La sosta legata ai Mondiali di Qatar 2022 lasciano tempo ai club di pensare ad eventuali movimenti di mercato e di eseguire bilanci. Per noi appassionati, invece, rimane solo guardare e prendere una macchina del tempo per tornare indietro e rivivere alcuni dei momenti più felici per la nazionale italiana. Torniamo con il pensiero a quel fatidico Mondiale per gli Azzurri: quello di Germania 2006. Sono diverse le immagini che rimangono impresse nell’iride, quella del capitano Fabio Cannavaro che alza la Coppa del Mondo, quella di Gianluigi Buffon che alza il colpo di testa di Zinédine Zidane sopra la traversa o la telecronaca di Fabio Caressa che rimbomba felicemente nella testa di tutti alla rete di Alessandro Del Piero contro i padroni di casa tedeschi. Anche i tifosi della Fiorentina hanno gioito durante quel mese. Uno dei protagonisti assoluti di quel cammino è stato il Numero 1 Luca Toni.

Fiorentinafan, la coppia che scoppia: Prandelli e Toni in viola
La Fiorentina arriva alla stagione 2005/2006 dopo una salvezza agguantata in extremis. La presidenza, guidata in quegli anni da Andrea Della Valle, sceglie l’allenatore originario di Parma Cesare Prandelli. I vari movimenti di calciomercato pensati per costruire una squadra adatta al gioco del nuovo tecnico hanno portato a Firenze giovani del calibro di Riccardo Montolivo e Marco Donadel, oltre a calciatori già affermati come Cristian Brocchi e Luca Toni. Il bomber arriva per 10 milioni di euro dopo un’annata stupenda passata al Palermo, avendo trovato 20 reti all’interno di quel campionato. Il giorno del suo esordio (27 agosto 2005), trova la prima rete della sua avventura gigliata su calcio di rigore contro la Sampdoria, contribuendo in maniera decisiva al trionfo per 2-1.
I calciatori della Fiorentina passano diversi turni di Coppa Italia da vincitori, prima di imbattersi contro la Juventus ed uscire. Luca Toni è una sentenza davanti alla porta e ciò lo consacra a vero e proprio bomber della viola, trascinando con sé la squadra nei piani alti della classifica di Serie A. Gli occhi sono puntati su di lui ad ogni gara giocata e la fiducia di Cesare Prandelli lo porta ad esprimersi al massimo. Nel mese di gennaio vince il premio Telegatto come miglior sportivo e arriva alla fine della stagione contando 44 presenze tra campionato e coppa.

Fiorentinafan, Scarpa d’oro e la chiamata di Lippi: Toni al Mondiale
Dopo il premio ricevuto nei mesi invernali, Luca Toni si avvia verso un finale di campionato scoppiettante a livello personale. Il bomber raggiunge la clamorosa cifra di 31 reti in Serie A laureandosi capocannoniere del torneo e battendo il record di goal in una sola stagione detenuto da Kurt Hamrin e Gabriel Omar Batistuta, i quali raggiunsero quota 26. Non finisce qui, però, la gioia del numero 30 della Fiorentina, già perché diventa successivamente il primo calciatore italiano a vincere la Scarpa d’Oro, riconoscimento ambitissimo anche ora da tutti gli attaccanti del mondo. I giocatori allenati da Cesare Prandelli terminano in quarta posizione l’annata, ma lo scandalo Calciopoli, in cui vennero coinvolti, li vide finire in noni. A giugno il CT degli Azzurri Marcello Lippi ha convocato il Numero Uno in nazionale per difendere e far valere il tricolore ai Mondiali di Germania 2006.

Fiorentinafan, il Mondiale di Toni: la doppietta all’Ucraina e la rete annullata in finale
Le precedenti avventure di Luca Toni con la maglia dell’Italia risalgono al 18 agosto 2004, giorno in cui, a 27 anni, esordisce con la maglia azzurra. Sulla panchina sedeva sempre Marcello Lippi, allenatore che solo 2 anni più tardi si laureò campione del mondo. Proprio lì si vuole arrivare. La convocazione alla competizione massima per nazionali era d’obbligo per il bomber. Con la Fiorentina, come detto in precedenza, Toni ha battuto diversi record vincendo anche la Scarpa d’Oro. Il suo debutto a Germania 2006 lo vede spento e poco coinvolto nella manovra di una squadra, quella del Bel Paese, dalla quale poco ci si poteva aspettare. Arriva prima la vittoria con il Ghana per 2-0, il pareggio con gli USA per 1-1 e il trionfo di misura con l’Australia. Queste tre gare hanno condotto l’Italia di Marcello Lippi fino ai quarti di finale della competizione.
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Arrivati a quel punto tutto era possibile. Arrivano così le prime reti mondiali di Luca Toni. Il numero 9 in maglia azzurra travolge l’Ucraina con una doppietta, vedendo terminare la gara per 3-0. Da lì in poi tutto risale alla memoria più facilmente. Contro la Germania padrona di casa gli Azzurri faticano molto e subiscono. I tempi supplementari sono decisivi perché vedono prima il tiro di Fabio Grosso insaccarsi dopo un passaggio no-look di Andrea Pirlo, e infine il magico destro di Alessandro Del Piero finire sotto al sette assistito da Alberto Gilardino. Una partita che ha portato Fabio Cannavaro e compagni in finale, battendo la Francia di Zinédine Zidane ai calci di rigore. Una bella partita che ha visto inoltre annullato un goal all’attaccante, a quel tempo, di proprietà della Fiorentina.

Fiorentinafan, Toni post-Mondiali: carriera da campione del mondo
La stagione post Germania 2006 per Luca Toni è davvero complicata dal punto di vista degli infortuni. Nonostante questo, al suo ultimo anno alla Fiorentina il bomber realizza 16 reti in 29 gare giocate. Il 30 maggio del 2007 passa al Bayern Monaco per 11 milioni di euro e in quella che sarebbe stata la sua prima stagione in Germania, il centravanti si laurea capocannoniere della Bundesliga con 24 goal e della Coppa UEFA con 10 marcature messe a segno. Il passaggio alla Roma avviene nel gennaio del 2010 in prestito. Dopo di ché arrivano in successione Genoa, Juventus, Al Nasr e il fatidico ritorno alla Viola. Il suo ritorno a Firenze è magico. Arrivato da svincolato e fortemente voluto da Vincenzo Montella, trova la via della rete dopo soli 87 secondi durante la partita della terza giornata contro il Catania. La carriera viene infine conclusa a Verona sponda Hellas, club nel quale appende gli scarpini al chiodo.

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