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Concluse le due settimane di vacanza concesse per la lunga pausa del campionato dovuta ai Mondiali, da lunedì 28 novembre, la Fiorentina ha ripreso a lavorare quotidianamente per tutta la settimana svolgendo allenamenti e l’amichevole contro l’Arezzo battuto col risultato di 4-1. Nell’ultimo mercato, la dirigenza viola col Direttore sportivo Daniele Pradè si sono mossi sul mercato per sostituire i partenti Odriozola, Piatek e Torreira per citarne alcuni, protagonisti nella scorsa stagione della cavalcata che ha portato alla qualificazione in Conference League. Sono così arrivati Dodò, Jovic, Mandragora e altri talenti a colmare il vuoto rimasto nell’undici titolare di Vincenzo Italiano. Questa volta ci focalizzeremo sul terzino brasiliano confrontandolo con il suo predecessore spagnolo partendo dall’analisi delle carriere fino ad arrivare al rendimento in maglia viola, chi avrà la meglio?

Odriozola contro Dodò, carriere a confronto: i club e il palmarès
Cresciuto nelle giovanili del Real Sociedad, Alvaro Odriozola viene inserito nella seconda squadra del club spagnolo in quella che da questa stagione, 2022-23, prende il nome di Segunda RFEF e che rappresenta la quarta categoria del calcio iberico. L’exploit con i Los Txuri-urdin, che in basco significa bianco e blù, avviene a metà della stagione 2016-17 quando viene promosso in prima squadra per giocare stabilmente titolare in Liga fino al termine del campionato. Poi il passaggio nei grandi club di Real Madrid prima e Bayern Monaco (in prestito) poi senza però mai affermarsi come titolare ma solo come giocatore da turnover o, come avvenuto in Germania, riserva da pochissime presenze. Nella stagione 21-22 l’approdo alla Fiorentina determina una nuova esplosione del calciatore spagnolo che con le sue incursioni contribuirà al settimo posto finale in Serie A.
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Domilson Cordeiro dos Santos, meglio conosciuto come Dodò, cresce invece in Brasile nelle giovanili del Coritiba e nel marzo del 2016 sale in prima squadra. Le due buone stagioni disputate in maglia biancoverde non passano inosservate e convincono lo Shakhtar Donetsk che lo acquista nel gennaio 2018 per 2 milioni di euro. Dopo sei mesi e qualche presenza il club ucraino lo manda in prestito al Vitoria Guimaraes ma in Portogallo gioca poco e alla fine collezionerà 12 presenze, 2 gol e 2 assist tra campionato e coppe nazionali. Rientrato alla base il nuovo allenatore Luis Castro decide di puntarci e il brasiliano diventa un titolare nelle stagioni a venire collezionando 94 presenze, 5 gol e 7 assist in campo nazionale ed internazionale. A concludere questo primo confronto, il palmarès: 1 Coppa d’Ucraina, 1 scudetto e 1 Supercoppa d’Ucraina per il brasiliano; 1 Mondiale per club, 1 Champions League, 2 scudetti (Real Madrid e Bayern Monaco), 1 Coppa di Germania e 1 Supercoppa spagnola invece, per Odriozola che vince questa prima sfida. Il terzino della Fiorentina all’età di 26 anni (ne farà 27 il prossimo 14 dicembre) ha già una bacheca di trofei di tutto rispetto ed ha giocato in due delle principali squadre europee.
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Odriozola contro Dodò, il lato economico: chi meglio?

Chiamato a raccogliere l’eredità di Pol Lirola (ceduto all’Olympique Marsiglia per 6,5 milioni di euro) sulla fascia destra, Alvaro Odriozola arriva alla Fiorentina nella stagione 21-22 in prestito secco dal Real Madrid. Dodò invece approda in Toscana durante l’ultimo calciomercato, a luglio 2022, in via definitiva dallo Shakhtar Donetsk per la cifra di 14,5 milioni di euro. Due modalità diverse quindi con il primo costato pochissimo alla società del presidente Rocco Commisso che ha pagato solamente parte dell’ingaggio percepito dallo spagnolo mentre il secondo, a quelle cifre, risulta essere uno dei terzini destri più costosi della storia della Viola.

