifosi.

Solitamente dopo una delusione amorosa si cerca di far ritorno all’ovile, nel posto in cui si è stati bene. Forse, dopo quest’esperienza negativa nella fredda e uggiosa Londra, Lucas avrà pensato questo. E quale modo migliore se non cercare di rinascere in un luogo che ricorda tanto casa. Il 5 ottobre del 2020 l’Atlético Madrid ufficializza il suo trasferimento in prestito con diritto di riscatto. Per tradizione e indole caratteriale, i Colchoneros di Simeone sembrano la squadra più sudamericana d’Europa, uno dei motivi fondamentali della scelta del piccolo capo di approdare alla corte madridista. Ma anche questa volta, in una stagione con più bassi che alti, Torreira non riesce a spiccare il volo.

Il riscatto viola, la rinascita di Torreira Di Pascua
Dopo il mancato riscatto degli spagnoli, l’Arsenal decide nuovamente di piazzare il classe ’96 sul mercato. Nel agosto del 2021 all’asta partecipano diverse squadre tra cui un’italiana, la Fiorentina. In quel momento comprende di dover tornare nel Paese che lo ha lanciato e al quale deve tanto. Valigie in mano, Lucas vola verso Firenze con la speranza di trovare un giusto equilibrio personale. Arrivato in sordina tra le voci di mercato che invece davano per prossimo partente Dušan Vlahović, l’uruguaiano, consapevole di avere fra le mani una grossa opportunità di riscatto, mette in scena il lato migliore di sé tanto da entrare nelle grazie di Vincenzo Italiano.
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Inutile negarlo, a suon di grintose prestazioni e alcuni tap-in vincenti all’attivo, Lucas Torreira Di Pascua è diventato un imprescindibile del centrocampo viola nonché idolo della Curva Fiesole, follemente innamorata di tutta la sua garra. Con naturalezza e carisma da veterano, quel piccolo grande giocatore ha fatto proprie le redini della manovra della squadra, tanto da convincere il presidente Rocco Commisso a cercare di chiudere il riscatto entro Pasqua, come riporta fiorentina.it. Sarà una coincidenza o sarà il fato a volerlo, ma quest’anno dentro l’uovo la sorpresa potrebbe avere il sapore di un mate tutto uruguagio.