Dopo tre stagioni al timone della Fiorentina, l’avventura di Vincenzo Italiano sembra essere giunta al termine, senza riuscire a portare quell’acuto che i tifosi viola si aspettavano. Negli ultimi due anni le occasioni ai gigliati non sono mancate, a partire dalla finale di Coppa Italia contro l’Inter, per proseguire con le due Conference League sfumate all’ultimo atto. In entrambi i casi ad aumentare i rimpianti è il modo con il quale sono maturate queste sconfitte, subendo gol evitabili nei minuti finali.
La recentissima beffa subita dall’Olympiacos non può quindi che lasciare ancor di più l’amaro in bocca per Italiano, che sognava di chiudere con il tanto agognato trofeo. Il suo successore, tutti gli indizi sembrerebbero portare a Raffaele Palladino, potrà riprovarci a partire da settembre, con la Fiorentina che sarà nuovamente impegnata in Conference League grazie all’8° posto conquistato in campionato, a seguito di un’annata contrassegnata però da alti e bassi.
I gigliati hanno infatti giocato una prima parte di stagione di altissimo livello, trovandosi in piena corsa per la zona Champions League, prima di precipitare decisamente più indietro in classifica a causa di una serie di risultati non positivi, dovuti anche ad un calo di prestazione di quegli elementi che erano stati i trascinatori per tutto il girone d’andata.
I top viola
Andiamo adesso a vedere nel dettaglio quali possono essere considerati i top della stagione della Fiorentina, selezionati anche per continuità di rendimento lungo tutto l’arco dell’annata, tenendo in considerazione, come anticipato in precedenza, il calo avuto da tutta la rosa nella seconda parte del campionato.
Nico Gonzalez, imprevedibilità e calo nella seconda parte
Uno dei giocatori che più rispecchia il differente percorso compiuto dalla Fiorentina non può non essere Nico Gonzalez. L’attaccante esterno argentino ha fornito prestazioni da trascinatore soprattutto nella prima parte di stagione, risultato spesso e volentieri decisivo con le sue giocate e la sua capacità di creare imprevedibilità nella manovra offensiva viola. Il numero 10 ha collezionato 11 gol e 2 assist in tutto il campionato, con un percorso andato un po’ in calando dopo l’inverno.
Complice anche un rendimento della Fiorentina al di sotto delle attese ed anche qualche problema fisico che gli hanno fatto perdere continuità, Nico Gonzalez non è riuscito a ripetere quanto compiuto nella prima parte del campionato. Il tutto si è riflesso anche nella finale di Conference League, in cui l’argentino non ha dato il suo solito contributo. Nonostante un minor apporto alla causa, l’ex Stoccarda è stato sicuramente uno dei protagonisti della stagione viola, con però un punto di domanda riguardo il futuro.
Bonaventura, il leader del centrocampo
Sulla stessa lunghezza d’onda possiamo identificare anche Giacomo Bonaventura che, un po’ come accaduto per il compagno argentino, è stato un autentico protagonista dell’avvio di stagione della Fiorentina. Il centrocampista è stato un po’ l’uomo simbolo dei viola, in grado di accendere la manovra della formazione di Vincenzo Italiano grazie alla sua tecnica ed alla sua capacità di creare occasioni da gol, oltre che di finalizzarle anche con inserimenti perfetti in area avversaria.
Gli otto gol siglati e i tre assist dispensati ai compagni sono la riprova delle qualità di Jack, anche se ben sei marcature sono state realizzate fino a dicembre, prima di un calo nella seconda parte dell’anno. Bonaventura ha accusato un po’ il calo di rendimento dei viola, diventando meno incisivo, anche se sempre uomo fondamentale per il tecnico. Questa minor qualità nelle prestazioni è stata però notata anche dal CT Spalletti, che ha deciso di non convocarlo per gli imminenti Europei in programma in Germania.
Kayode, la sorpresa
Chiudiamo questa top 3 della stagione della Fiorentina, con un nome che probabilmente nessuno si sarebbe immaginato all’inizio del campionato, ma che invece ha saputo ritagliarsi il suo spazio grazie alla costanza nel lavoro e nel sacrificio. Il profilo in questione è quello di Michael Kayode, lanciato da Italiano come titolare all’esordio contro il Genoa e che è riuscito a mantenere la titolarità anche a causa del grave infortunio di Dodò. I meriti del giovanissimo classe 2004 vanno però sottolineati, così come la soddisfazione di trovare anche il primo gol in Serie A nel match contro la Lazio.
I flop viola
Detto di coloro che sono stati i migliori in questa annata della Fiorentina, l’attenzione si sposta ora verso coloro che hanno invece deluso le aspettative, non fornendo quel rendimento che tecnico e tifosi si sarebbero aspettati ad inizio stagione.
Nzola in cima alla lista
Dopo una stagione da grande protagonista con lo Spezia, nonostante sia terminata con la retrocessione in Serie B, M’Bala Nzola è approdato alla Fiorentina dove ha ritrovato Vincenzo Italiano, tecnico in grado di farne sbocciare il talento in passato. Le grandi aspettative della vigilia, soprattutto visto il feeling con l’allenatore, non sono state rispettate e l’attaccante angolano ha vissuto una della annate più buie della propria carriera.
Sono stati solamente tre i gol in Serie A, conditi da una serie di prestazioni sottotono che hanno fatto spesso mugugnare il pubblico del Franchi. Nzola non è mai riuscito ad entrare veramente negli schemi della Viola, sembrando spesso e volentieri un pesce fuor d’acqua, lontano parente del giocatore ammirato solamente pochi mesi prima.
Milenkovic opaco
Dal reparto offensivo ci spostiamo invece a quello difensivo, dove abbiamo deciso di puntare il dito contro Nikola Milenkovic. La migliore prestazione del serbo è probabilmente stata proprio nel corso della finale di Conference League, dove ha saputo tenere testa ad un avversario tosto come El Kaabi, dimostrando di non essere quel giocatore vistosi per praticamente tutta l’annata della Fiorentina.
Gli zero gol realizzati nelle sue 30 presenze in Serie A sono un ulteriore dato di quella che è stata la stagione di Milenkovic. Dopo essere stato uno dei pilastri degli scorsi anni, il classe ’97 si è reso invece spesso protagonista di prestazioni sottotono, con tanto di errori banali che non fanno fede all’esperienza maturata nel nostro campionato dal serbo.
Ikone, un altro anno da dimenticare
Concludiamo con un giocatore su cui la Fiorentina ha deciso di puntare nel gennaio del 2022 ma che fino a questo momento non ha per nulla dato le risposte che i gigliati si aspettavano. Stiamo parlando di Jonathan Ikoné, autore in questa stagione solamente di un 3 gol ed un assist in ben 25 presenze in Serie A, troppo poco per un giocatore che sembra poter essere in grado di fare il salto di qualità, ma al quale manca quella cattiveria necessaria. I suoi continui errori sotto porto ne sono la conferma, come confermato anche dalla semifinale di Supercoppa Italiana, quando ha sparato alle stelle il rigore del possibile momentaneo pareggio contro il Napoli.