Tra i due, se Odriozola è stato un investimento da consumare subito e dal costo quasi irrisorio, l’affare migliore per le casse della società è sicuramente quello di Dodò che è sì costato, ma resta comunque un giocatore di proprietà rivendibile senza grosse perdite e che in futuro può fare plusvalenza. Inoltre a favore del brasiliano giocano l’età anagrafica (classe ’98 contro classe ’95) e il fatto che, complice anche lo stop dei campionati dovuto al conflitto tra Russia e Ucraina, il club gigliato è riuscito a strappare il giocatore per una cifra di molto inferiore rispetto all’offerta monstre presentata dal Bayern Monaco allo Shakhtar Donetsk e rifiutata appena sei mesi prima. Si aggiudica quindi questo secondo confronto il terzino originario di Taubaté che risulta essere, dal punto di vista economico, un investimento migliore rispetto ad un prestito secco che non pone solide basi per il futuro.
Odriozola contro Dodò, il rendimento alla Fiorentina: la stagione
Partendo praticamente alla pari per quanto riguarda le doti tecniche, Odriozola e Dodò hanno avuto rendimenti differenti nella loro stagione alla Fiorentina. Come anticipato, i due sono simili per caratteristiche: entrambi sono terzini di spinta in grado di arrivare con facilità al fondo per poi cercare l’assist in mezzo o arretrato ed inoltre hanno un buon dribbling col quale saltano o lasciano sul posto l’avversario. Il terzino spagnolo però, è più bravo a difendere con la sua aggressività sull’avversario al quale non lascia scampo anticipandolo sul pallone o recuperandolo con un tackle scivolato. Il brasiliano invece è migliore in fase d’attacco e si mostra più elegante e più tecnico, abile nel calciare il pallone.
Sul rendimento, Odriozola è stato uno dei protagonisti della scorsa stagione della Fiorentina, una vera e propria spina nel fianco delle difese avversarie. Dalla sua fascia destra ogni partita sono scaturiti numerosi attacchi pericolosi e a Firenze ricordano ancora con piacere lui e le sue ottime prestazioni. Dodò invece nella prima parte di questa stagione, complici qualche infortunio e il fatto di venire da un lungo periodo di fermo per lo stop dei campionati in Ucraina, non è riuscito ad esaltare al massimo le sue qualità. A giustificarlo, anche l’inizio non brillante di tutta la squadra e il normale periodo di adattamento agli schemi che si deve ad un nuovo arrivato. Ma qualcosa l’ex Shakhtar Donetsk ha fatto vedere, in particolare a partire dalla seconda metà di ottobre (vedi l’assist dello 0-1 contro la Sampdoria) e questo fa sperare per il futuro. Traendo le conclusioni, fin qui vince questa sfida Odriozola che però ha dalla sua un intero campionato nel quale si è potuto osservare: lo spagnolo ha avuto un rendimento costante e incisivo sporcato solo da qualche infortunio nella seconda parte di stagione.
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Odriozola contro Dodò, il vincitore finale: ai punti vince lo spagnolo

Dopo aver messo a confronto le carriere, il tipo d’investimento fatto dalla società e il rendimento in stagione di Alvaro Odriozola e Dodò con la maglia della Fiorentina, vince 2-1 il terzino spagnolo. Il giocatore attualmente in forza al Real Madrid ma che sarà oggetto del desiderio di alcune squadre nel prossimo calciomercato invernale, è risultato essere migliore sulla carriera e sul rendimento in maglia viola lasciando allo sfidante la superiorità in termini di investimento economico. Ma il brasiliano, che qualcosa ha già fatto vedere, avrà da qui sino a fine stagione tante partite a disposizione per eguagliare o superare, il suo predecessore titolare della fascia destra.