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Ieri, venerdì 20 maggio, la Formula 1 è entrata ufficialmente nel weekend del Gran Premio di Barcellona, valido per la sesta prova del Mondiale 2022. La Ferrari cercherà riscatto dopo le ultime due vittorie della Red Bull di Max Verstappen ad Imola e a Miami. Proprio la scuderia di Chris Horner, al termine delle prime sessioni di libere, ha fatto reclamo contro l’Aston Martin che, stando alle parole del numero uno della scuderia austriaca, è scesa in pista con una macchina clone di quella di Verstappen e Perez, soprattutto sulle pance.
La storia si ripete
È la seconda volta che la scuderia di Lawrence Stroll (padre del pilota Lance) si ritrova coinvolta in una questione di “copygate“. Nel 2020, quando il team si chiamava ancora Racing Point, la vettura scesa in pista nei test era per troppi aspetti identica alla Mercedes del 2019, la W10, tant’è che la stampa la definì “la Mercedes Rosa“. Proprio per questo, a metà stagione venne inflitta una multa di 400mila dollari e una penalizzazione di 15 punti in classifica Costruttori per aver appunto ‘copiato’ in parte la Mercedes, una sentenza che costò a fine stagione il terzo posto.
E adesso, a Barcellona, l’Aston Martin si è presentata con una macchina completamente modificata rispetto a quella di inizio stagione, le cui pance e altri aspetti aerodinamici sono risultati completamente identici alla RB18 disegnata da Adrian Newey. Nonostante le polemiche di Chris Horner e del team la FIA, al termine di una serie di ispezioni effettuate in fabbrica, ha dichiarato regolare la vettura del tycoon canadese.
Botta e risposta Aston Martin-Red Bull
Mike Krack, il team principal dell’Aston Martin, ha preso immediatamente le difese della scuderia: “Siamo sempre stati chiari, trasparenti, aperti e abbiamo ottenuto il permesso dalla Fia per montare questi aggiornamenti. Dove è il problema?”
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All’ingegnere lussemburghese ha replicato Helmut Marko: “Siamo di fronte ad una copia incredibile. Siamo al lavoro per capire come sia nato un clone della nostra vettura. Copiare non è vietato in F1, ma non bisogna dimenticare che sette persone di recente sono passate dalla Red Bull alla Aston Martin, a Dan Fallows è stata fatta un’offerta sproporzionalmente alta a livello di stipendio. Ci sono delle prove che stiamo esaminando nel dettaglio, elementi che dimostrano che sono stati scaricati dei dati. Del resto, è possibile realizzare una copia così fedele della nostra auto senza avere alcuna documentazione e poi riuscire anche a gestirla?
La questione tra Red Bull e Aston Martin sembra sia destinata a continuare.