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1 maggio 1994, Imola: Ayrton Senna perde la vita a causa di un terribile incidente. Quando il pilota gira la curva del Tamburello ad alta velocità, 307 km/h, corre fuori pista e si schianta sul muro di contenimento di cemento a circa 233 km/h; subito bandiera rossa. Dopo due minuti viene estratto dalla monoposto dal suo team medico. A causa delle gravi condizioni neurologiche viene eseguita una tracheotomia. Immediato il trasporto aereo all’ospedale di Bologna. Poco dopo l’icona della Formula 1 si spegne per sempre, ma non nei ricordi dei tifosi.
Il ricordo di Senna
Nel 2004, dieci anni dopo la morte, Cesare Maria Mannucci, storico inviato di Autosprint, rivivendo quel giorno scriverà: “Senza Senna i brasiliani si sentono più poveri e più tristi, in un paese dove la tristezza è vissuto come il peggiore dei mali“. Oggi ci uniamo nel ricordare l’uomo e il campione, un ricordo sempre vivo grazie ai murales e alle opere d’arte con le quali i supporter continuano a rendergli omaggio. 28 anni senza il mito, 28 anni senza la leggenda delle corse.